Quinta sconfitta in 9 partite per i giallazzurri precipitati all'uiltimo posto. Ennesima partita senza grinta ed idee. I tifosi a fine gara abbandonano la curva in segno di protesta evitando il saluto con i giocatori. Serve una scossa altrimenti la salvezza è un'utopia. Vivarini in bilico, spunta l'idea Greco dalla Primavera
IL TABELLINO
REGGIANA-FROSINONE 2-0
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Vido (R) al 14’ p.t; Vido (R) al 21’ s.t. su rigore
REGGIANA (4-3-2-1)
Bardi; Fiamozzi (dal 43’ s.t. Nahounou), Meroni, Lucchesi, Fontanarosa (dal 33’ s,t, Urso); Ignacchiti, Štulac, Sersanti (dal 30’ s.t. Libutti); Girma (dal 30’ s.t. Portanova), Marras; Vido (dal 30’ s.t. Okwonkwo)
PANCHINA Motta, Cavallini, Reinhart, Maggio, Vergara, Pettinari
ALLENATORE Viali
FROSINONE (4-3-3)
Cerofolini; A. Oyono (dal 13’ s.t. J. Oyono), Biraschi, Monterisi, Marchizza; Darboe, Gelli, Vural (dal 13’ s.t. Garritano); Partipilo (dal 22’ p.t. Canotto, dal 29’ s.t. Cichero), Ambrosino, Kvernadze (dal 13’ s.t. Begic)
PANCHINA Sorrentino, Bettella, Bracaglia, Lusuardi, Machin, Barcella, Ghedjemis
ALLENATORE Vivarini
ARBITRO Scatena di Avezzano
ASSISTENTI Pagliardini-Pedone
AMMONITI Fontanarosa (R), Girma (R), Gelli (F), Lucchesi (R) per gioco scorretto; Garritano (F) e Stulac (R) per comportamento regolamentare; Viali (R) per proteste
NOTE paganti 1.592, incasso di 24.88 7,11 euro; abbonati 6.867, quota di 64.128,84 euro. Tiri in porta 6-3 (con due traverse). Tiri fuori 2-7. In fuorigioco 1-0. Angoli 0-8. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 6’
Quando si tocca il fondo si dovrebbe risalire ed invece il Frosinone continua a scavare. L’ennesima prova d’appello di una stagione disgraziata si rivela un altro flop. La squadra di Vivarini crolla anche al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia al cospetto di un’avversaria che non vinceva da 5 turni e non segnava da 343′. Ancora una volta il Frosinone delude su tutti i fronti. Soprattutto dal punto di vista del carattere e del cuore. Poi lenta, mai aggressiva, senza fantasia o giocate incisive. Il tecnico Vincenzo Vivarini non riesce proprio a trovare la quadratura del cerchio ed a trasmettere la grinta necessaria. La fiducia accordatagli dalla società in settimana è servita a poco. La sua posizione non sembra più salda. In corso riflessioni e spunta l’idea di Leandro Greco, allenatore della Primavera. Ma tutto è in itinere.
Il Frosinone ora è ultimo a 6 in tandem con il Cosenza ma senza il -4 dei calabresi sarebbe maglia nera in solitudine. Così la salvezza diventerà molto difficile. Emblematico il gesto dei 200 tifosi presenti a Reggio: al fischio finale prima hanno lasciato la curva evitando il tradizionale saluto con i tifosi ma poi sono rientrati per un confronto duro con la squadra. Della serie il miglior disprezzo è non curanza. Esulta la Reggiana: i granata ritrovano la vittoria a distanza di quasi 2 mesi e salgono a quota 12 in zona playoff.
Le mosse degli allenatori
Vivarini muove ben 5 pedine sulla scacchiera di una partita fondamentale. Per scelta ma anche per necessità. E così nel 4-3-2-1 la difesa cambia per 2/4 con il ritorno di Biraschi e Monterisi. Confermati sulle fasce A. Oyono e capitan Marchizza. A centrocampo rientra Darboe dall’inizio con compiti da play. Esordio dal 1’ per il baby Vural alla quarta presenza. Inamovibile Gelli. Novità anche in attacco: Kvernadze (debutto dal 1′) rimpiazza a sinistra Distefano come nella sfida contro la Carrarese. Partipilo giostra sul versante opposto. Punta centrale Ambrosino. Il tecnico giallazzurro, com’è noto deve rinunciare ad elementi importanti come Cittadini, Tsadjout, Pecorino, Cichella e Kalaj. In panchina i 2 Primavera Barcella e Cichero.
Sul fronte opposto Viali perde alla vigilia capitan Rozzio oltre agli altri assenti Gondo e l’ex Sampirisi. L’allenatore reggiano dunque ridisegna la squadra adottando anche lui un 4-3-2-1 per cercare d’inibire gli avversari. Davanti al grande ex Bardi (150 gare in giallazzurro dal 2016 al 2021), una difesa a 4 con Fiamozzi (anche lui con trascorsi ciociari), Meroni, Lucchesi e Fontanarosa che arretra il suo raggio d’azione rispetto al match perso a La Spezia. A centrocampo rientri del regista Stulac e di Sersanti. Confermato Ignacchiti come mezzala destra. Marras e Girma sono i 3 trequartisti alle spalle di Vido preferito ad Okwonkwo.
Vido-gol, piove sul bagnato
Il Frosinone, pur timidamente, prova subito a prendere in mano le redini del gioco. La squadra di Vivarini palleggia e guadagna campo. Ambrosino ha un guizzo all’8’ su filtrante di Partipilo: il suo diagonale si perde a lato. La Reggiana aspetta e riparte. La vivacità di Girma e Marras sulla trequarti e la spinta di Sersanti a sinistra sono le armi che possono far male ai ciociari sempre troppo leggeri dalla cintola in giù. Come anche l’esperienza di Vido. Detto fatto: dopo un tentativo di Fontanarosa bloccato da Cerofolini, i granata al 14’ sbloccano il risultato. Marras salta facilmente Marchizza ed imbuca per Vido: lenta la marcatura di Biraschi, preciso il tiro dell’attaccante che supera Cerofolini. La Reggiana ritrova la rete a distanza di 343’, il Frosinone rivede le streghe. Vido a segno dopo oltre un anno (l’ultimo sigillo il 26 agosto del 2023 in Reggiana-Como 2-2)
Le buone intenzioni dei giallazzurri naufragano anche se Gelli al 15’ ha la chance del pari: conclusione però a lato da buona posizione. La sfortuna inoltre non molla la presa: al 22’ si fa male Partipilo, dentro il “ripescato” Canotto all’esordio. Il Frosinone comunque non dà segnali positivi a parte qualche discesa dello stesso Canotto. Squadra piatta e senza idee. A centrocampo Darboe e Vural spesso vengono sovrastati dall’ottimo Stulac e soci. Non pervenuto a sinistra Kvernadze, mentre Ambrosino si conferma poco-centravanti. Dal canto suo la Reggiana controlla le operazioni coprendo il campo con ordine senza subire occasioni.
Vido concede il bis, il Frosinone sprofonda
La ripresa si apre con una conclusione di Canotto parata da Bardi. Il copione comunque non cambia. La Reggiana tiene il campo egregiamente ma il Frosinone è davvero poca cosa. Preoccupa lo scarso temperamento e l’incapacità di reagire a qualsiasi avversità. Vivarini inserisce forze fresche (Garritano, Begic e J. Oyono) ma la musica è la stessa per i canarini. Anzi va anche peggio.
La Reggiana infatti chiude i conti al 19’. Sersanti viene atterrato in area proprio da J. Oyono. Rigore che Vido trasforma spiazzando Cerofolini e firmando la sua doppietta. Il Frosinone è al tappeto anche se ha uno scatto d’orgoglio al 27’ con Begic (parata di Bardi sul colpo di testa ravvicinato) ed Ambrosino che nella stessa azione timbra 2 volte la traversa. Debutta anche il baby Cichero che sostituisce Canotto (cambio alquanto strano). Il match scivola via verso la fine con la Reggiana che in contropiede sfiora 3 volte il tris con Portanova, Okwonkwo ed Urso. Cerofolini evita un passivo più pesante. Ma il Frosinone non c’è più.