Cosa ha detto la prima giornata? Il campionato si è confermato imprevedibile e non a caso le prime capoliste sono le neo promosse Juve Stabia e Cesena e le sorprese Cosenza e Sudtirol. Nessuna delle favorite ha vinto: addirittura ko il Palermo e la Cremonese. Flop-Bari. La squadra giallazzurra a fari spenti ma con tanta voglia di stupire. Mercato: vicino Biraschi, nel mirino Sorrentino e Machin
Il ruolo dell’outsider, della mina vagante del campionato. A fari spenti per provare a sorprendere e stupire. Si era intuito che potesse recitare questa parte per vari motivi. Contro la Sampdoria è arrivata una conferma. Il Frosinone dei giovani e degli esordienti ha dimostrato di poter giocare alla pari con tutte fermando una delle “corazzate” del torneo. E forse ai punti avrebbe meritato addirittura la vittoria.
Eppure alla vigilia i dubbi erano tanti (probabilmente troppi), lo scivolone col Pisa in Coppa Italia aveva creato allarmismi eccessivi. Il Frosinone ha risposto presente, è ripartito e può guardare con fiducia al futuro tenendo presente che l’organico andrà completato e dovranno essere recuperati i giocatori infortunati.
“Non dobbiamo vincere il campionato, mi piace essere chiaro – ha detto il direttore Guido Angelozzi in una recente intervista – Abbiamo cambiato dei concetti di gioco, la rosa è incompleta anche per colpa degli infortuni. Samp, Cremonese, Palermo e Sassuolo hanno effettuato un mercato importante e noi non possiamo competere a quei livelli. Non siamo una società che ambisce a salire in A in questa stagione. Noi dobbiamo costruire e poi a fine anno siamo costretti a vendere per autofinanziarci”.
L’equilibrio prima di tutto
Il pari e la prova di spessore contro la Sampdoria rappresentano un monito: nel calcio come d’altronde nella vita bisogna avere sempre equilibrio. Attenti ai giudizi affrettati ed ai processi sommari. Ed invece la sconfitta col Pisa aveva scatenato una ridda esagerata di critiche e polemiche.
Nel giro di una settimana si è visto un altro Frosinone. Della serie lunedì non era una squadra di brocchi e ora non è diventata una formazione di fenomeni. Il Frosinone è soltanto un gruppo nuovo che sta crescendo e deve essere completato. Servono tempo, pazienza ed una partita storta non può diventare una sentenza definitiva.
“Dobbiamo crescere tantissimo per quello che ho in mente e non prendere per buono solo il risultato ma la prestazione – ha precisato Vivarini – Eravamo rimasti sorpresi della poca applicazione e della mancanza di grinta dopo il Pisa, oggi abbiamo dimostrato che ce l’abbiamo e questa è la base per una squadra che vuole fare risultato”.
La quadra ed un calendario che incombe
Il carattere e la personalità ci sono altrimenti una reazione forte dopo il ko col Pisa non ci sarebbe stata. Ora il Frosinone deve trovare la quadratura del cerchio come d’altronde ha sottolineato Vivarini. Il tecnico ha disegnato un 3-4-2-1 ma la difesa a 3 sembra rappresentare una necessità più che una scelta considerando le assenze. Una volta completato l’organico e recuperati gli infortunati Vivarini dovrebbe tornare ad una linea a 4.
La squadra ha mostrato grande aggressività, buone trame ma spesso ha perso le misure con i reparti slegati. Darboe si è inserito bene al netto di qualche errore (come in occasione del pari doriano) per eccesso di frenesia, valorizzando le qualità di Gelli. Le fasce possono diventare un fattore: ottima la catena di destra con la sorpresa Jeremy Oyono e Ghedjemis sempre più in odore di consacrazione. Davanti grande movimento, gioco corto ma manca esperienza e malizia. È piaciuto Distefano per determinazione e colpi. Una nota di merito al giovane difensore Bracaglia, frusinate doc, cresciuto nel settore giovanile Potrebbe diventare un’alternativa affidabile.
Il calendario comunque incombe. Sabato la prima trasferta stagionale a La Spezia dove Angelozzi è il grande ex. Poi doppio turno interno con Modena e Juve Stabia tra martedì e domenica prima della sosta. Tre partite difficili in una settimana che testeranno il gruppo di Vivarini soprattutto sotto l’aspetto fisico. Si attendono miglioramenti oltre ai risultati che fanno morale e consentono di lavorare al meglio.
Il mercato
La rosa comunque va completata a partire dal sostituto del centrale Cittadini che nelle ultime ore si è sottoposto a Villa Stuart a Roma ad un intervento chirurgico artroscopia al ginocchio destro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. In queste ore la società starebbe stringendo per l’esperto Biraschi, svincolato dopo l’esperienza in Turchia al Karagumruk. Poi dovrebbero arrivare un portiere (si parla di Sorrentino del Monza) e un vice-Marchizza. Anche a centrocampo ed in attacco non sono esclusi innesti. In tal senso è stato chiesto al Monza il centrocampista Machin. Il club giallazzurro sta trattando anche il promettente trequartista croato del 2005 Jagusic dello Slaven Belupo. Ma molto dipenderà anche dalle occasioni che si presenteranno sul tavolo di Angelozzi sempre abile a coglierle al volo.
Intanto ha salutato il giovane centrocampista Cangianiello ceduto al Sorrento a titolo definitivo con diritto di recompra. L’ex Primavera è reduce dal prestito alla Lucchese. Il Sassuolo è tornato alla carica l’attaccante Caso che andrebbe a sostituire Laurientè.
Matricole terribili, le big steccano
Cosa ha detto la prima giornata? In primis ha ribadito che la Serie B è un campionato imprevedibile ancor di più ad agosto quando il calcio è tutt’altro che attendibile. Ed infatti le favorite, le cosiddette corazzate non hanno vinto. Ko il Palermo a Brescia e la Cremonese a Cosenza, pareggi per Sampdoria e Sassuolo (a Catanzaro). Insomma non sarà una passeggiata primeggiare malgrado acquisti milionari.
Ed infatti sono le neo promosse a tenere banco con il primato di Cesena (2-1 alla Carrarese) e Juve Stabia (vittoria a Bari). Altre sorprese il Cosenza ed il Sudtirol (successo sul Modena). Parte bene la Salernitana post retrocessione con un bel 2-1 sulla coriacea Cittadella. Mentre il Brescia si candida ad un ruolo da protagonista. Ennesima delusione dal Bari di Longo sconfitto in casa.