Frosinone in frenata ma tiri e possesso palla non sono mancati

[L'ANALISI] Nonostante una prova sottotono rispetto alle precedenti i numeri certificano un Frosinone in partita e soprattutto nella ripresa superiore al Cosenza. Rinviato lo scatto decisivo verso la salvezza, sabato a Cesena serviranno punti pesanti

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Era una partita da vincere quella contro il fanalino di coda Cosenza per regalarsi un finale di stagione leggermente più tranquillo e continuare a coltivare il sogno proibito chiamato play-off. Alla fine, per come si era messo il match, il punto ottenuto allo scadere fa comunque sorridere la squadra di Bianco, all’ottavo risultato utile consecutivo. A far gioire i tifosi ci pensa Pecorino, al suo primo gol stagionale, lanciato nella mischia da Bianco ad inizio recupero, per provare a raccogliere la pioggia di cross dei coincitatissimi minuti finali.

Inspiegabile, però, l’atteggiamento della prima frazione ciociara, che subisce due gol evitabili da una squadra che, in trasferta, non segnava una marcatura multipla da oltre tre mesi (Pisa-Cosenza 2-2 del 1 dicembre 2024). Difficile pensare ad una squadra che abbia sottovalutato l’avversario, più probabile invece un fisiologico calo fisico dopo quattro partite perfette, con qualche giocatore in evidente difficoltà rispetto alle prestazioni passate. Da segnalare, infine, una prova decisamente incolore dell’arbitro Cosso, apparso in difficoltà fin dalle prime battute di gioco. Il recupero di sei minuti, in un secondo tempo in cui si è giocato pochissimo, ha quasi del surreale.

La superiorità numerica fa impennare i numeri

Paolo Bianco

I ciociari, nonostante la partita decisamente sotto ritmo rispetto alle precedenti prestazioni offerte, chiudono il match con 20 tiri verso lo specchio di Micai, di cui 4 in porta e ben 15 nella seconda frazione di gioco (8 dopo l’espulsione al 79′ di Kourfalidis, entrato in campo da neanche un minuto). Maggiore anche il possesso palla: 62-38 %. Nella prima frazione, però, gli uomini di Alvini, tornato sulla panchina del Cosenza dopo un mese dall’esonero, riescono a convertire in gol praticamente ogni tentativo a rete, con 3 tiri e 2 gol.

Di contro, il Frosinone, non riesce mai ad accendere la miccia del suo match, gestendo un possesso lento e mai realmente pericoloso dalle parti della porta avversaria, eccezion fatta per il gol di Darboe, probabilmente il migliore per costanza durante tutto il match. 

Cerofolini salva, Monterisi tra errori e sfortuna

Bianco conferma in toto la retroguardia delle ultime due vittorie, affidandosi ancora una volta alla coppia centrale formata da Bettella e Monterisi. Il primo chiude il match con 7 duelli vinti e 3 contrasti portati a termine, il secondo è il protagonista in negativo di entrambe le marcature dei calabresi. Il numero 30 giallazzurro prima scala male in marcatura su Artistico, troppo solo in area di rigore e libero di concludere a rete, poi è sfortunato nel trovarsi in mezzo al flipper di rimpalli con cui Rizzo Pinna insacca il gol del nuovo vantaggio.

Da segnalare ancora una volta la prestazione di Cerofolini, incolpevole su entrambe le marcature cosentine e autore di una parata salva-risultato su Artistico al 66′ che, lanciato in contropiede, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore ciociaro in uscita con una parata da vedere e rivedere.

Darboe non fa rimpiangere Kone, Vural in difficoltà

In un reparto privo dell’infortunato Kone, il centrocampista gambiano, schierato da Bianco come mezzala, trova il secondo gol stagionale con un bel tiro dal confine dell’area di rigore e va vicino alla doppietta personale in pieno recupero, con il suo destro che prende una traiettoria troppo “ad uscire” che lambisce il palo della porta difesa da Micai. Nel complesso, comunque, l’ex Roma offre una partita completa in entrambe le fasi, chiudendo il match con 2 tiri e 3 passaggi chiave, ma anche con 4 duelli vinti e 2 falli subiti.

Darboe (Foto © Mario Salati)

In difficoltà fisica Vural, la cui partita dura appena 45′ minuti prima di far posto ad un positivo ingresso in campo di Barcella, autore del decisivo assist per la testa di Pecorino. Il giovane centrocampista turco, sicuramente appannato dai tanti minuti giocati in questa parte di campionato, avrà comunque modo e tempo di recuperare la condizione ottimale. Bene ancora una volta Bohinen, il migliore di tutto il match per passaggi riusciti (61, pari al 95% di quelli tentati).

Attacco inedito ed opaco. Pecorino, il gol fa morale

Pecorino (Foto © Mario Salati)

I gol pesanti, oltre ad esserlo per il risultato finale, spesso lo sono anche per lo stato d’animo di un giocatore, ancor di più se ancora a secco in stagione. È questo il caso di Pecorino, spesso criticato per la poca produttività offensiva da quando è tornato dall’infortunio. Il gol contro il Cosenza, in mischia, allo scadere, è da attaccante vero, da bomber d’area di rigore. Quel bomber che è tanto mancato al Frosinone fin da inizio stagione e che, con questo gol, può aver ritrovato almeno nel morale.

Le due prime punte, Distefano prima e Tsadjout poi, non brillano quasi mai e, soprattutto il secondo, spreca clamorosamente l’occasione del 2-2 al 60′, sparando addosso a Micai in uscita. Un’occasione enorme, che avrebbe potuto indirizzare il match diversamente.

A Cesena per allontanare la zona rossa

Il centrocampista Barcella

In una classifica sempre più corta, la dodicesima posizione del Frosinone non può ancora far dormire sonni tranquilli agli uomini di Bianco. La distanza che divide i ciociari dalla zona play-out, considerati i risultati positivi delle inseguitrici, è di appena 3 lunghezze. Insomma, un vero e proprio limbo, da cui uscire il prima possibile. Nel prossimo impegno, domenica alle ore 15, il Frosinone farà visita al Cesena, battuto all’andata nel rocambolesco 3-2. I bianconeri non stanno vivendo un periodo roseo a livello di risultati, con appena 3 punti e 3 gol nelle ultime quattro partite, peggio hanno fatto solo Cittadella e Reggiana, rispettivamente con 2 e 1 punto.

L’occasione, quindi, è di quelle importanti: un risultato utile farebbe affrontare ai ciociari il successivo temibilissimo trittico di partite con le prime della classe (Sassuolo, Spezia e Pisa) con un altro piglio e con confermate certezze, sfruttando a proprio favore, magari, dei verdetti già matematici in ottica promozione diretta in Serie A.