
Venerdì a Palermo e martedì in casa del Sassuolo i giallazzurri cercheranno i punti necessari per la salvezza. Al "Barbera" sfida ad alta tensione a causa dell'accesa rivalità con i rosanero che puntano a blindare i playoff. Bianco è fiducioso: "Siamo a 40 e ci sono 2 gare per raggiungere l'obiettivo". Dionisi: "Conta solo il risultato, avversari con qualità".
E’ arrivata la resa dei conti dopo 37 partite vissute tra alti (pochi) e bassi (troppi). Tra venerdì e martedì il Frosinone si giocherà tutto in 180′ di fuoco per giunta lontano dalle mura amiche dello “Stirpe”: in ballo Serie B e di conseguenza il futuro. Palermo e Sassuolo le sfide per acciuffare la salvezza possibilmente senza la coda pericolosa e velenosa del playout. Servono punti. Quanti? Difficile dirlo: dipenderà anche e soprattutto dai risultati delle altre pericolanti.
Il Frosinone, ai margini della zona rossa a quota 40, è sulla carta padrone del proprio destino ma è una condizione valida solo in caso di 2 vittorie. Ipotesi abbastanza remota. Quindi sarà un gioco ad incastri, una ridda di combinazioni con gli scontri diretti e la classifica avulsa sullo sfondo. Sono almeno 7 le squadre che tremano racchiuse in 5 punti: dal Cittadella a 36 alla Reggiana a 41. E matematicamente non sono al sicuro neppure Carrarese, Sudtirol e Modena a 44 che pure hanno i playoff a 3 lunghezze. Ancora 5 scontri diretti che potrebbero spostare tanto in classifica. Venerdì spicca sicuramente Sampdoria-Salernitana, un’autentica finale.
Alta tensione al “Barbera”

Palermo-Frosinone è l’ennesima dimostrazione che il calcio è stato inventato dal diavolo. In pochi probabilmente avrebbero pronosticato una sfida così importante alla penultima giornata tra 2 squadre divise da un’accesa rivalità nata nella famosa finale playoff del 2018. Ed invece venerdì sera Palermo e Frosinone si giocheranno tanto in un remake di quella doppia sfida che ha regalato ai giallazzurri la seconda promozione in Serie A. Al “Barbera” in palio punti pesanti per i playoff del Palermo e la salvezza del Frosinone. Entrambe non possono sbagliare. “Per noi dovrà essere come la gara della vita”, ha caricato il difensore giallazzurro Bettella (un ex tra l’altro).
Al delicato appuntamento siciliani e ciociari arriveranno in affanno. Il Palermo ha perso 3 delle ultime 4 partite (1 vittoria), tante quante nelle precedenti 12. E poi c’è un dato che dovrebbe far riflettere. Tra le prime 10 in classifica la formazione rosanero è quella che ha perso più match: 14 (così tante sconfitte in B non si verificavano dal 2001-2002). Il Frosinone invece non vince da 5 turni (4 pareggi e 1 sconfitta) ma è rimasto imbattuto in 11 delle ultime 12 gare (4 successi, 7 pari): l’unico ko nel periodo lo scorso 1° maggio a Pisa.

“C’è poco da dire, conta il risultato, inutile parlare delle prestazioni – ha sottolineato Alessio Dionisi, tecnico del Palermo – Abbiamo ottenuto tanti risultati negativi e dobbiamo riscattare. Ci aggrappiamo al fatto che rispetto a un po’ di tempo fa abbiamo una situazione di classifica migliore. Anche se non è quella che vogliamo. Siamo in zona playoff e dobbiamo meritarceli. Le due sconfitte hanno complicato il percorso, ma siamo dentro”.
Bianco ci crede
Il pari interno col Cittadella ha lasciato l’amaro in bocca e tanto scoramento. La vittoria avrebbe avvicinato il Frosinone alla salvezza ed invece la situazione è peggiorata. Ma il tecnico sin dalla conferenza post-partita ha cercato di rialzare il morale, mostrando fiducia. “Mancano due partite e abbiamo 40 punti: c’è la speranza di salvarci. Io ci credo come quando sono arrivato. Chi non se la sente può restare a casa. Voglio andare in guerra con chi dico io”.

Al “Barbera” scenderà un Frosinone col dente avvelenato che cercherà di uscire con un risultato positivo. Sarà fondamentale non sbagliare l’approccio alla partita in uno stadio che spingerà. Al di là degli aspetti tecnico-tattici, la differenza la faranno i dettagli, la concentrazione, la lucidità e la precisione sotto porta. Ad esempio il Frosinone dovrà stare attento ai corner: ha subito 10 gol (record del torneo come lo Spezia) mentre il Palermo è la squadra che ha segnato di più su calcio (12 al pari sempre dello Spezia). Tra l’altro Lucioni e soci non avranno l’apporto della tifoseria dopo il divieto di trasferta imposto dalla Prefettura di Palermo.
Out Marchizza

Il capitano giallazzurro sarà uno degli assenti illustri della sfida. Con lui fuori anche Kalaj, Szyminski, Tsadjout, Darboe e Tsadjout. Bianco ha il dubbio del modulo: 4-3-3 o 3-4-3. Se confermerà l’assetto con la difesa a 4 la formazione dovrebbe ricalcare quella di domenica scorsa. Davanti a Cerofolini, J. Oyono, Monterisi, Bettella e Bracaglia al posto di Marchizza. A centrocampo sicuri Bohinen e Kone. Per la terza maglia Cichella insidia Vural. Nel tridente scontate le conferme di Ambrosino e Kvernadze. A destra dovrebbe rientrare Ghedjemis per Partipilo.
In caso di 3-4-3 dovrebbe entrare in difesa (con Monterisi e Bettella) l’ex Lucioni per garantire solidità, esperienza e leadership. Fuori un centrocampista (Vural o Cichella). Per il resto stessi interpreti: Bohinen e Kone interni, J. Oyono e Bracaglia esterni, tridente Ghedjemis-Ambrosino-Kvernadze.
Dionisi perde Ceccaroni e Magnani

Assenze pesanti in difesa per il Palermo. Fuori causa per infortunio Ceccaroni e Magnani, Dionisi ridisegnerà il trio a protezione del portiere Audero. Baniya rientrerà dal turno di riposo e dovrebbe giocare al centro, sostituendo Magnani. Difficile ma non da escludere l’arretramento di Blin. Sul centrodestra, quindi, potrebbe essere ripresentato Diakité con Nikolaou sul centrosinistra, vista l’indisponibilità di Ceccaroni. In mezzo al campo dunque tornerà Blin con Gomes. Sulle fasce Pierozzi e Di Francesco (il figlio dell’ex tecnico giallazzurro) in vantaggio su Lund.
Pronti a tornare nell’undici Brunori e Segre alle spalle del temuto bomber Pohjanpalo, rimasto a secco di gol in tre match consecutivi per la prima volta dal periodo tra settembre e novembre 2023 con la maglia del Venezia. Il finlandese, autore di 9 gol e Mvp di aprile, potrebbe diventare il primo giocatore ad andare in doppia cifra di reti in tutte le ultime 3 stagioni di B (dal 2022-23).

Dionisi insisterà sul 3-4-2-1 per battere un Frosinone che teme e di cui si è fatto un’idea ben precisa. “Domani sarà una partita difficile perché il Frosinone ha più qualità delle ultime squadre che abbiamo affrontato e lo riconosco – ha chiosato l’allenatore dei rosanero – Il Frosinone ama giocare a viso aperto ma ti concede anche di fare la partita. Dobbiamo segnare un gol più degli avversari ma allo stesso non possiamo continuare a subire tante reti come negli ultimi tempo. Gli 8 gol presi in casa nelle ultime 3 partite sono troppi. E’ un problema di mentalità”.