Frosinone, gli uomini-chiave per la salvezza

Domenica contro il Lecce scatterà la volata finale ed a tirare il gruppo dovranno pensarci il tecnico Di Francesco e i giocatori più rappresentativi per personalità, qualità tecniche, fisiche e tattiche

Alessandro Salines

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Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. E la salvezza è un gioco molto tosto in Serie A e servono uomini forti. A partire da domenica nello scontro diretto contro il Lecce il Frosinone dovrà dare tutto per muovere la classifica, trascinato dai suoi giocatori-chiave oltre che dal tecnico Di Francesco. Elementi che per esperienza, talento, personalitá e leadership devono salire in cattedra e diventare decisivi in un momento così cruciale della stagione. Ancor di più in una squadra reduce da 4 sconfitte di fila e da 3 mesi avari di punti (solo 5) e soddisfazioni (1 vittorie e 2 pareggi).

Dal portiere Turati al terzino Zortea, dai centrocampisti Mazzitelli e Brescianini al fantasista Soulé fino al tecnico Di Francesco: ecco gli uomini-chiave per la volata-salvezza.

DiFra, carte in regola per centrare l’obiettivo

Il tecnico Di Francesco con i suoi ragazzi

Il Frosinone ovviamente non potrà prescindere dall’apporto del suo allenatore. Se il Frosinone finora è sempre stato fuori dalla zona retrocessione, grande merito lo si deve ad Eusebio Di Francesco. Il tecnico con pochi mezzi ed in breve tempo ha costruito una squadra che nel girone d’andata è stata una delle rivelazioni del campionato. Poi la flessione per tutti i motivi ormai arcinoti. Ora però Di Francesco è chiamato a completare l’opera, a tirare fuori il Frosinone da un momento delicato.

L’esperienza, il carisma e la competenza non gli mancano.  Lo ha dimostrato in passato in contesti ancora più difficili. Come al Sassuolo nel 2014 quando ha conquistato la salvezza dopo il suo esonero e le 5 sconfitte di fila della gestione-Malesani. Il Sassuolo, precipitato all’ultimo posto, sembrava spacciato. Ed invece DiFra lo ha risollevato, portandolo in acque tranquille. C’è da ricordare che rispetto a Sassuolo la situazione è meno pesante: il Frosinone è fuori dalla zona retrocessione ed ha un vantaggio di 3 punti sul terz’ultimo posto.

Turati, portiere-tifoso

La grinta di Turati

L’estremo difensore giallazzurro ha un legame speciale con il mondo-Frosinone e la tifoseria. È stato uno dei protagonisti della promozione, l’estate scorsa ha voluto fortemente restare in Ciociaria. Un trascinatore e non solo perché dopo ogni vittoria ha guidato i cori sotto la Curva Nord. Anche se domenica scorsa a Torino è stato in panchina resta uno dei punti di forza della squadra di Di Francesco per personalità e qualità tecnica. Malgrado qualche incertezza dovuta soprattutto all’inesperienza, ha salvato più di una volta capre e cavoli, regalando punti pesanti alla squadra.

“E’ un leader”, lo ha definito di recente Di Francesco. Il suo contributo in campo e fuori quindi sarà importantissimo da qui alla fine. Soprattutto se riuscirà a trasmettere ai compagni quel senso d’appartenenza e spirito di gruppo, determinanti un anno fa per la conquista della Serie A.

Zortea, il “pendolino” sul binario-salvezza

Il terzino Zortea

Il terzino trentino, arrivato a gennaio dall’Atalanta, può diventare una delle armi decisive per la salvezza. Ha giocato 2 partite confezionando altrettanti assist e mettendo in campo tanta sostanza. Peccato per l’infortunio che lo ha tenuto fuori per 4 gare.  Il suo gioco sulla fascia destra sia da terzino puro che da esterno di centrocampo dovrebbe rappresentare un valore aggiunto per la manovra del Frosinone.

Di Francesco n’è consapevole e non ha nascosto di puntare parecchio sul giocatore. “E’ un “soldato”, si vede che un trentino come mia madre. Si è subito inserito”, ha detto il tecnico.  E domenica contro il Lecce la sua spinta potrebbe mettere in difficoltà gli avversari in una catena dove gira la fantasia Soulé. “Adesso ci sono le partite che contano veramente, dobbiamo fare bene e vincere per fare punti – ha caricato ZorteaLa squadra è fiduciosa, tutti pensano che l’obiettivo si possa raggiungere. Sono abbastanza tranquillo, è un percorso da godersi con i miei compagni e sono sicuro che raggiungeremo l’obiettivo”.

Mazzitelli-Brescianini, le “tigri” nel motore

Capitan Mazzitelli (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Il Frosinone s’affiderà all’ottimo momento dei 2 centrocampisti che abbinano qualità, forza fisica e senso tattico. Capitan Mazzitelli, al netto di un infortunio, è stato finora uno dei migliori della squadra giallazzurra. Quando è mancato si è sentito. Un giocatore che sembra aver raggiunto la sua maturazione sotto tutti i punti di vista. Non a caso Di Francesco non ha esitato ad affidargli la fascia da capitano e le chiavi del centrocampo. Nelle ultime partite è ritornato in cabina di regia garantendo nelle intenzioni di Di Francesco maggiore esperienza rispetto a Barrenechea.

Brescianini vive un ottimo periodo e peccato che i risultati della squadra non siano andati di pari passo. Il centrocampista, ex Milan, si è preso la scena di settimana in settimana. Ora è un elemento imprescindibile nel centrocampo giallazzurro per tecnica, corsa e capacità di occupare gli spazi come pochi. Tanto che è finito sul taccuino dei dirigenti di grandi club come la Juve.

Il centrocampista Brescianini

Mazzitelli e Brescianini inoltre hanno dimostrato di vedere la porta realizzando rispettivamente 5 e 3 reti. Una dote importantissima per un centrocampista e che potrebbe risultare determinante nella volata finale.

Il “genietto” Soulé

Il “genietto” Soulé

L’uomo-chiave per eccellenza non può che essere l’attaccante argentino, 10 gol ed 1 assist. E tante giocate di classe che lo hanno eletto tra le sorprese del campionato. Il Frosinone spera nei colpi del giovane fantasista per tagliare il traguardo della salvezza. Per Soulé, prelevato in prestito dalla Juve, sarà un finale di stagione fondamentale nel quale dovrà terminare la sua consacrazione e trascinare il Frosinone.

Matias è molto legato al club ciociaro che gli ha permesso di mettersi in vetrina. Vuole chiudere in bellezza. “Quando un po’ a sorpresa mi è arrivata la proposta dall’Al-Ittihad ne ho subito parlato con la mia famiglia, ma già nella mia testa sapevo bene cosa fare: rimanere per salvare il Frosinone”, ha ammesso Soulé quando a gennaio ha ricevuto un’offerta monstre dall’Arabia. Contro il Lecce proverà a lasciare il segno tornando al gol dopo un mese di digiuno.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.    

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