Frosinone, maledette palle inattive: troppi punti persi, urge correre ai ripari

La squadra giallazzurra continua a subire gol sui tiri da fermo. Nelle ultime 2 partite incassate altrettante reti dopo un corner. Una situazione che ha penalizzato i ciociari sin dalle prime giornate. E’ ora di alzare l’asticella dell’attenzione se si vuole raggiungere la salvezza. E l'arrivo del greco Koutsoupias regalerà forza fisica necessaria nelle mischie

Alessandro Salines

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E’ diventata una sorta di maledizione. Che ha prosciugato punti sin dall’inizio della stagione ed ha contribuito a relegare il Frosinone nell’inferno della zona retrocessione. Le palle inattive: sono sempre di più uno dei punti deboli del Frosinone. La storia recente lo conferma: i gol di Adorante al “Menti” di Castellammare di Stabia e Ceccherini domenica scorsa contro la Cremonese sono stati incassati sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Una fragilità certificata dai numeri: ben 13 delle 30 reti subite sono arrivate da palle inattive e corner. Un’istantanea che fotografa una lacuna a cui bisogna porre rimedio se si vuole raggiungere la salvezza alla fine del campionato.

La consapevolezza di Greco

Il tecnico giallazzurro è conscio che le palle inattive siano una sorta di tallone d’Achille del Frosinone. Insieme al suo staff ha letto i dati, li ha analizzati a fondo e spaccato i numeri come si suol dire. E prima della partita contro la Cremonese aveva argomentato.

Leandro Greco

“Abbiamo sempre lavorato sulle palle inattive, ma come ogni aspetto va migliorato – ha sottolineato Greco Ci sono le potenzialità per far meglio sui tiri da fermo a favore. Su quelli contro in generale abbiamo fatto sempre un ottimo lavoro: gol presi non tanto di struttura, ma per disattenzione. E comunque le palle inattive sono un fattore per tutti e a qualsiasi livello. Quindi abbiamo dedicato il tempo giusto e sappiamo che possiamo crescere”. Ironia della sorte però contro la Cremonese il Frosinone ha subito il 13° gol da fermo grazie a Ceccherini bravo a sfruttare il corner di Vandeputte.

Palle inattive fatali

Una mischia su palla inattiva nella gara di domenica (Foto © Mario Salati)

Undici dei 13 gol incassati sui tiri franchi sono costati ben 6 sconfitte e 2 pareggi. Ventidue punti potenzialmente gettati alle ortiche. Mentre le restanti 2 reti sono state ininfluenti per il risultato con la vittoria del Frosinone contro il Cesena. Entrando nel dettaglio, i corner sono stati finora un problema: ben 7 i gol presi su azione di calcio d’angolo. Tre i rigori subiti, altrettante reti incamerate dopo una punizione.

A Brescia subiti 2 gol su palla inattiva

Che le palle inattive potessero diventare una jattura, lo si è intuito sin dalle prime gare del campionato. Alla seconda giornata ad esempio il Frosinone ha perso a La Spezia grazie ad un gol su angolo ed un altro su rigore. Decisive alla quinta e sesta per le sconfitte con Brescia e Bari. Idem a Reggio Emilia alla nona. Contro il Palermo una prodezza di Insigne dopo un corner ha determinato il pari. Mentre a Cremona il ko di misura è maturato grazie ad un gol di Vasquez bravo a capitalizzare un calcio d’angolo. Il resto è storia recente: a Castellammare e contro la Cremonese altre 2 reti incassate dopo altrettanti tiri dalla bandierina. Un pari ed una sconfitta il magro bilancio

Cosa c’è dietro questo dato?

Molto probabilmente ha ragione Greco quando parla di gol subiti per scarsa attenzione e non per struttura. In effetti il Frosinone ha pagato spesso e volentieri distrazioni che in un campionato così livellato nessuno può permettersi. Ma c’è anche dell’altro. Dal punto di vista fisico la squadra giallazzurra regala qualcosa agli avversari. E si nota sulle palle alte e nelle mischie.

A destra Koutsoupias ai tempi dell’Entella in un duello contro 2 giocatori del Frosinone

A parte i difensori, la maggiorparte degli elementi della rosa non ha caratteristiche da corazzieri. Considerando anche che Tsadjout e Pecorino, giocatori con una buona struttura, sono rimasti fuori per diversi mesi. E va letto anche da questo punto di vista l’ingaggio (prestito con obbligo di riscatto al primo punto) del centrocampista greco Īlias Koutsoupias dal Catanzaro. L’ex Entella e Ternana è una mezzala “box to box” che coniuga qualità e forza fisica.

Senza dimenticare l’inesperienza. Il Frosinone è una squadra molto giovane e in alcune situazioni di gioco potrebbe pagare dazio alle ingenuità che inevitabilmente commettono giocatori con poche gare sulle spalle.