L'unico vincitore è Brighenti: il difensore rientra dopo un lungo calvario. Ciano e Dionisi con le batterie scariche. L'analisi di Salines in Podio & Contropodio
PODIO
BARDI. Nel primo tempo è decisivo neutralizzando due tentativi di Nestorovski che potevano cambiare la storia della partita. L’estremo difensore giallazzurro è ben piazzato e tiene in piedi la baracca. Un portiere vero è quello che risponde presente quando viene chiamato in causa poche volte come oggi.
BRIGHENTI. La partita è finita 0-0 ma un vincitore c’è. E’ il difensore giallazzurro che dopo un autentico calvario è tornato a giocare entrando al 18′ della ripresa al posto di Ariaudo. Non giocava dal 21 gennaio scorso a Chiavari contro l’Entella. Nella stagione scorsa il giocatore si era infortunato due volte alla spalla con tanto d’intervento chirurgico. A giugno poi si era dovuto operare d’urgenza al pancreas dove nel 2015 aveva giù subito un altro intervento. Senza dimenticare che nel 2009 si era dovuto fermare per un tumore alla testa asportato. Insomma per l’ennesima volta ha avuto la forza di rialzarsi grazie ad una forza di volontà incredibile. Longo ritrova un giocatore importante.
SODDIMO. Il suo ingresso in campo al 18′ del secondo tempo al posto di Ciano regala al Frosinone un po’ di vivacità e gli unici sussulti della partita. Dopo un solo giro di lancette impegna Pomini con un tiro velenoso. Emulo del grande Massimo Palanca, ci prova due volte dalla bandierina sfiorando il bersaglio grosso.
CONTROPODIO
CIANO. S’accende soltanto una volta nel finale di primo tempo con una punizione pericolosissima. Poi l’anonimato. Dov’è finito quello straordinario giocatore ammirato fino alla partita contro il Perugia? Spento. Si pensava che il rientro di Daniel Ciofani potesse dargli giovamento ed invece per Ciano un’altra partita senza acuti. Tanto che Longo deve sostituirlo al 18′ della ripresa con Soddimo.
DIONISI. Un paio di tiri senza troppe pretese. Una partita in salita per l’attaccante canarino che cozza contro il muro eretto dall’ottima difesa del Palermo imperniata sullo sloveno Struna, tra i migliori in campo. Una prova opaca che acuisce la crisi del reparto avanzato (1 gol in 4 partite).
MATTEO CIOFANI. Troppo timido sulla fascia destra forse preoccupato da Morganella, elemento di grande esperienza. Con il ritorno del fratello Daniel al centro dell’attacco ci si aspettava più cross da parte dei due esterni. Invece sia lui che Crivello si sono limitati a svolgere il compitino. Serviva sicuramente maggiore aggressività.
Foto: copyright Frosinone Calcio