Longo difende la squadra e la prestazione dei suoi ragazzi. Mette in evidenza il collettivo del Palermo. E' la formazione più forte vista in questo campionato
FROSINONE – Da buon difensore qual era con le maglie tra le altre di Torino e Chievo, Moreno Longo ribatte le critiche dopo il deludente pari col Palermo che ha fatto arrabbiare la tifoseria. Se a Novara il tecnico aveva fatto mea culpa, oggi ha poco da rimproverare ai suoi ragazzi malgrado la squadra non vinca da 4 giornate con 2 punti conquistati ed 1 gol segnato.
“Partita positiva contro la formazione più forte del campionato – afferma Longo – Una gara equilibrata che poteva essere sbloccata da un episodio su palla inattiva. Sono contento della reazione che avuta dai giocatori dopo il ko di Novara. Hanno dato tutto sotto il profilo agonistico. Il bicchiere è mezzo pieno. Il Palermo aveva molti nazionali, mentre alcuni dei nostri calciatori fino a 4 anni fa militavano in Lega Pro. Dobbiamo guardare avanti con fiducia, abbiamo mosso la classifica di un campionato molto bloccato”.
Longo continua la sua arringa difensiva. “Non aiutiamo la squadra se pensiamo che questa debba sempre dominare – spiega l’allenatore canarino – Guai a dimenticare cosa hanno fatto i ragazzi in questi anni. Oggi li ho visti dare il massimo. Era solo la terza partita che giocavamo col tridente e quindi serve amalgama tra gli attaccanti”. Il Frosinone è apparso spento e poco incisivo nel reparto avanzato. “Ritengo che il Palermo non abbia creato grandi occasioni ma non potevamo impedirgli di giocare – analizza Longo – Se li avessimo aggrediti potevamo rischiare il contropiede. Ed invece abbiamo creato problemi ai rosanero”. Longo ammette che il Frosinone deve migliorare in attacco. “Bisogna crescere sotto l’aspetto psicofisico ma con le 3 punte abbiamo sempre concesso poche occasioni – sottolinea il trainer – Se la squadra non ha costruito grandi chance, è per merito degli avversari”.
Negli ultimi minuti con le squadre lunghe, il Frosinone poteva fare meglio. “E’ vero abbiamo buttato via troppi palloni”. E poi i giallazzurri devono abituarsi al nuovo stadio. “Al ‘Comunale’ tutti avevano dei punti di riferimento – rimarca Moreno Longo – Adesso bisogna rapportarsi con una realtà completamente diversa e talvolta ci si sente disorientati. Dobbiamo acquisire confidenza con questo nuovo ambiente, è la seconda volta che giocavamo davanti a 15 mila tifosi. Viceversa gli avversari conquistano entusiasmo nel giocare nel nostro stadio”.
I supporters al termine della sfida hanno contestato richiamando giocatori sotto la Curva Nord. “Ero rientrato negli spogliatoi e non so cosa si siano detti i ragazzi ed i tifosi ma è normale che la Curva chieda il massimo”. Infine la scelta di Crivello. “Ha disputato una buona gara – conclude Longo – L’ho inserito perché da quella parte c’era Rispoli, elemento molto fisico, e noi avevamo Dionisi”.