Pensieri & Parole su Frosinone - Entella, a riflettori spenti e palla lontana dal campo.
A novanta minuti dal termine del girone di andata il Frosinone ha la possibilità di giocare per il titolo di Campione d’Inverno.
Vuol dire che il Frosinone è la squadra migliore? Che le preoccupazioni per la famosa “pareggite” erano solo spasmi dei palati fini? Che questo è il Frosinone più forte di sempre?
Niente di tutto questo.
Al di la della posizione che si avrà al giro di boa stagionale, quello che conta è che il Frosinone sia li, nel gruppo delle migliori. Quello che conterà è soprattutto che i canarini arrivino in questa posizione ed in condizioni anche migliori nella fase decisiva della stagione, quella che arriva con il saluto alla primavera.
Quello che conta è anche che i fantasmi della “pareggite”, delle partite buttate inchinandosi alle rimonte avversarie, non incombano sui canarini, ma rimangano comunque nel cassetto dove vanno messi i ricordi sotto forma di monito. Perché se la squadra è in grado, in gran parte per meriti propri, nella restante parte per la condizione di un campionato estremamente livellato, di agguantare quel sogno che per scaramanzia è meglio solo dare per pronunciato, non deve lasciare nulla di intentato.
Non deve viaggiare con le tasche bucate. Deve tenere in mente i recuperi subiti con Spezia, Empoli, Cesena, Carpi, ma anche i quattro gol messi a segno contro Ternana ed Entella e l’imbattibilità casalinga.
La scorsa stagione, le cui cicatrici sono ancora visibili nel cuore e nella testa di tanti, ci ha insegnato che un gol subito o fatto in più può fare la differenza, eccome se la può fare.
Quindi niente distrazioni! Va bene, benissimo gioire per i quattro gol segnati, un po meno per i tre subiti.