Mercoledì nel turno infrasettimanale in casa del Sudtirol la squadra giallazzurra deve dare continuità al pari col Pisa e confermare la svolta arrivata dopo il cambio del tecnico. Servono punti pesanti nelle 2 trasferte di fila (domenica si vola a Catanzaro) per muovere una classifica pericolosa. Ma attenti agli altoatesini che cercheranno di riscattare i 2 ko di fila
Prendendo in prestito l’espressione usata da Leandro Greco la trasferta di mercoledì sera a Bolzano e poi quella di Catanzaro serviranno per capire se il rimbalzo del cambio di allenatore è stato lungo o meno. Dopo il pari con la capolista Pisa e la grande reazione nonostante l’inferirorità numerica per quasi l’intera partita, il Frosinone è chiamato trovare una certa regolarità e conquistare punti pesanti per risalire la china. “Ho notato nella squadra qualcosa di più profondo del rimbalzo che si verifica quasi sempre col cambio di allenatore. È chiaro che dobbiamo migliorare in tante cose ma col Pisa mi è piaciuta la mentalità malgrado la gara sia cambiata dopo una manciata di minuti”, ha ribadito Leandro Greco dopo lo 0-0 col Pisa.
A Bolzano un primo esame

Una settimana importante dunque per il Frosinone che deve muovere una classifica pericolosa (giallazzurri ultimi a 7 con il Cosenza). Tornando possibilmente alla vittoria anche se i canarini hanno incassato 3 ko nelle prime 4 trasferte (in Serie B solo una volta è arrivato a 4 sconfitte nei primi 5 match esterni, nel 2008/09). Si partirà domani alle 19.30 al “Druso” di Bolzano contro il Sudtirol nel secondo turno infrasettimanale della stagione. Una partita molto delicata per entrambe: gli altoatesini sono fermi a 12, reduci da 2 sconfitte di fila, hanno subito gol nelle ultime 7 gare interne e soprattutto perso le 3 più recenti. Insomma il Frosinone troverà una squadra in difficoltà ma con voglia di riscatto davanti al proprio pubblico.

Greco, ex di turno (ha giocato ed allenato a Bolzano), potrà ripartire da un Frosinone che ha finalmente giocato da squadra. Unito e compatto. Poi grinta e concentrazione. Ma il punto focale è una nuova solidità difensiva: malgrado l’inferiorità numerica per quasi tutta la partita, Marchizza e soci hanno rischiato pochissimo contro la capolista collezionando il secondo clean sheet. Merito del cambio di modulo? Il 3-5-2 ha influito ma non solo. E’ cambiato lo spirito.
Ma non basta non prenderle

Il Frosinone comunque per scalare la classifica ha bisogno di segnare. Sembra una banalità ma i numeri impongono delle riflessioni. Se la difesa è stata finora a dir poco vulnerabile (16 gol subiti in 10 turni), l’attacco è andato anche peggio (6 reti fatte, record negativo in B). Non segna da 3 turni e l’ultimo gol su azione è stato realizzato il 27 agosto col Modena. E c’è un altro dato davvero preoccupante: nessuna squadra ha segnato meno del Frosinone da inizio settembre nei maggiori 5 campionati europei e rispettive seconde divisioni (2 marcature come Cittadella e Lecce).
La squadra giallazzurra quindi deve assolutamente essere più incisiva. “Dobbiamo migliorare sul piano del gioco. Col Pisa comunque non abbiamo solo difeso nonostante l’uomo in meno”, ha detto Greco.
Le scelte

Il tecnico romano dovrebbe confermare il 3-5-2 e buona parte della squadra schierata domenica. Sarà assente lo squalificato Cichero oltre ai soliti infortunati (Cittadini, Kalaj, Tsadjout, Pecorino, Distefano, Partipilo). Recupera il centrocampista Cichella. Non è escluso qualche altro cambio in previsione del doppio turno ravvicinato con trasferte da un capo all’altro della Penisola.

Comunque sia Cerofolini difenderà i pali dietro il trio difensivo composto molto presumibilmente da Biraschi, Monterisi e Bracaglia. Ma non è da escludere un impiego di Bettella. Gli esterni dovrebbero essere di nuovo Anthony Oyono e capitan Marchizza. A centrocampo Gelli e Darboe sembrano sicuri di una maglia. Per la terza in ballo Vural, Garritano e Cichella. La coppia d’attacco dovrebbe annoverare Ghedjemis ed Ambrosino. A meno che Greco non voglia continuare con l’esperimento Kvernadze prima punta come nel secondo tempo di domenica scorsa.
Il Sudtirol cerca il riscatto

Il tecnico altoatesino Federico Valente non potrà contare sugli infortunati Poluzzi, Cagnano, Tait e El Kaouakibi. Pesante l’assenza del primo: il portiere è uno dei leader del Sudtirol e sarà fuori per alcune settimane. Valente vuole invertire la rotta dopo il tris incassato a Catanzaro. “Dobbiamo ritrovare morale, al “Ceravolo” è stata una giornata storta. Bisogna difendere assolutamente meglio, serve l’equibrio. A Catanzaro non abbiamo fatto nulla di quanto preparato”, ha sottolineato l’allenatore italo-svizzero al secondo campionato in panchina nel Sudtirol.

Valente potrebbe cambiare qualcosa in termini d’interpreti. Dovrebbe schierare ancora il 3-4-2-1 con Odogwu prima punta. Alle sue spalle i trequartisti Casiraghi e Praszelik per cercare gli inserimenti vincenti. Rover e Davi dovrebbero essere impiegati nel ruolo di esterni di centrocampo con Molina e Kurtic (al rientro dopo i 2 turni di squalifica) a completare il reparto. Davanti a Drago, vice-Poluzzi, torna il terzetto composto dai navigati Ceppitelli e Masiello e dal baby Kofler.



