Un Frosinone a pezzi abbatte il Parma. Tre punti, ma Sammarco e Frara KO. Vetta solitaria, almeno per una notte
FROSINONE (4-3-3): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani, Maiello, Sammarco (34′ pt Besea), Beghetto; Ciano, D. Ciofani, Dionisi (26′ st Frara, 40′ st Crivello).
A disposizione: Zappino, Vigorito, Russo, Krajnc, Citro, Errico, Volpe.
Allenatore: Longo.
PARMA (3-4-3): Frattali; Mazzocchi, Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo; Munari (31′ st Dezi), Scozzarella, Scavone (37′ st Siligardi); Insigne, Calaiò, Di Gaudio (20′ st Baraye).
A disposizione: Nardi, Corapi, Scaglia, Ramos, Frediani, Barillà, Nocciolini, Germoni, Sierralta.
Allenatore: D’Aversa.
Arbitro: Sig. Luigi Nasca della sezione di Bar; assistenti sigg. Orlando Pagnotta della sezione di Nocera Inferiore e Giovanni Luciano di Lamezia Terme. IV Uomo Giovanni Ayroldi di Molfetta.
Marcatori: 8′ pt Maiello, 25′ pt Ciano, 37′ pt Maiello (aut)
Note: spettatori: ; angoli: 8-5 per il Frosinone; ammoniti: 45′ pt Dionisi, 45′ pt Mazzocchi, 1′ st Ariaudo, 16′ st Calaiò; recuperi: 3′ pt; 3′ st.
Vincere è la medicina migliore contro ogni male nel calcio, perché alla fine si può gioire anche se tutto o quasi va male. Il racconto della vittoria del Frosinone per 2-1 sul Parma potrebbe essere così riassunto: i giallazzurri dominano i ducali in mezz’ora, dall’inizio fino all’infortunio di Sammarco, che pare di grave entità al ginocchio sinistro. L’ultimo di una lunga serie nella zona nevralgica del campo.
FISCHIO D’INIZIO
La formazione giallazzurra è nota da venerdì, con il rientro di Dionisi dall’inizio, gli emiliani si schierano con un 4-3-1-2 con quella vecchia volpe dell’area di Calaiò che ha il compito di far male alla retroguardia ciociara.
Il Frosinone prova subito a far capire che dovrà fare la partita e con un’azione tambureggiante sulla destra mette prima Dionisi e poi Beghetto in condizione di tirare, ma nessuno dei due arriva in tempo all’appuntamento con la sfera. Nelle prime fasi della gara Ciano è l’unico trequartista dietro Dionisi e Ciofani, una inversione di tendenza rispetto al solito 3-4-2-1. Il primo tiro in porta manda in vantaggio il Frosinone: è un regalo di Frattali. Il tiro di Maiello all’8’ è potente, ma centrale, ma il pallone per il portiere del Parma diventa una saponetta e la palla finisce in rete.
IL PARMA IMBAMBOLATO
Il Parma è in bambola ed ogni semplice disimpegno si trasforma in un’occasione giallazzura, come al 10’ quando Gagliolo regala un corner senza esito al Frosinone. La squadra ciociara prova a legittimare il vantaggio gestendo senza patemi il possesso di palla, non disdegnando qualche accelerazione. Al quarto d’ora ci prova Ciano da fuori, ma il suo sinistro è alto. Al 17’ è Di Gaudio a squillare per il Parma dopo una buona combinazione stretta, ma il suo destro deviato è bloccato da Bardi. Al 20’ ci prova Dionisi dopo una splendida combinazione a destra, ma il suo tiro è neutralizzato da Frattali.
Al 26’ punizione giallazzurra: Ciano prende il pennello e disegna una traiettoria imprendibile dai venti metri, stavolta neanche Superman avrebbe potuto far meglio di Frattali e la palla si insacca. Al 29’ potrebbe fare tre Daniel Ciofani, ma il suo diagonale su imbeccata di Ciano è fuori di un nulla. Al 32’ fa il suo esordio la macchina elettrica per gli infortunati sul terreno dello Stirpe: deve portare fuori Paolo Sammarco, che lascia il posto al giovane Besea. Un altro infortunio per la mediana giallazzurra ed i presupposti sono tutt’altro che incoraggianti: distorsione al ginocchio per l’esperto centrocampista lombardo.
Il Frosinone pare scosso dall’infortunio del suo 21 ed il Parma ne approfitta, ancora una volta su calcio piazzato: il pallone passa tra una selva di gambe al 37’ e l’ultimo tocco che beffa Bardi è di Maiello. La squadra di D’Aversa si rifà sotto, la partita gira dall’altro verso senza che i ducali abbiano mai tirato in porta. Il primo tempo termina dopo tre minuti di recupero con il Frosinone in vantaggio.
LA RIPRESA CON INSIGNE
Nella ripresa il Parma parte subito forte con una progressione di Insigne, Ariaudo lo stende al limite: giallo e punizione. Il tiro di Scozzarella è bel indirizzato, ma Bardi risponde presente. La squadra ducale sembra un’altra rispetto al primo tempo ed il Frosinone soffre l’avvio forsennato emiliano. Al 5’ ancora un pericolo: sinistro di Insigne e Bardi devia in corner, poi mischione in area pericoloso, ma Nasca fischia un fallo in attacco.
La squadra di Longo sembra fuori contesto, allora è Dionisi a suonare la carica e guadagnare un corner: il cross di Ciano all’8’ è perfetto, ma Terranova spedisce a lato da posizione favorevole. Il Frosinone prova a giocare, il Parma va a folate ed è spesso pericoloso. Al quarto d’ora ancora i ducali in avanti: cross di Gagliolo e testa di Scavone, palla alta di poco. Al 25’ Parma ancora vicino al gol: cross di Mazzocchi, Baraye la rimette in mezzo ed il tiro di Calaiò viene deviato in corner, poi Longo decide di rinfoltire il centrocampo: fuori Dionisi e dentro Frara. Ora è 3-5-2.
Al 30’ rigore richiesto dal Frosinone, su corner di Ciano pare netta la mano di un difensore ducale, ma per Nasca non ci sono gli estremi per il penalty. Il Parma però fa un vero e proprio monologo e al 35’ è Insigne a provarci da fuori, ma il tiro è centrale. Sul capovolgimento di fronte è Daniel Ciofani da due passi a divorare il 3-1 dopo una bella combinazione sulla destra: il tiro va a finire su Lucarelli che si lancia a corpo morto.
IL FINALE
A cinque minuti dalla fine Frara, entrato nella ripresa è costretto ad uscire dal campo: un altro centrocampista out. Poi il giovane Besea, su cui Longo dovrà contare giocoforza scalda i guantoni di Frattali con un tiro centrale. Dopo un minuto è Baraye a provarci col destro, ma la palla finisce lontana da Bardi. Gli ultimi minuti assumono i contorni del duello rusticano, con il Frosinone che prova in ogni modo a tenere il pallone lontano dalla propria metà campo. L’emblema del finale e della tigna in mala gialla è Brighenti che si fa 90 metri per guadagnare una punizione vicino la bandierina.
E’ lì che termina la gara: una partita in cui il Frosinone vince di rabbia e nervi, anche contro le avversità. Il centrocampo è numericamente finito, ma la squadra giallazzurra, almeno per una notte, si gode la vetta solitaria.