
[LA PARTITA] L'atteso spareggio-salvezza termina 1-1: 1 punto che cambia poco o nulla in classifica per entrambe le squadre. Almeno fino all'intervallo si è sentita la scossa del cambio di tecnico. Poi nella ripresa i giallazzurri hanno segnato il passo a causa di un calo evidente, del ritorno degli avversari e di un arbitraggio alquanto discutibile
TABELLINO
SALERNITANA-FROSINONE 1-1 (PRIMO TEMPO 0-1)
MARCATORI Partipilo (F) al 28’ p.t.; Ghiglione (S) al 18’ s.t.
SALERNITANA (3-5-2)
Christensen; Bronn, Ferrari, Lochoshvili; Njoh (dal 26’ s.t. Corazza), Caligara (dal 1’ s.t. Zuccon), Amatucci, Reine-Adelaide (dal 40’ pt. Tongya), Ghiglione (dal 36’ s.t. Stojanovic); Verde (dal 36’ s.t. Raimondo), Cerri
PANCHINA Sepe, Tongya, Hrustic, Ruggeri, Soriano, Braaf, Guasone, Girelli
ALLENATORE Breda
FROSINONE (4-3-3)
Cerofolini; A. Oyono, Monterisi, Bettella, Di Chiara; Kone, Bohinen, Vural (dal 29’ s.t. Lucioni); Partipilo (dal 15’ s.t Distefano, dal 39′ s.t. J. Oyono), Ambrosino (dal 15’ s.t. Pecorino), Begic (dal 15’ s.t. Ghedjemis)
PANCHINA Sorrentino, Kvernadze, Canotto, Lusuardi, Darboe, Cichella, Bracaglia
ALLENATORE Bianco
ARBITRO Massimi di Termoli
ASSISTENTI Costanzo-Belsanti
ESPULSO Di Chiara (F) al 39’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). Kone (F) al 49′ s.t. per gioco scorretto
AMMONITI Caligara (S), Di Chiara (F), Monterisi (F), Distefano (F) per gioco scorretto; Ambrosino (F) per comportamento non regolamentare
NOTE spettatori 17.692; paganti non comunicati, incasso non comunicato; abbonati non comunicati, quota non comunicata. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’+1
Il terzo pareggio di fila non rialza e nemmeno ammazza il Frosinone. In classifica cambia poco o nulla (salvezza e playout a -5) con una partita in meno. La vittoria resta un tabù: sono 8 i turni a digiuno, l’ultimo successo proprio contro la Salernitana nella gara d’andata del 26 dicembre scorso. Dall’Arechi comunque rimbalza qualche segnale positivo: almeno nel primo tempo la scossa di Paolo Bianco c’è stata. La squadra giallazzurra infatti tiene il campo mostrando personalità in un contesto con 15 mila spettatori sugli spalti a soffiare per la Salernitana.
Nella ripresa però il Frosinone ha subito il ritorno dei campani che prima ha pareggiato e poi ha addirittura rischiato di vincere. Bianco non ha avuto la risposta dalla panchina: i cambi non hanno inciso. Senza dimenticare l’arbitraggio di Massimi che ha lasciato a desiderare con decisioni molto contestate dal Frosinone. Al di là degli episodi, il Frosinone si ritroverà ad affrontare il prossimo scontro-salvezza col Mantova senza gli squalificati Di Chiara, Kone e Monterisi. Assenze pesantissime.
“Non possiamo essere contenti dopo un primo tempo in cui la squadra ha sfiorato il 75 % del possesso e non abbiamo mai fatto entrare in area gli avversari – ha detto Bianco – Prima parte di livello altissimo, peccato che nel secondo abbiamo perso brillantezza. Devo capire se la causa è fisica o mentale. Speriamo che sia la seconda motivazione perché altrimenti sarebbe più preoccupante in quanto il tempo è poco”. Il tecnico crede sempre di più nella salvezza. “Mi aggrappo alle qualità dei miei giocatori che hanno dimostrato di non meritare la classifica. L’arbitro? Non perdo tempo a parlare di cose su cui non posso determinare”, ha chiosato Bianco.
ANALISI E MOMENTI DECISIVI
Piano tattico e scelte
La Salernitana si presenta con un 3-5-2 che a seconda della posizione di Reine-Adelaide potrebbe trasformarsi in un 3-4-2-1. Detto questo, 3 i cambi rispetto al match perso a Carrara. Breda lancia per una delle partite più importanti della stagione Reine-Adelaide e gli ex Ghiglione e Verde che sostituiscono Stojanovic, Tongya e Raimondo.

Assenti per scelta tecnica 5 giocatori: Gentile, Jaroszynski, Tello (che sarebbe dovuto rientrare dopo 5 turni di squalifica), Wlodarczyk e Simy, che era stato convocato nella trasferta di Carrara. Rientra invece in panchina Braaf, assente sabato scorso. La difesa è la stessa della settimana scorsa: Bronn, Ferrari e Lochoshvili davanti al portiere Christensen. Sulle fasce Ghiglione e Njoh, mezzali Caligara e Reine-Adelaide ai lati del play Amatucci. Coppia d’attacco Verde-Cerri.
Il primo Frosinone di Bianco sorprende a dir poco. A parte la conferma del modulo (4-3-3), il tecnico cambia 5 interpreti con scelte inaspettate. In difesa ad esempio rilancia Bettella, una settimana fa finito in tribuna. A centrocampo è il baby Vural a sostituire Koutsoupias: il turco non gioca da 5 partite, l’ultima apparizione il 12 gennaio con la Cremonese (16’). Due novità in attacco: dentro Partipilo e Begic al posto di Canotto e Kvernadze.

Riepilogando, Cerofolini intoccabile tra i pali; A. Oyono, Monterisi, Bettella e Di Chiara chiudono la cerniera davanti al portiere. A centrocampo dunque Vural, l’ex Bohinen e Kone al rientro dal 1’. Ambrosino è la certezza del tridente d’attacco con Partipilo a destra e Begic a sinistra. Si rivede in panchina Distefano. Pur convocato, ancora tribuna per Biraschi. Assenti invece i vari Marchizza, Cittadini, Kalaj e Tsadjout.
Partipilo-gol, il Frosinone risponde presente

La scossa dopo il cambio di allenatore si sente nel Frosinone. E‘ un’altra squadra quella che scende in campo all’Arechi e tiene in pugno il primo tempo con grande personalità. I numeri non mentono: 43-57 % il possesso palla, 0-8 i tiri totali, 0-3 le conclusioni nello specchio e soprattutto 0-1 il risultato. Merito del capolavoro di Partipilo, finalmente protagonista. Al 28′ l’attaccante spacca il fronte avversario con una percussione centrale e slalom girante tra le maglie granata. Combinazione con Ambrosino e dal limite rasoterra che prende in controtempo Christensen dopo un’altra finta da manuale. Terzo sigillo per l’ex Parma.
Vantaggio giusto e legittimato a distanza di 3′ con Begic che trova il piede del portiere campano a negargli lo 0-2. La Salernitana è alle corde, fischiata e contestata da i propri tifosi. Tanto che Breda prova a correre ai ripari sostituendo l’evanescente Reine-Adelaide con Tongya rinnegando una delle sue scelte principali di formazione. Il Frosinone sin dalle prime battute gioca col piglio giusto ed ordine. Attenta la difesa a stoppare sul nascere i tentativi di Cerri e Verde. A centrocampo dinamismo e qualità da parte di Kone e Vural; Bohinen scherma il regista avversario Amatucci. Sulle fasce A. Oyono e Di Chiara si propongono con costanza e limitano i dirimpettai (Ghiglione e Njoh). Punge e fa male il tridente.

La Salernitana non pervenuta: lunga, lenta, contratta senza troppe idee. Ma il merito è del Frosinone che ha impattato bene la gara, imbrigliando i campani. Comunque sia prima del gol, solo qualche mischia davanti a Christensen (Bohinen ed Ambrosino pericolosi) ed un tiro-cross di Ambrosino. Mentre la Salernitana neppure s’affaccia dalle parti Cerofolini spettatore non pagante.
Ghiglione firma l’1-1, super-Cerofolini evita il ko

Nella ripresa la Salernitana cambia subito l’ammonito Caligara per Zuccon. I campani rientrano con un’altra marcia anche se il primo squillo è del Frosinone con A. Oyono che dalla destra serve un buon pallone a centro area, ciccato incredibilmente da Vural. La Salernitana comunque con il passare dei minuti prende campo e pallino del gioco. E già al 10′ spaventa Tongya spaventa Cerofolini che al 13′ si supera sulla girata di Cerri.
Il Frosinone subisce la veemenza degli avversari e Bronn sfiora il pari. Bianco cambia (troppo presto?) i 3 attaccanti: dentro Distefano (assente dal 5 ottobre, Frosinone-Carrarese 0-1), Pecorino e Ghedjemis, fuori Partipilo, Ambrosino e Begic tra i migliori fino a quel momento. Una mossa che non sortisce gli effetti sperati con lo stesso Distefano che rimedia subito un giallo. E al 18′ arriva la rete della Salernitana con l’ex Ghiglione lesto ad insaccare il pallone respinto da Bohinen da terra dopo il tiro di Bronn. Proteste frusinati per un contatto sospetto prima della rete tra Cerri ed appunto Bohinen.

La Salernitana ci crede, il Frosinone non riesce ad essere più efficace come nel primo tempo. Anche se in verità fino al 29′ i canarini rischiano poco o nulla. Poi deve salire in cattedra Cerofolini ad evitare l’ennesima capitolazione. Il portiere si supera sulla zuccata di Corazza. Debutta Lucioni: Frosinone torna a 3 in difesa. Nel finale succede un po’ di tutto. Al 39′ viene espulso per doppia ammonizione Di Chiara: l’arbitro Massimi troppo severo sul secondo giallo. Subito Cerofolini salva su Cerri e Bronner. Raimondo in pieno recupero gira fuori da buona posizione. La partita si chiude con i nervi a fior di pelle: Kone rimedia il secondo rosso di giornata per un fallo di reazione.