Per volare bisogna vincere in trasferta

Troppa differenza tra il cammino in casa e quello fuori. Dopo il poker all'Empoli, il tecnico del Frosinone non si esalta e chiede ai suoi di cambiare passo lontano dallo "Stirpe". Solo così si può puntare in alto. L'occasione domenica sul campo della Juve Stabia. Tra le mura amiche comunque i canarini si confermano micidiali e collezionano la quarta vittoria di fila con la porta inviolata da 401 minuti. L'attacco cresce, la difesa sempre più solida.

Alessandro Salines

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Per parlare di svolta dobbiamo fare una serie di successi di fila e vincere fuori casa. La classifica la conosciamo. Ora speriamo di allungare e al giro di boa vedremo dove siamo arrivati“. Il pragmatismo di Alessandro Nesta sta diventando un valore aggiunto in questo Frosinone che ritrova i 3 punti e sale sul treno dei playoff.

Una concretezza che probabilmente ha ereditato dai grandi tecnici che lo hanno allenato come Zoff, Eriksson, Ancelotti, Allegri e Lippi con il quale ha trionfato al Mondiale del 2006. Un realismo che lo ha portato a cambiare modulo dopo le prime deludenti gare ed ora a tenere i piedi ben piantati a terra malgrado un 4-0 all’Empoli che esalterebbe chiunque.  

L’acuto in trasferta

Frosinone-Empoli

E come dare torto al trainer giallazzurro. Benevento a parte, è un campionato a dir poco incerto. Montagne russe come se fossimo al luna park. Dal secondo posto in giù la classifica è cortissima. Tra le stelle (playoff) e le stalle (playout) ci sono appena 4 lunghezze. Quindi se una vittoria fa sorridere, figuriamoci l’effetto che possa dare una striscia di successi che comprenda ovviamente qualche colpo esterno.

Il Frosinone per il definitivo salto di qualità deve cercare un filotto e soprattutto vincere in trasferta. Il rendimento lontano dallo “Stirpe” è da retrocessione diretta: ancora senza successi, 3 punti in 7 partite con 3 reti segnate e ben 11 subite. Solo il Livorno ha fatto peggio con soli 2 pareggi. 

A partire dal match di domenica pomeriggio al “Menti” di Castellammare di Stabia bisognerà voltare pagina. Il Frosinone dovrà scendere in Campania con convinzione e coraggio per provare a strappare i 3 punti alle “vespe” che saranno avvelenate dopo il ko a Chiavari con l’Entella. Basta titubanze ed errori.

Servirà una prova di maturità, una gara di sostanza come quelle sciorinate allo “Stirpe”. Altrimenti il bel cammino effettuato finora tra le mura amiche sarebbe vanificato. E i sogni di gloria rimarrebbero chiusi nel fatidico cassetto. Una prova generale ci sarà giovedì alle 18 con la trasferta di Coppa Italia al “Tardini” di Parma. E’ il quarto turno, un impegno di prestigio per i canarini che non avranno nulla da perdere contro i ducali di D’Aversa.   

Una fossa dei leoni

Lo stadio Benito Stirpe sta diventando una fossa dei leoni, come fu il Matusa

Se le vittorie esterne sono una necessità imprescindibile per puntare in alto, non si può non rimarcare il grande score interno dei canarini. Il Frosinone ha conquistato 17 punti in 7 partite con 5 vittorie di cui le ultime 4 di fila e 2 pareggi. Quattordici gol realizzati e 3 incassati. La porta è inviolata da 401′, ovvero dal 28 settembre (1-1 col Cosenza). Una marcia trionfale che varrebbe la promozione diretta. Solo la capolista Benevento è andata più veloce con 19 punti (6 successi e 1 pari). Lo “Stirpe” non cade dal 12 maggio scorso in serie A. L’Udinese l’ultima formazione a fare bottino pieno.

Insomma il nuovo stadio canarino sta tornando ad essere quella “fossa dei leoni” come lo è stato spesso e volentieri il vecchio “Comunale” che in molti campionati è stato un vero e proprio fattore vincente.

L’attacco cresce, la difesa si conferma

Oltre i 3 punti, la partita contro l’Empoli ha lanciato altri segnali importanti in vista del proseguo della stagione. Il reparto avanzato spesso criticato ha risposto nell’unico modo che poteva, ovvero segnando. E’ andato in rete Dionisi (4 centro), bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Il fiuto per il gol non è acqua fresca. O ce l’hai o non ce l’hai.

Frosinone-Empoli © Mario Salati

Ma soprattutto si è sbloccato Novakovich grazie ad un colpo di testa su preciso cross di Rohden. Per l’attaccante serbo-americano una prodezza tanto cercata quanto voluta dopo un avvio di stagione molto difficile. La speranza è che il giocatore possa essersi scrollato di dosso la pressione dovuta alla mancanza del gol. Per Novakovich è l’inizio di un nuovo campionato? 

Con l’Empoli poi si è rivisto Trotta, ormai guarito, mentre erano fuori Ciano e Citro per guai fisici. Per questo finale del girone d’andata si dovrà tirare a lucido tutte le bocche da fuoco.

Poi ci sarà il mercato anche se Nesta è stato molto chiaro: “Noi abbiamo tanti attaccanti forti ma anche simili tra loro. Magari ci manca una punta che rimane da area di rigore. A fine dicembre valuteremo tutto. La società sa che se dobbiamo fare un movimento in entrata è per avere  qualcosa di super. Se troviamo questa figura specifica si può aprire un discorso“.

La difesa invece si conferma tra le più solide del campionato. Con 14 reti al passivo è la seconda meno battuta dietro il Benevento (8). Come detto in casa è imbattuta da 401′. L’ultimo gol allo “Stirpe” lo ha segnato Carretta del Cosenza il 28 settembre scorso. Al “Picco” di La Spezia c’erano stati degli spifferi con le reti di Gudjohnsen e Bidaoui. Contro l’Empoli invece la saracinesca è tornata giù grazie pure al rientro di Ariaudo, autentico pilastro della retroguardia.

Non solo merito del trio di sentinelle ma dell’intero complesso giallazzurro che dopo con il cambio di modulo ha trovato grande compattezza. Ed è giusto anche sottolineare l’apporto del portiere Bardi che sta disputando un ottimo torneo, regalando parate importanti e tanta sicurezza.

Il “fenomeno” Benevento

Frosinone-Empoli © Mario Salati

La capolista sannita è in fuga ed è un fatto eccezionale per la serie B. I 9 punti dalla seconda (potrebbero diventare 6 se il Pordenone vincerà nel posticipo) dopo 14 giornate rappresentano una sorta di record. Un anno fa 9 lunghezze di differenza c’erano tra la prima (il Palermo) e la decima (lo Spezia); 7 tra la prima e la quinta (il Verona).

Il Benevento ha scavato un autentico solco con le altre contendenti. Pippo Inzaghi sta avendo una continuità impressionante (nelle ultime 5 gare ben 4 vittorie ed 1 pareggio). Le “streghe” hanno perso solo 1 volta e vantano la difesa meno perforata (8 reti) della cadetteria. Ma non solo numeri. Il tecnico giallorosso ha avuto finora il grande merito di sfruttare al meglio la rosa molto profonda, cambiando di settimana in settimana quei giocatori che non erano in forma.