Frosinone, numeri e tanti rimpianti di una sconfitta che brucia

La gara col Sassuolo non regala punti ma i canarini escono con la consapevolezza di una crescita graduale del gruppo. La difesa s'arrende agli episodi, brilla Begic a centrocampo, l'attacco stavolta non incide. Ora il calendario torna a sorridere per chiudere l'anno con una classifica migliore

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Il Frosinone passa in vantaggio con un bel gol di J. Oyono e tiene testa alla capolista Sassuolo per oltre due terzi di match prima di arrendersi al definitivo gol del sorpasso siglato dall’ex Moro. Gli uomini di Greco escono dallo Stirpe con zero punti e tanti rimpianti, ma anche con la consapevolezza di una crescita graduale del gruppo e qualche rientro importante dagli infortuni. 

Le statistiche del match

Il portiere Cerofolini (Foto © Mario Salati)

È un Frosinone a due facce quello che troviamo andando ad analizzare i numeri del match: uno più attendista nel primo tempo, con appena il 36% di possesso palla e 177 passaggi completati (contro i 349 del Sassuolo) e l’altro più propositivo nella seconda frazione.

Il cambio di atteggiamento è dovuto soprattutto al modo di approcciare alla seconda frazione del Sassuolo che, lasciando il pallino del gioco agli uomini di Greco, riesce ad aprirsi spazi in contropiede, andando a concludere ben 11 volte verso la porta difesa da Cerofolini (contro i 4 tiri del primo tempo). 

Poche occasioni concesse ma 2 errori decisivi

Monterisi tra i migliori della difesa (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it

Reggere l’impatto con il reparto offensivo neroverde non era un compito di poco conto per la retroguardia ciociara. I numeri della capolista parlano da soli, con i ragazzi allenati dall’ex Grosso che possono vantare il secondo miglior attacco d’Italia (38 gol, dietro solo all’Atalanta capolista in Serie A) ed essere l’unica squadra in Europa a vantare quattro giocatori con almeno 5 gol in campionato (Mulattieri, Laurientè, Thorsvedt e Pierini).

I centrali del Frosinone pagano le uniche due grandi disattenzioni del match, entrambe su palle vaganti in area, con Mulattieri prima e Moro dopo che riescono a ribaltare così il vantaggio di J. Oyono, al suo primo gol in carriera. Bene ancora una volta Marchizza, autore del quarto assist in campionato.

A centrocampo brilla Begic

L’esultanza di Begic

Il classe 2003 sloveno, alla terza consecutiva da titolare, è l’uomo che più di tutti mette in difficoltà la retroguardia del Sassuolo, con 3 tiri tentati e 3 uno contro uno a segno, più di ogni altro giocatore nel match.

Nel complesso bene anche Cichella e Barcella (autore di 10 duelli vinti), entrambi, nonostante la giovanissima età, non sfigurano contro un centrocampo fisico e di grande esperienza come quello del Sassuolo. 

Bocciato l’attacco ma c’è un rientro importante

Ambrosino schierato dall’inizio

Dopo le ultime due prove convincenti del reparto offensivo ciociaro, è da registrare un piccolo passo indietro. Greco, per l’occasione, schiera dall’inizio Ambrosino e Ghedjemis, cercando imprevedibilità e soprattutto avere le carte giuste per ripartire in contropiede.

Il risultato, però, è deludente, con il numero 10 giallazzurro che tocca solo 35 palloni durante tutti i 90 minuti (meno di chiunque altro giocatore in campo per tutto il match) e appena il 73% di passaggi riusciti.

L’unica nota lieta per il reparto è il ritorno in campo dopo due mesi di assenza di Anthony Partipilo, elemento d’esperienza e uomo fondamentale per ritrovare brillantezza e continuità di risultati. 

Il calendario ora torna a sorridere

Mantova, Salernitana e Juve Stabia, queste saranno le prossime tre sfide del Frosinone prima della fine del 2024 e della pausa invernale. Tre match importanti, contro tre squadre decisamente non in forma di risultati, sono l’occasione per chiudere l’anno solare fuori dalla zona rossa e iniziare il 2025 con spirito e ambizioni diverse.