La squadra giallazzurra per risalire la china e garantirsi la salvezza dovrà effettuare un’impresa. Le carte da giocare non mancano a partire dall’effetto-Greco fino al mix giovani-esperti che potrebbe diventare vincente. Fondamentali il recupero degli infortunati ed il mercato di riparazione
Ritrovata un po’ di fiducia, gettato il cuore oltre l’ostacolo, racimolato qualche punto. Ma non basta perché la luce in fondo al tunnel è ancora lontana. Il Frosinone deve scalare una classifica che lo vede tristemente all’ultimo posto. A partire dalla ripresa del campionato domenica 24 novembre a Cremona servirà una vera e propria “remuntada”. Per dirla alla spagnola. La squadra giallazzurra dovrà dare fondo a tutte le risorse per chiudere l’andata in crescendo e poi nel girone di ritorno lanciare l’assalto alla salvezza.
Obiettivi difficilissimi ma possibili. Almeno cinque le mosse che il Frosinone può effettuare sull’ideale scacchiera del torneo. La prima è l’effetto-Greco: si è sentito finora ma occorre la scossa decisiva. Poi ci sono il recupero degli infortunati, il mercato di gennaio e la crescita dei giovani (il gol di Bracaglia è un bel segnale). E dulcis in fundo la spinta dei giocatori più esperti.
Effetto-Greco
Nonostante le difficoltà oggettive, l’allenatore è riuscito a fermare il trend di risultati negativi collezionando 4 pareggi di fila che però non hanno mosso più di tanto la classifica. Greco ha avuto altri meriti. Innanzitutto ha registrato la difesa (solo 2 gol subiti in 4 gare con 2 clean sheet) e poi ha restituito fiducia ad un gruppo a terra. Ora il Frosinone è una squadra che ha un’identità ed ha ritrovato lo spirito per lottare.
Tutto ciò però non è sufficiente per uscire dalla crisi. L’effetto-Greco deve continuare sul piano del gioco e delle vittorie (il successo manca da 6 turni). Occorrono infatti punti pesanti per risalire la classifica: i pareggi non bastano più. Il Frosinone deve migliorare la fase offensiva: 8 gol realizzati, il secondo peggior attacco della Serie B sono dati emblematici. Già a Cremona si attendono progressi.
Il recupero degli infortunati
Sembra un alibi e forse lo è. Ma è pur vero che rinunciare tutti insieme ad elementi come Cittadini, Tsadjout, Pecorino, Distefano, Partipilo, Kalaj ed ora Ghedjemis avrebbe creato problemi a qualsiasi squadra. Sette giocatori operati è un record. Per questo il loro recupero potrebbe diventare decisivo per la “remuntada” del Frosinone. Si tratta di elementi di qualità ed esperienza.
Tsadjout e Pecorino sono due centravanti che regalano “peso” all’attacco sotto tutti i punti di vista. Partipilo invece è quel fantasista che manca al Frosinone: un calciatore in grado di spostare gli equilibri con una giocata. Anche Distefano, autore di 2 reti nelle prime 8, regala imprevedibilità e cifra tecnica. Altra assenza pesante in attacco è Ghedjemis che mercoledì si è operato alla mano. Salterà sicuramente la Cremonese. Il calendario dei rientri non è stato fissato. Molto probabilmente saranno tutti pronti dopo la sosta invernale ovvero dal 12 gennaio. Ma non è da escludere che qualcuno di loro possa anticipare il ritorno. Di sicuro Greco li aspetterà a braccia aperte per puntellare una rosa ora in sofferenza.
Il mercato invernale
La campagna acquisti-cessioni di gennaio sarà quasi sicuramente fondamentale per le sorti del Frosinone. La società di sicuro non si tirerà indietro. “Prima valuteremo la situazione degli infortunati, poi nei limiti della ragionevolezza cercheremo di muoverci nel miglior modo possibile”, ha detto il presidente Maurizio Stirpe in una recente intervista. Difficile anticipare gli interventi. Tutte le squadre possono essere migliorate. Figuriamoci un organico ultimo in classifica.
Bisognerà comunque tenere conto di diversi fattori come le eventuali cessioni e la posizione di classifica alla fine del girone d’andata. Inoltre i margini di errore saranno ridotti al minimo. Ogni innesto sarà decisivo in positivo o in negativo.
Gioventù ed esperienza, mix vincente?
La crescita di alcuni giovani è un segnale importante per il Frosinone. L’entusiasmo, la freschezza e perché no l’incoscienza degli under sono aspetti importanti in una squadra che deve cambiare passo. Il gol del frusinate doc Bracaglia contro il Palermo è un messaggio chiaro. Come anche la personalità mostrata da Cichella ed i progressi continui di Kvernadze che fino a qualche settimana fa sembrava un oggetto misterioso. Buone sensazioni dal Primavera Barcella aspettando il baby-bomber Cichero. Senza parlare di Monterisi, una colonna della difesa. Greco si aspetta la crescita dei vari Vural, Ambrosino, Anthony e Jeremy Oyono, Lusuardi, Begic e Sene ancora discontinui.
Ma accanto ai giovani ci sono i giocatori più esperti che con l’avvento di Greco sembrano maggiormente responsabilizzati e quindi pronti a tirare il gruppo. Aspettando il ritorno degli infortunati, il portiere Cerofolini si sta rivelando decisivo come capitan Marchizza (un gol ed un assist nelle ultime 3). Biraschi e Gelli sono 2 certezze. Sempre prezioso il contributo di Garritano e del redivivo Canotto. In ripresa Darboe dopo un periodo difficile, ancora da scoprire Bettella. Giovani ed esperti: il mix diventerà vincente per la salvezza?