[L'ANALISI] A Cremona si è interrotta la serie utile e sono riemersi i limiti che hanno finora condizionato la stagione dei ciociari. Le statistiche parlano chiaro: male a centrocampo e soprattutto in attacco. Non basta un super-Cerofolini
Striscia di risultati utili interrotta e pericolosi segnali di involuzione. Rispetto alle ultime uscite, infatti, dove non era arrivato il bottino pieno ma si erano visti numerosi passi avanti, il match contro la Cremonese ha fatto riemergere qualche limite, sia sotto il punto di vista tecnico che di atteggiamento della squadra.
I dati stavolta non mentono e bocciano i canarini
Questa volta i numeri non mentono, con la Cremonese che si fa preferire praticamente in tutte le voci, sia in fase offensiva che in quella difensiva. La squadra di Greco, al contrario, non riesce mai ad incidere negli ultimi metri, chiudendo il match con 11 tiri (contro i 16 degli avversari), e solo uno, ad opera di Gelli in rovesciata al 9′, nella porta di un quasi inoperoso Fulignati.
Male i ciociari anche per possesso palla (42% a fine match) e numeri di passaggi riusciti 267 su 339 tentati, oltre un centinaio in meno rispetto ai 408 riusciti ad una Cremonese decisamente più ordinata in campo nonostante il terzo cambio di allenatore in 33 giorni (con il ritorno di Stroppa). Emblematici, in negativo, anche i numeri della fase di creazione delle occasioni da gol, con gli esterni del Frosinone che mettono a segno solo il 31% di cross tentati e, di conseguenza, crollano anche il numero di tocchi in area avversaria, solo 13 in 90 minuti, convertiti in appena 5 tiri tentati all’interno degli ultimi 17 metri.
Cerofolini-super, la difesa sbanda sul vantaggio
Un leader silenzioso, l’ultimo baluardo della difesa ciociara. Stiamo letteralmente finendo gli aggettivi per un Cerofolini ancora una volta superlativo che evita al Frosinone l’ennesima figuraccia stagionale e un passivo ben più largo. A fine partita saranno 5 le parate dell’estremo difensore ciociaro, di cui almeno tre decisive e dall’altissimo tasso di difficoltà.
Partita complicata per il giovane Bracaglia, che si fa attrarre dal pallone in occasione del corner da cui nasce il gol del definitivo 1-0 della Cremonese, dimenticandosi del suo diretto avversario Vasquez sul secondo palo. Prova sufficiente invece per Monterisi, che fa registrare il 100% dei duelli aerei vinti e 7 contrasti a terra portati a buon fine sugli 8 tentati. Da segnalare infine altri due infortuni nel pacchetto difensivo, quelli di Biraschi e Marchizza, di cui si capirà meglio l’entità nelle prossime ore.
A centrocampo l’esperienza fa la differenza
Quello formato da Vural, Cichella e Gelli è il quinto terzetto cambiato da Greco in altrettante partite, segno di come effettivamente manchino nel Frosinone degli effettivi titolari nel reparto più importante per la costruzione della manovra di gioco che, dopo aver dato segni di miglioramento nelle ultime uscite, torna sui numeri di inizio stagione. Il più attivo è Gelli che, come anticipato in precedenza, è anche l’autore dell’unico tiro in porta del match del Frosinone.
Indietro nella condizione Cichella, al rientro da titolare dopo l’infortunio e ampiamente al di sotto rispetto alla media stagionale di passaggi riusciti, con il giovane ex romanista che chiude il match con il 79% di precisione. Male Vural, nonostante i 19 passaggi riusciti su 20 tentati, tutti, o quasi, in orizzontale e molto elementari. Insomma, un “compitino” che non basta quando hai di fronte un reparto d’esperienza come quello della Cremonese.
La crisi infinita dell’attacco
Se parliamo di passi indietro nella prestazione, il protagonista principale è Kvernadze che, ancora una volta, è troppo fumoso e solista in fase offensiva. Il georgiano ha sui piedi non poche occasioni per poter effettuare l’ultimo passaggio o provare la conclusione, ma viene puntualmente disinnescato dalla difesa avversaria. Per lui saranno 13 i possessi persi a fine partita e un solo tiro tentato, respinto però dalla difesa avversaria.
Ci prova di più il giovane Cichero, alla seconda da titolare in stagione dopo l’esordio horror contro il Pisa: l’attaccante venezuelano conclude verso lo specchio per 3 volte nei novanta minuti giocati, trovando però solo le respinte di Ravanelli e compagni. Da segnalare, invece, l’ennesima prova incolore di Ambrosino che, dopo il gol con la maglia degli azzurrini durante la pausa nazionali, gioca più di mezz’ora senza mai incidere, toccando appena 10 palloni e sbagliando il 50% dei passaggi tentati (3 su 6). Da uno con le sue doti tecniche, nonostante la seppur giovane età, ci si aspetta davvero qualcosa in più.
Domenica il Cesena: unico obiettivo i 3 punti
Una settimana per lavorare e per provare a recuperare qualche giocatore prima della prossima sfida di domenica, quando, al “Benito Stirpe”, arriverà la matricola terribile Cesena del capocannoniere del torneo, Christian Shpendi (autore di 9 gol in 13 partite.
Un match non semplice visto il cammino dei romagnoli nell’ultimo periodo ma dall’importanza vitale per il Frosinone, alla ricerca ancora della prima gioia in casa e di una vittoria in assoluto che manca da 7 turni. Inizierà da qui l’ultimo mese di partite prima del calciomercato, una finestra invernale che sarà fondamentale per provare ad aggiustare la squadra ed affidare a Greco qualche uomo d’esperienza che possa aiutare la causa Frosinone.