Citro è un lampo nel diluvio: il Frosinone batte il Novara e torna in vetta

Frosinone bello sotto la pioggia. Batte il Novara. Continua ad attaccare nonostante il vantaggio. Si permette il lusso di sbagliare un rigore: anche Daniel è umano. Ripresa, per ora, la vetta della classifica

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

FROSINONE (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Krajnc; M. Ciofani, Gori (44′ st Frara), Maiello, Beghetto; Ciano (45′ st Matarese); Citro (38′ st Koné), D. Ciofani.

A disposizione: Bardi, Russo, Chibsah, Paganini, Dionisi, Volpe.

Allenatore: Longo.

NOVARA (3-4-1-2): Montipò; Golubovic, Mantovani (15′ st Di Mariano), Troest; Dickmann, Maracchi (23′ pt Orlandi), Casarini, Calderoni, Moscati (33′ st Sansone); Macheda, Puscas.

A disposizione: Farelli, Benedettini, Del Fabro, Chiosa, Seck, Lukanovic, Ronaldo, Maniero, Bove.

Allenatore: Di Carlo.

Terna Arbitrale. Arbitro: Sig. Niccolò Baroni della sezione di Firenze; assistenti sigg. Pasquale Cangiano della sezione di Napoli e Christian Rossi della sezione di La Spezia; IV Uomo Ilario Guida di Salerno.

Marcatori: 24′ pt Citro.

Note: spettatori 9.303 compresi gli abbonati (18 tifosi ospiti); angoli: 9-2 per il Frosinone; ammoniti: 15′ pt Macheda; recuperi: 2′ pt; 5′ st.

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La pioggia si dice che lavi via ogni cosa. E quella caduta oggi allo “Stirpe”, accompagnata dai tre punti, ha tolto quei ghigni ingiustificati da alcune facce, di alcuni tifosi, che dopo un pareggio ed una sconfitta si fregavano le mani pronti a criticare. Nel diluvio di un comune sabato di marzo è bastato un lampo, giallo e con la maglia numero 20, per abbattere un Novara con poche idee.

Longo torna all’antico con il suo 3-4-1-2, ma lascia in panchina Dionisi per Citro e rilancia Mirko Gori in mezzo al campo. Di Carlo si mette anche lui a tre dietro, con la coppia d’attacco formata da Macheda e Puscas, due che hanno fatto male in passato al Frosinone e che oggi avevano l’arduo compito di bucare prima la muraglia difensiva e poi il guardiano del castello, Vigorito.

 

FISCHIO D’INIZIO

L’inizio della gara è una serie di pallonate in avanti per eludere il terreno inzuppato. Il primo tiro in porta è di Daniel Ciofani al 5′, imbeccato da un lancio in profondità di Beghetto, ma il destro del capitano è smorzato e poi bloccato da Montipò. Il Frosinone lotta, ma il Novara è aggressivo e chiude ogni spazio, al 10′ ci prova Beghetto con un sinistro radente che esce di poco a lato. La squadra di Longo colleziona calci di punizione lungo la fascia destra, al 15′ Ciano prova da lì il tiro in porta e Montipò alza in corner.

 

IL LEGNO E IL LAMPO

Al 18′ traversa Frosinone: ottima azione sulla destra con Brighenti che crossa al centro, Citro la spizza e Golubovic nel tentativo di anticipare Ciofani la spedisce sul legno che nega la gioia della rete giallazzurra. La partita resta bloccata, mentre la pioggia continua a scendere, ma al 24′ c’è un lampo, e non dal cielo. Errore di Mantovani che sbaglia il retropassaggio di testa, mai fare questi errori quando c’è un missile come Citro in agguato: l’attaccante campano sbuca dietro tutti, salta il portiere e deposita in rete sotto la nord.

Il Novara prova timidamente a reagire e alla mezzora batte un colpo: tiro da fuori di Casarini che finisce alto sulla traversa. La squadra di Longo però continua ad essere padrona ed aggressiva, con Daniel Ciofani che trasforma ogni pallonata in avanti in un’azione d’attacco grazie alle sue sponde. Al 40′ Ciano mette di nuovo in mezzo e Ariaudo stacca, ma il suo colpo di testa è bloccato dal portiere novarese.

I due minuti di recupero portano poco o niente al tabellino della gara, se non un altre decine di ettolitri di pioggia che fanno fare bella figura al terreno di gioco dello “Stirpe”. Al riposo si va sul risultato di 1-0.

 

SECONDA PARTE

La ripresa inizia senza alcun cambio né da una parte, né dall’altra. Neanche le condizioni meteo cambiano e la pioggia continua a cadere costante. Al 5′ minuto Ciano vede la porta a 25 metri e non si avvede di Matteo Ciofani tutto solo a destra, esplode il suo sinistro calibro 60, ma non fa centro. A lui un tentativo forzato si può anche perdonare. Il Novara alza i giri e Longo continua a chiedere ai suoi di tenere alta la pressione: il Frosinone non può permettersi di concedere campo all’avversario. La mossa sortisce i primi effetti.

 

ASSALTO CONTINUO

All’11’ duetto Citro-Ciano, con il fantasista che ci prova dai venti metri, ma Montipò è attento. Ora quelli in maglia gialla tornano a stazionare con una certa regolarità nell’area piemontese. La carica la suona soprattutto quello che di ciociaro ha il pedigree: Mirko Gori, che dopo due mesi d’assenza è tornato a ringhiare su ogni pallone. La pioggia si esaurisce, non la voglia di vincere del Frosinone. Al 19′ Ciano mette un cross d’esterno sulla testa di Ciofani da far vedere alle scuole calcio, Daniel spara una frustata con il collo e Montipò vola a mettere in corner.

 

PURE DANIEL È UMANO

Dal calcio d’angolo successivo Camillo Ciano si guadagna un calcio di rigore, con una spinta subita dopo una percussione in area. Dal dischetto va Daniel Ciofani, ma Montipò lo ipnotizza e para. Citro sul tap in coglie il palo. E poi ancora Daniel spedisce fuori da pochi passi di testa. Si resta sul vantaggio minimo. Il Frosinone non si lascia scoraggiare dall’errore e continua ad attaccare.

Alla mezzora su un cross – manco a dirlo – di Ciano, è Brighenti ad incornare con rabbia, ma il pallone va alto sulla trasversale. Il Novara ora prova a velocizzare le operazioni in zona d’attacco, il Frosinone molla un po’ la presa senza correre rischi. Anzi, la squadra di Longo gioca col cronometro e cerca il momento propizio per colpire di rimessa. Al 39′ il tecnico si mette a cinque in mezzo, con Citro che fa posto a Moussa Koné. E’ proprio l’ivoriano a provarci al 40′ da lontano, ma il suo tiro è centrale.

 

FINALE SENZA THRILLING

A fine gara Longo inserisce Frara e Matarese, forze fresche per mantenere il vantaggio fino alla fine. Al 47′ sono proprio loro due a creare una buona occasione: cross del più giovane e testa del grande vecchio, la palla è alta.

L’ultimo minuto è interminabile, ma alla fine finisce anch’esso. Il Frosinone è primo, in attesa dell’Empoli. Una gara dominata, dall’inizio alla fine e che forse, più di quelle finite con uno scarto più ampio, fa capire la forza di questa squadra. Con buona pace di quelli pronti a criticare, senza fare i conti con la pioggia e con i lampi gialli.

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