
Ancora una volta una partita da dentro o fuori con i veneti. La squadra di Bianco deve vincere per effettuare lo scatto decisivo verso il traguardo. Rientrano Kone, Monterisi, Bettella e Marchizza. Per gli avversari è l'ultima spiaggia per evitare la retrocessione. Intanto la Primavera giallazzurra vince il campionato e torna nella Serie A dei giovani
Forse una questione di destino. Fatto sta che ci sarà di nuovo il Cittadella sulla strada del Frosinone in un incrocio decisivo per la stagione di entrambe. Una sfida quasi mai banale tra due protagoniste della Serie B del ventunesimo secolo. Ha messo in palio una semifinale ed una finale playoff, per 2 anni di fila è stata fondamentale per la salvezza del Frosinone, di recente è stata una partita d’alta classifica.
Ed anche domenica allo “Stirpe” la tradizione sarà rispettata. Il 25° confronto infatti può valere un campionato: Frosinone e Cittadella devono vincere in una volata-salvezza sul filo del rasoio. I giallazzurri, tornati di nuovo ai margini dei playout dopo il ko di Pisa, cercano lo scatto decisivo verso il traguardo. Ultima spiaggia invece per i veneti, scivolati al penultimo posto: solo con i 3 punti possono sperare di agganciare almeno i playout.
Guai ai vinti
Rimanendo in tema, per 2 volte la gara contro il Cittadella è stata decisiva per la salvezza del Frosinone. Il 23 maggio del 2009 al “Comunale” il successo sul Cittadella (1-0, rete di Guidi) è valso la permanenza matematica al termine di un campionato sofferto. Anche l’anno dopo al “Tombolato” lo 0-1, firmato da Stellone, ha regalato la spinta verso una salvezza che prima di quella partita sembrava impossibile.

Poi storie di playoff. La prima volta in semifinale nella stagione 2017-2018. Due pareggi 1-1 che qualificarono i giallazzurri grazie al miglior piazzamento. Un successo che lanciò il Frosinone verso la promozione in Serie A conquistata dopo la doppia finale col Palermo. Al “Tombolato” reti di Paganini e Chiaretti; allo “Stirpe” Gori e Kouame. Nel 2019-2020 si sono sfidate nel preliminare. Una partita incredibile al “Tombolato”. Doppio vantaggio (2 volte Diaw) dei padroni di casa, rimonta siglata da Salvi e Dionisi. All’ultimo secondo dei supplementari una perla di Ciano per il clamoroso 2-3. Il Frosinone arrivò fino alle finali con lo Spezia, promosso soltanto per la migliore posizione nella regular season. E poi nel recente passato altre partite importanti per alta classifica.
Si salvi chi può
La storia dunque si ripeterà domenica a partire dal clima che si respira in città. C’è grande attesa, mobilitati i tifosi, appello della Curva Nord a colorare di giallazzurro lo stadio in una giornata che può rivelarsi decisiva o quasi per la salvezza del Frosinone. Ed il fattore-campo peserà: i canarini hanno segnato 2 gol in tutte le ultime 4 allo “Stirpe” con 2 vittorie ed altrettanti pareggi. Serviranno comunque un grande approccio, tanta concentrazione e maggiore qualità soprattutto dalla cintola in su.

La squadra di Bianco, ko a Pisa dopo 10 turni, deve cercare di vincere (il successo manca da 4 gare; 3 pari e 1 sconfitta) ad ogni costa per restare davanti nella volata salvezza al di là dei risultati delle inseguitrici (Brescia, Reggiana, Samp, Salernitana ed appunto Cittadella). Sperando anche di allungare. Con 1 punto di vantaggio sui playout e 3 sulla retrocessione diretta è necessario uno scossone alla classifica. Tra l’altro le ultime 2 giornate, entrambe in trasferta, non promettono nulla di buono con avversarie del calibro di Palermo e Sassuolo.
Il ritorno di Kone
Come Bianco aveva anticipato tornerà Kone. Un recupero importante: in una partita da vincere il centrocampista ivoriano può fare la differenza grazie alla sua propensione offensiva. Rientreranno in formazione anche i difensori Monterisi, Bettella e Marchizza (in panchina a Pisa) con A. Oyono che completerà il reparto arretrato.

Nel 4-3-3 confermati a centrocampo Vural e Bohinen con Kone. Il tecnico dovrebbe riproporre il tridente Ghedjemis-Ambrosino-Kvernadze. Rientra il centravanti Pecorino, mentre non ce la fa Tsadjout al pari dei soliti Kalaj, Koutsoupias e Darboe. Fuori per scelta tecnica Biraschi e Di Chiara.
Dal Canto: “Dobbiamo crederci”

Il Cittadella è sceso a Frosinone con 22 giocatori ed una situazione a dir poco difficile (penultima a 35). Reduce dal ko interno col Brescia, i veneti non vincono da 7 turni ed hanno perso le ultime 2 trasferte, tante sconfitte esterne quante nelle precedenti 8 gare disputate fuori casa (4 successi, 2 pari). Comunque il Cittadella lontano dal “Tombolato” ha avuto un buon rendimento con 23 punti ed è la quinta migliore squadra della B. Il problema è tra le mura con soli 12 punti.
Il tecnico Alessandro Dal Canto ha cercato di rialzare il morale. “Inutile guardarsi indietro – ha sottolineato – Dobbiamo cercare di fare punti a Frosinone. La squadra è viva, 3 partite bastano per salvarsi. La Reggiana era in una situazione simile alla nostra, ha vinto due partite e si è rialzata. Abbiamo subito una grande opportunità ma serve spostare l’inerzia degli episodi dalla nostra parte. Il Frosinone? In questo momento non conta il valore dell’avversario. Quando si lotta per non retrocedere ci vuole una determinazione tale che vada oltre la squadra da affrontare. L’unico obiettivo dovrà essere quello di cambiare una storia che sembra scritta”.

Dal Canto alla vigilia ha perso l’attaccante Diaw (4 gol al Frosinone in 11 incroci). Fuori ovviamente gli squalifica Capradossi e Tronchin. Recupera l’esperto centrocampista Vita. Diversi dubbi. “Le ultime scelte le farò a ridosso della partita, di sicuro cambierò più di qualche elemento”, ha rivelato Dal Canto. Comunque sarà 4-3-1- con Kastrati tra i pali ed una difesa composta dall’ex Salvi, Matino, Pavan e Tessiore. A centrocampo in 4 (Palmieri, Casolari, Carissoni e Vita) per 3 maglie. Sulla trequarti Desogus in pole con Pandolfi (5 reti in trasferta sulle 7 totali) ed Okwonkwo in attacco.
Trionfo e promozione della Primavera
Se Marchizza e compagni inseguono la salvezza, la Primavera conquista la seconda promozione nella Serie A dei giovani dopo 1 anno di purgatorio. Grazie allo 0-0 in casa della Ternana, i giallazzurrini possono festeggiare il salto in alto al termine di una stagione che li ha visti sempre in vetta. Abbracci, lacrime, canti e balli con i tifosi accorsi fino a Narni.

Onore e merito al lavoro del responsabile del settore giovanile Alessandro Frara, architetto anche della prima promozione. Ha costruito una squadra competitiva e soprattutto ha saputo individuare in Emanuele Pesoli il tecnico giusto dopo il passaggio di Leandro Greco in prima squadra. Il tutto con la supervisione ed attenzione del direttore Guido Angelozzi (presente a Narni) e a tutto il club giallazzurro. “È una soddisfazione grandissima – ha dichiarato Frara al quinto campionato vinto a Frosinone tra campo e scrivania – È stata una cavalcata incredibile, dominando il campionato dalla prima giornata. Il merito è tutto dei ragazzi e dei due allenatori che abbiamo avuto. Inoltre, sono contento per tutti coloro che hanno lavorato con questo gruppo per tutta la stagione. Devo ringraziare il direttore Angelozzi e il presidente Maurizio Stirpe, che hanno messo a disposizione le risorse per allestire una squadra importante”.

Emozionato ed orgoglioso il tecnico Emanuele Pesoli. “Sono contentissimo. Ho incontrato un gruppo superlativo, che ha creduto fin dall’inizio in questo obiettivo, e li ringrazio – ha detto il tecnico ciociaro doc – Sono stati perfetti sotto ogni aspetto, fin dal primo giorno: rispettosi, determinati, e sempre pronti a dare tutto. Sono forti, ma soprattutto sono uomini veri e ne sono profondamente orgoglioso. Ringrazio inoltre lo staff, un gruppo di professionisti che ha dato l’anima per questo progetto. Si è creato subito un bel feeling ed il traguardo è la conseguenza”.