Venerdì sera nell’anticipo di Cittadella la squadra giallazzurra deve rialzare la testa dopo le figuracce con Brescia e Bari. Serve una scossa per vedere la luce in fondo al tunnel della crisi. “Mi aspetto una reazione, dobbiamo trovare la scintilla”, ha detto Vivarini. Gorini punta sul pressing alto e la voglia di riscatto
Chiamatela come vi pare. Qualsiasi cliché va bene. Da sfida-verità ad ultima spiaggia, passando per gara-bivio, match decisivo e partita della svolta. Di sicuro sarà un anticipo del venerdì tutt’altro che banale in cui il Frosinone si giocherà tanto e dovrà dare delle risposte forti dopo le figuracce con Brescia e Bari costate un ultimo posto che fa paura. A Cittadella la squadra di Vivarini è chiamata a rialzare la testa per iniziare ad uscire dal pericoloso tunnel della crisi.
Servirà un Frosinone diverso rispetto alle ultime uscite. Occorreranno personalità e tanto cuore. Qualità spesso mancate. Fondamentale trovare la scintilla per riaccendere una squadra spenta. Il tecnico è chiamato a metterci qualcosa di suo: la società gli ha rinnovato la fiducia ma fino a quando? “Mi aspetto, in campo, una reazione forte. Abbiamo bisogno della scintilla. Dovremmo essere bravi a fare la nostra partita e portare a casa un risultato positivo”, ha affermato Vincenzo Vivarini alla vigilia della partenza per il Veneto.
Ma sarà tutt’altro che semplice. Il Frosinone giocherà su un campo difficile contro il Cittadella, una delle squadre più esperte della Serie B che in un modo o in un altro non sbaglia mai stagione. Venerdì sera i veneti cercheranno tl primo acuto al “Tombolato” dopo un pareggio e la sconfitta a tavolino col Pisa (sul campo 1-1). Ed inoltre vorranno riscattare il ko di Mantova maturato in pieno recupero.
La palla al piede dei numeri
Il Frosinone salirà al “Tombolato” con soli 3 punti, nessuna vittoria, 4 gol segnati (peggior attacco del torneo) e 12 reti subite (difesa più perforata del campionato). E non è tutto: nei 12 precedenti campionati di Serie B il Frosinone non era mai arrivato alla sesta giornata con soli 3 punti e ben 12 gol subiti. Inoltre con 4 reti segnate i ciociari hanno eguagliato il loro minimo (4 anche nella stagione 2017-2018).
Insomma numeri pesanti come un macigno. Ma il Frosinone non deve guardarli e pensare solo a giocare una partita di personalità. La classifica infatti in questi momenti può aumentare la pressione. Deleteria soprattutto per una rosa composta da tanti giovani. Per questo Vivarini ha dovuto vestire i panni dello psicologo. “Abbiamo lavorato tanto per cercare soluzioni diverse. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti – ha puntualizzato – Questa settimana, ad esempio, ci siamo concentrati molto sull’aspetto mentale perché dobbiamo trovare quella carica nervosa e la giusta cattiveria indispensabili in Serie B”.
Il Cittadella “arrabbiato”
Il Frosinone troverà un’avversaria difficile da affrontare per motivi tecnico-tattici e non solo. Ferita dopo la sconfitta a tavolino col Pisa, la truppa di Gorini vorrà riprendersi il maltolto e sfatare il tabù-interno. Il Cittadella finora ha vinto 2 gare in trasferta mostrando una certa predisposizione alle gare fuori casa. Con 7 punti viaggia a centroclassifica, segna poco (4 reti come il Frosinone) ma ha un assetto molto solido con soli 4 gol al passivo (migliore difesa del torneo).
Il Cittadella ha vinto tutte le ultime 3 sfide casalinghe contro il Frosinone con un punteggio complessivo di 5-0 e potrebbe registrare 4 successi interni consecutivi senza subire gol contro una singola avversaria per la prima volta nella sua storia nel torneo cadetto. In generale i precedenti vedono in vantaggio i ciociari per 8-5 con 10 pareggi. Ma il Cittadella, dopo non avere vinto nessuna delle prime 13 sfide (7 pari, 6 ko), ha ottenuto il successo in cinque delle successive 7 gare (1 pari, 1 sconfitta). “E’ una squadra che aggredisce molto e alto, ti soffoca nella tua area”, ha chiosato Vivarini.
Vivarini prova a voltare pagina
Ancora assenti i vari Cittadini, Lusuardi, Biraschi, Pecorino, Ghedjemis e Darboe (sconta il secondo turno di squalifica). Rientrano tra i convocati Cerofolini dopo l’intervento al menisco, Canotto e Haoudi che erano stati accantonati. Il tecnico dovrebbe ridisegnare l’assetto tornando alla difesa e puntellando il centrocampo. Un 4-3-3 o 4-3-2-1 a seconda di come si vuole leggerlo. Dietro A. Oyono e Marchizza presidieranno le fasce con al centro Monterisi e Kalaj. A meno che Vivarini non voglia irrobustire ancor di più il reparto dirottando a destra Monterisi con l’inserimento di Bettella o Szyminski. A centrocampo sicuri Gelli e Cichella, per la terza maglia Garritano sembra in vantaggio su Machin e Vural. Nel tridente conferme per Partipilo e Tsadjout, ballottaggio Ambrosino-Distefano.
A prescindere dal sistema di gioco e dagli interpreti, il Frosinone dovrà cambiare registro. A Cittadella saranno fondamentali concentrazione, carattere e coraggio. Qualità finora viste col contagocce. E poi sarà fondamentale l’approccio alla gara: col Bari i giallazzurri sono scesi in campo scarichi lasciando campo libero agli avversari sin dai primi minuti. E’ mancata l’aggressività da cui non si può derogare nel calcio moderno. Contro i veneti servirà un altro Frosinone.
Il Cittadella recupera Voltan e Kastrati
Edoardo Gorini conferma l’assenza di Casolari ed il ritorno di Voltan e Kastrati. Non mancano i dubbi in casa-Cittadella. Ma per il tecnico dei veneti faranno la differenza “rabbia e voglia di vincere. Al pari degli episodi”. “Ho dei dubbi come sempre capita alla vigilia delle partite – ha aggiunto Gorini – Le scelte saranno fatte in base all’avversario e il nostro stato di forma”. L’allenatore dovrebbe proporre una squadra disegnata col 4-3-1-2. A questo punto in porta potrebbe rientrare Kastrati. In difesa probabile l’impiego del quartetto Carissoni-Pavan-Angeli-Masciangelo. A centrocampo verso la conferma il collaudato terzetto Vita-Branca-Amatucci. Il trio offensivo dovrebbe prevedere Degosus alle spalle delle punte Rabbi e Ravasio. Ma scalpita Cassano mentre l’ex Salvi potrebbe trovare spazio al posto di Carissoni.
“Il Frosinone è una squadra ferita con grande qualità – ha spiegato Gorini – Sarà molto più concentrata rispetto al solito. Non mi aspettavo di trovarli in difficoltà. Ha allestito una rosa per risalire ma gli sta capitando quanto avvenuto allo Spezia l’anno scorso. In Serie B bisogna correre e lottare. Verrà qui con il coltello tra i denti, temo il suo attacco. Noi vogliamo vincere e dovremo essere bravi a tradurre in campo la rabbia accumulata dall’ultima partita”.
Il pressing alto può essere la chiave vincente. “Dobbiamo tramutare i palloni recuperati nella metà campo avversaria in occasioni da gol – ha sottolineato l’allenatore del Citta – Vivarini ha sempre utilizzato il possesso palla, mi aspetto un Frosinone che farà la partita. Dobbiamo cercare di essere bravi ad aumentare le loro difficoltà: se sblocchiamo la gara subito, magari perdono qualche certezza. Sono in un momento difficile, ma sono certo troveremo una squadra pronta a fare la guerra e a badare al sodo”.