Frosinone, panchina lunga e cambi: si può dare (molto) di più

In vista dello sprint-salvezza Greco dovrà tirare fuori il meglio da una rosa tornata finalmente al completo dopo gli ultimi rientri. Finora la gestione è stata difficoltosa e non solo per questioni tecniche. Anche le sostituzioni nelle ultime settimane non hanno inciso. Febbraio mese della verità?

Alessandro Salines

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La panchina lunga può fare la differenza. Nel calcio moderno è un principio fondamentale, quasi un dogma. Ancor di più dopo l’istituzione delle 5 sostituzioni. E così deve essere per il Frosinone ormai uscito dall’emergenza. Recuperato Distefano (sabato era in panchina), è vicino al rientro anche capitan Marchizza come ha sottolineato il tecnico Greco. A quel punto resterebbero fuori solo Cittadini e Kalaj. Quindi per la volata finale l’allenatore romano avrà la rosa praticamente al completo e potrà sfruttare al meglio tutte le risorse per trovare nuove soluzioni di gioco in una squadra in grande difficoltà.

Rientri faticosi

L’attaccante Tsadjout

Il recupero degli infortunati finora non ha sortito gli effetti sperati. L’attesa per il ritorno dei vari Tsadjout, Pecorino, Partipilo, Ghedjemis e Gelli era alta da parte del tecnico, della società e dei tifosi. Ma finora le aspettative sono state deluse. Nessuno è riuscito a rendersi protagonista anche a causa di una condizione fisica che tarda ad arrivare. Ci si attendeva un cambio di passo soprattutto in attacco dove il Frosinone soffre dall’inizio della stagione e non è un caso che abbia il peggior reparto avanzato (18 gol) del campionato.

Anzi paradossalmente il rientro dei lungodegenti è coinciso con la brusca frenata (2 punti nelle ultime 4 giornate) sulla strada della salvezza. Come se il Frosinone avesse metabolizzato l’emergenza riuscendo in un modo o in un altro a conviverci. Trovando addirittura energie nascoste.

Le difficoltà di Greco

Il giovane centrocampista Barcella

Il tecnico finora non è riuscito a reinserire al meglio i giocatori rientrati. Il ventaglio più ampio di scelte invece di aiutarlo gli ha creato problemi di gestione dovendo ridisegnare il gruppo e governare situazioni extracampo (come il mercato). Una rosa extralarge non facile da allenare e questo per onestà bisogna riconoscerlo. Ad esempio nelle ultime settimane ha praticamente accantonato i giovani Cichella, Barcella e Vural che pure avevano dato il loro contributo in termini di entusiasmo, freschezza atletica e perché no qualità tecnica.

L’esterno offensivo Canotto

Stesso discorso per Canotto: reintegrato, decisivo (gol ed assist) col Cesena e poi di nuovo messo fuori per motivi di mercato. Stesso destino per Garritano (nelle prossime ore potrebbe passare al Padova). Finiti nel dimenticatoio anche Machin (dovrebbe essere ceduto al Cartagena in Spagna) e Szymjnski. E stiamo parlando dei calciatori più esperti dell’organico con più di mille presenze in Serie B. Un effetto montagne russe che non ha di certo agevolato nessuno.

I cambi non incidono

Le sostituzioni sono diventate un valore aggiunto. Soprattutto da quando sono salite a 5. Un allenatore può cambiare mezza squadra ribaltando il corso di una partita. Ed il Frosinone soprattutto nelle ultime giornate sta ricevendo poco o nulla dalle rotazioni durante la gara. Con Greco ad esempio solo 3 gol (Kvernadze, Partipilo ed Ambrosino) e in generale 5 partecipazioni alle reti dai subentrati.

Leandro Greco (Foto © Mario Salati)

Un apporto che deve necessariamente crescere: con il passare delle settimane, le partite diventeranno sempre più tese, faticose e quindi i panchinari saranno sempre più importanti. E’ chiaro che anche Greco dovrà metterci del suo leggendo le partite e scegliendo i cambi giusti al momento giusto e al posto giusto.

Febbraio mese decisivo?

A questo punto servirà una risposta forte della squadra: tutti gli effettivi dovranno dare di più se si vuole raggiungere l’obiettivo. Febbraio sarà un mese fondamentale nel cammino del Frosinone con 4 partite dove bisognerà conquistare più punti possibili. Non ci sarà neanche l’alibi del mercato e quindi il focus sarà solo sul campionato.

Moreno Longo, tecnico del Bari, ai tempi del Frosinone

Già domenica a Bari contro l’ex Longo il Frosinone sarà chiamato ad una reazione quantomeno d’orgoglio. Dopodiché doppio impegno interno con Catanzaro e Reggiana: 2 partite che potrebbero regalare un nuovo slancio ma saranno tutt’altro alla portata con avversarie che navigano nei playoff e a centro classifica. Si chiuderà il ciclo con il delicato scontro diretto con la Salernitana attualmente appaiata proprio con i canarini.