Frosinone, la vittoria di Ascoli vale doppio. Ora i gol di Ardemagni per lo scatto

Il secondo successo in trasferta della stagione ha un peso molto importante sulla bilancia del campionato. I canarini balzano al quinto posto e tornano in corsa per la promozione diretta. La squadra ritrova la solidità difensiva e gioca con grande lucidità. Finalmente la panchina dà un contributo decisivo. Ufficiale l'arrivo del bomber lombardo, miglior realizzatore in attività della serie B con 108 reti.

Ci sono vittorie e vittorie. Certo tutte valgono 3 punti ma allo stesso modo ognuna va contestualizzata nel momento della stagione e soprattutto pesata sulla bilancia del campionato.  Quella del Frosinone al “Del Duca” di Ascoli ha una portata sicuramente diversa dalle altre. In primis perché consente ai canarini di rientrare nei playoff, scalare la classifica fino al quinto posto e rilanciarsi nella corsa alla promozione diretta ora distante 4 punti.

Ascoli-Frosinone © Giornalisti Indipendenti

Il successo di domenica sera inoltre s’incastona in una giornata dove le dirette concorrenti frenano o addirittura inchiodano. E non ultimo scaccia le ombre di una possibile crisi (i giallazzurri non vincevano da 4 turni) e finalmente mostra una squadra capace di vincere anche in trasferta, per giunta in casa di una rivale per i playoff. 

Insomma una vittoria di platino, per certi versi inaspettata dopo le ultime uscite deludenti. Ed anche Alessandro Nesta non nasconde l’importanza del colpaccio. “E’ un successo pesantissimo perché ci porta su in classifica“, ha sottolineato il tecnico nella conferenza stampa post-gara.

Un campionato che aspetta tutti

Ad eccezione della capolista Benevento che ormai fa corsa a sè (ha 16 punti di vantaggio sul terzo posto), il torneo resta apertissimo. Secondo posto, playoff, playout e retrocessione: la classifica è corta, c’è grande equilibrio e tutto può ancora succedere.

Le sconfitte interne del Pordenone e del Crotone hanno riaperto la corsa alla promozione diretta alla quale ad oggi possono ambire almeno 7 squadre (dal Pordenone a 35 al duo Chievo-Cittadella a 30). Ma non sono esclusi nuovi inserimenti nelle prossime giornate. La zona playoff è una tonnara con 12 formazioni in grado di poter competere. Un dato è significativo: tra playoff e playout c’è una differenza di appena 6 punti. 

Il Frosinone deve approfittarne, alzare i giri del motore e trovare quella continuità indispensabile per andare lontano. Il campionato aspetta ma d’ora in avanti non bisogna sprecare altre occasioni.

Ascoli-Frosinone

Le parole di Nesta vanno in questa direzione. “Quest’anno la serie B è un torneo strano: squadre che la domenica precedente sembrano invincibili, la domenica successiva perdono – ha commentato l’allenatore nella sala stampa del “Del Duca” – Il Crotone perde in casa con lo Spezia, il Pescara vince a Pordenone. Posso dire che rispetto alla passata stagione, la B oggi è poco leggibile. Con due vittorie sei secondo o terzo. Quindi chi ha più coraggio ed ambizione in questo momento avrà una grande chance perché il campionato aspetta. Sta aspettando la formazione che avrà la consapevolezza di dare la strattonata decisiva“.  

Una prova di maturità

Il Frosinone ha vinto dopo una partita giocata con lucidità e sagacia tattica. Ha saputo soffrire e poi colpire al momento giusto. Le assenze dei due attaccanti titolari Dionisi e Ciano e di Paganini in extremis potevano essere fatali ed invece la squadra ha saputo metabolizzarle anche se nel primo tempo le difficoltà non sono mancate.

Nella ripresa i canarini invece hanno preso le misure agli avversari ed acquisito la consapevolezza di poter vincere. E così è stato. Dopo il gol di Citro, il risultato è stato legittimato da altre occasione come la traversa timbrata da Ariaudo. Il punteggio poteva essere più rotondo. 

Tra i fattori decisivi c’è stata la difesa che dopo i tentennamenti mostrati nelle ultime gare ha ritrovato sicurezza e solidità. Il trio Brighenti-Ariaudo-Capuano, ben protetto dal centrocampo, ha concesso davvero poco ai bianconeri. La retroguardia ciociara resta la seconda meno battuta del campionato con 19 gol subiti in 21 partite. Per la nona volta non ha incassato reti. Meglio ha fatto soltanto il Benevento con appena 11 marcature al passivo.  

Una rosa più coinvolta

Alessandro Nesta © Emiliano Grillotti

Cross basso di Salvi e gol di Citro. Una rete che nasce dalla panchina se ci mettiamo anche il colpo di tacco di Novakovich che ha dato il là allo strappo di Tabanelli. Tra le note positive della trasferta di Ascoli c’è senz’altro l’apporto finalmente importante delle cosiddette seconde linee. Insomma si è visto un maggiore coinvolgimento della rosa.

Finora l’organico era apparso “corto” con qualche giocatore finito nel dimenticatoio. Ed invece nel momento del bisogno Nesta ha avuto risposte concrete da chi sembrava ormai ai margini della squadra. Da qui alla fine della stagione servirà il contributo di tutti perché ha ragione Citro quando a fine gara ha detto che i campionati si vincono con quei calciatori che giocano meno. 

Il mercato

Ufficializzato in giornata l’arrivo a titolo definitivo di Matteo Ardemagni dall’Ascoli e la partenza in prestito di Marcello Trotta per le Marche. Il Frosinone ingaggia il centravanti di peso che mancava in rosa.

Ci porterà una caratteristica che non avevamo“, sostiene Nesta. Sbarca un attaccante di grande esperienza che vanta 337 presenze in serie B. Non a caso è il miglior realizzatore in attività del campionato cadetto con 108 gol segnati.

Trentadue anni, milanese, scuola-Milan, ha militato in diversi club come Avellino, Perugia, Modena, Cittadella, Triestina, Padova, Atalanta, Carpi, Spezia, Chievo ed Ascoli. Forte fisicamente dall’alto dei suoi 185 centimetri, buone doti tecniche, pericoloso nel gioco aereo, è la classica punta d’area di rigore.

Il Frosinone spera nei suoi gol per lo scatto definitivo in classifica.