Bardi: “Dalle critiche energia positiva” (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il portiere del Frosinone è uno degli ex della gara di lunedi con il Novara al pari di Bolzoni e Sansone che però sarà out
Bardi: “Dalle critiche energia positiva”
“Con il Cittadella la parata più bella. Lunedi dobbiamo vincere, siamo sempre arbitri del nostro destino”

 

 

In conferenza stampa è la volta dell’ex sponda giallazzurra, Francesco Bardi (Bolzoni e Sansone, quest’ultimo out per tre settimane, sono gli ex sul versante del Novara). Un anno fa di questi tempi ancora relegato in panchina, dopo l’esperienza all’Espanol, davanti a lui inamovibile Nicola Leali nonostante grappoli di gol non del tutto esenti da responsabilità. E’ storia.

Oggi Francesco Bardi, classe ’92, portiere di proprietà dell’Inter (a fine stagione bisognerà sicuramente discutere sul suo cartellino che verrebbe valutato attualmente non meno di 3.5 milioni) è da considerare un punto di forza della squadra di Pasquale Marino. Lui in A vuole tornarci dalla porta principale e magari anche restare a Frosinone per giocarsi quel campionato solo accarezzato con la maglia giallazzurra.

La prima domanda per l’estremo difensore canarino arriva dai canali social, da Fabrizio Conti: qual è stata la più bella parata di questa stagione? Bardi non ha esitazione: «Ricordo quella contro il Cittadella al ‘Tombolato’, eravamo sullo 0-0. Quello fu il vero crocevia del nostro cammino. Da quella partita un campionato importante ed eccoci qui».

Una sbirciata al campionato, anzi al vertice, e una alle cose di casa: «Veniamo da questi tre pareggi di fila ma soffermo sul fatto che la prestazione c’è sempre stata. Siamo sempre artefici del nostro destino e questo non è un fatto da sottovalutare. Lunedi abbiamo la necessità di incamerare tre punti con una grande prestazione che ci serviranno per il gran finale».

Bardi è un ragazzo di grande sensibilità. Prima di una partita casalinga ha donato la maglia ad un bambino che doveva sottoporsi ad un intervento chirurgico e che non voleva rinunciare ad indossarla in quel momento così delicato. «Non ho fatto nulla di particolare nei confronti di quel bambino, perché quelle sono le cose ci ti fanno concentrare sui problemi veri della vita».

Rieccoci alla realtà del campionato. Il pari-beffa-harakiri al ‘Del Duca’ sembra lontano anni luce ma forse un pizzico di amarezza c’è ancora? Bardi rilancia: «Noi giochiamo partita dopo partita con la voglia di dare il massimo senza sbagliare niente. Ad Ascoli i tre punti erano alla portata, è andata diversamente. Ma la squadra è viva, ha voglia di finire bene il campionato, di prendersi le giuste soddisfazioni e darle ai propri tifosi. Vedo ampi margini di miglioramento anche se mancano solo 7 giornate e dobbiamo limare alcuni difetti».

In questi momenti si presta particolare attenzione anche alle sfide delle dirette rivali che per il momento sono Spal (a +2) e Verona (a -3). Il portiere la pensa diversamente: «Personalmente penso al nostro cammino. E voglio concentrarmi sul Novara. Questo turno che verrà sarà difficile per tutti. Quanto alle avversarie di Spal e Verona, vale a dire Trapani e Cittadella, ognuno per motivi differenti sta dando battaglia. Ma io continuo a dire che dobbiamo pensare a noi stessi ed a vincere».

L’avversaria di turno (arbitrerà Abisso di Palermo, assistenti Santoro di Catania e Sechi di Sassari, quarto uomo Pasqua di Tivoli), la squadra di Boscaglia, è indefinibile. Contro il Verona è passata da un primo tempo da schiaffi chiuso sotto di un gol ad una ripresa superba con tanto di rimonta e sorpasso nel recupero, salvo poi la disattenzione sul gol-copertina di Pazzini per il 2-2 finale. «Il Novara è partito  in difficoltà, poi è passato a condurre ma nonostante il paria pochi attimi dalla fine ha giocato una grande partita. Ha gente di grande qualità e spessore».

A Novara, Francesco Bardi è un ex. Quell’anno venne eletto anche miglior portiere della serie B. E il portiere ricorda che già in occasione della settimana che fece da preludio alla gara di andata (gol-capolavoro di Cocco con vittoria esterna) lui venne in conferenza stampa. «Col Novara ho trascorso un anno bellissimo. Partendo anche con penalizzazione abbiamo raggiunto i playoff con un turno di anticipo. Dico ancora grazie a quell’ambiente. Mi hanno dato tanto». A Frosinone però la grande occasione per Bardi: vincere il primo campionato della sua carriera. E magari convincere l’Inter che la maglia giallazzurra non è solo di passaggio.

 

 

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