Il Frosinone a Perugia per scappare via (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Turno infrasettimanale martedi (ore 20.30). L’ultima volta al ‘Curi’ decise Dionisi, all’andata 2-1 per gli umbri. Il Bari vince l’anticipo
Il Frosinone a Perugia per scappare via
In predicato di giocare dal 1′ Gori, Kragl e Fiamozzi. Matteo tra i tre di difesa. Dirige Abisso, lo stesso del 4 maggio 2014

 

Battere il ferro caldo. E’ l’imperativo della capolista, l’imperativo assoluto del Frosinone in trasferta al ‘Curi’ a Perugia, dove si presenta sulle ali della vittoria sul Verona e con una difesa blindata da 450’. Entusiasmo alle stelle. Ma non c’è tempo per crogiolarsi del primato e dell’imbattibilità e non c’è tempo per respirare in questa serie B, perchè martedi sera si torna in campo dopo l’antipasto del ‘San Nicola’ dove il Bari ha ospitato e battuto 2-0 (reti di Parigni e Galano) un Brescia decimato e pure senza Pinzi e Arcari. La squadra di Colantuono sale a quota 43 a -3 dal Verona e diventa una seria candidata per entrare nel lotto delle vere grandi.

Marino sa benissimo che in questa fase si può decidere un 30%-40% della stagione e che il mese di marzo potrebbe spianare definitivamente la strada. Un mese di marzo che vedrà i giallazzurri impegnati prima al ‘San Nicola’ di Bari e poi al ‘Mazza’ di Ferrara: non due test probanti ma due tesi di laurea. Ecco perché è proprio il caso di dire che il ferro bisogna batterlo quando è caldo. Cioè adesso. ‘Ad horas’ come avrebbero detto i latini.

 

COME CI ARRIVANO – Il Perugia che superò il Frosinone al Comunale al termine di una partita per certi versi anche rocambolesca, adesso si vede a tratti. Ottima squadra quella di Bucchi, con un potenziale offensivo eccellente ma anche una squadra che nelle ultime 4 partite interne ha vinto una sola volta, con il Brescia, un 3-2 in rimonta. Ma ha vinto il derby di Terni grazie al gioiello Nicastro che contro il Frosinone sarà sicuramente titolare.

I grifoni arrivano dalla sconfitta in casa della Spal, puniti da un eurogol di Floccari e da un tapin di Schiattarella quando tutti i biancorossi erano alla ricerca del pari ma hanno collezionato solo errori di mira. Ma probabilmente puniti anche da un turn-over offensivo che Bucchi ha preferito fare al ‘Mazza’ per tenersi in caldo i pezzi da novanta contro i canarini di Marino. Gli umbri però concedono qualcosa in mezzo al campo dove Brighi non era al top e si è visto proprio in terra emiliana.

In quella zona del campo dove il Frosinone può disporre ad esempio delle accelerazioni di Dionisi e delle costanti verticalizzazioni di Maiello che al ‘Curi’, visto l’impiego di Gori, potrebbe anche essere liberato verso compiti da mezz’ala. A proposito di Dionisi, fu l’attaccante reatino a risolvere la gara del ‘Curi’ nella stagione della promozione in A con una rete firmata a 2’ dalla fine con la complicità del portiere Koprivec. Daniel Ciofani poi fallì un rigore al 91’.

Quanto al momento dei giallazzurri, parlano senza bisogno di interpretazioni particolari le 4 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 5 giornate. Gioco in crescendo. C’è da aggiustare qualcosa nella precisione, nel cinismo, anche scrollandosi di dosso quel pizzico di egoismo che in genere è solo degli attaccanti di razza. Ed è evidente che Marino, per tornare al ferro da battere a caldo, stia cercando di imporre alla classifica il classico ‘strappo’, quello di 7 vittorie e 3 pareggi, che portò il Frosinone ai vertici nel girone di andata.

 

TURN OVER RAGIONATO – L’unico dubbio che sarà l’appuntamento di questa sera a testare, deriva dal fatto che il Frosinone in questo girone di ritorno ha spinto finora al massimo il motore quasi sempre con gli stessi interpreti. E bisognerà vedere questa sera la risposta del possibile turn-over che, in ogni caso, non sarà mai in dosi massicce come nelle stagioni precedenti. Marino ha annunciato già nella conferenza stampa di sabato sera dopo la partita 4 alternanze che non significano necessariamente 4 avvicendamenti. Tra gli undici ci sarà quindi la conferma di Matteo Ciofani che, rilevato da Fiamozzi, dovrebbe arretrare sul centrodestra della difesa a tre dove Terranova è in predicato di riposare, anche se Ariaudo che nelle ultime 7 giornate ha saltato solo quella di Vercelli.

In mezzo al campo facile ipotizzare gli ingressi di Gori e Kragl e la conferma di Maiello. Turno di respiro quindi a Sammarco e Soddimo che hanno spinto e speso tanto in questa fase della stagione. Quattro alternanze e tre avvicendamenti ci sono tutti. Conferme quindi in attacco per Dionisi e Daniel Ciofani.

 

AVVERSARI CON L’ALBERO DI NATALE – Nel Perugia Bucchi dovrebbe scegliere ancora “l’albero di Natale” proposto sabato scorso, probabilmente riportando però Dezi sulla linea mediana e aggiungendo Nicastro, insieme a Guberti, alle spalle di Di Carmine. Capitan Del Prete non ha partecipato alla rifinitura, si valuterà martedi mattina. Belmonte dovrebbe tornare titolare della corsia di destra in difesa, con la conferma del resto del pacchetto. Mustacchio e Forte dovrebbero iniziare ancora in panchina. Nel centrocampo del 4-3-2-1 iniziale è stato provato anche il baby Panaioli, ma difficilmente Bucchi farà questo salto nel vuoto affidandosi alla sostanza di Brighi, Gnahoré e Dezi.

La formazione biancorossa la potrebbe condizionare anche la lunga sfilza di diffidati nella quale ci sono Volta, Monaco, Brighi, Di Chiara, Belmonte, Del Prete e Guberti. In campo quindi Brignoli; Belmonte, Volta, Monaco, Di Chiara; Brighi, Ganhoré, Dezi; Nicastro, Guberti; Di Carmine. A disposizione: Elezaj, Fazzi, Dossena, Acampora, Panaioli, Ricci, Mustacchio, Forte, Terrani.

 

LE ALTRE DI SERIE B – La giornata numero 28 si gioca tutta di sera. Il Trapani al settimo risultato utile di fila, sempre più sorprendente viaggia a Cittadella – reduce dall’imbarcata di Brescia ma soprattutto che non vince da 5 partite ed è reduce da due ko di fila – con l’intenzione di scalare anche la zona playout che vede a tre punti dopo aver lasciato lo scomodo testimone di Cenerentola alla Ternana dove la confusione tecnica e tattica è un valore assoluto. Il Verona senza appello: se batte la Ternana la panchina di Pecchia è salva sennò il fantasma di Guidolin potrebbe materializzarsi in carne ed ossa. Il Latina gioca con il Cesena ma la partita più lunga si gioca in Tribunale per evitare il fallimento.

Il Novara aspetta il Benevento, il Pisa che si è liberato in attacco aspetta un Carpi sempre più ondivago pressato alle spalle dall’Avellino rivitalizzato da Novellino che, dopo 8 risultati utili, va in trasferta a Vercelli dove l’acquisto last-minute Bianchi ha subito lasciato il segno. Salernitana-Spal con destini opposti: ferraresi spumeggianti, granata senza continuità. Il Vicenza dove Bisoli è sulla graticola e l’ex canarino Gucher forse già maledice la scelta riceve l’Entella.

Infine Spezia-Ascoli è sfida tra due squadre che hanno un comune denominatore: due grandi attaccanti, Granoche e Cacia ma anche il ‘vorrei ma non posso’. C’è una curiosità che lega le partite di questo turno: valgono tutte per qualcosa, promozione, salvezza, playout o playoff che siano.

 

I PRECEDENTI – Negli ultimi 10 anni quando il Frosinone ha vinto al ‘Curi’ è stato sempre promosso. Accadde nella stagione 2005-2006 quando fu un gol di Martini al 94’ sotto il diluvio a decidere la sfida (2-1 per i canarini), con la squadra di Iaconi poi promossa in B ai playoff. E accadde, come detto nella stagione 2014-’15 con il gol di Dionisi. Ma anche quando il Frosinone venne sconfitto (incrociamo le dita…), quel famigerato 4 maggio 2014 (1-0, gol di Moscati) che sancì la promozione diretta degli umbri, i canarini poi entrarono in serie B dalla porta secondaria.

Curiosità a parte, nei 19 precedenti totali il Frosinone ha vinto 8 volte (4 al ‘Curi’ e 4 al Comunale), ha perso 7 volte (3 al Comunale e 4 al ‘Curi) e pareggiato 4 volte. Ed a proposito di pareggi, c’è il 2-2 della stagione 2012-’13 (Prima Divisione) che il Frosinone raggiunse tra il 90’ e il 91’ grazie ai gol di Frara e Santoruvo.

 

L’ARBITRO – A dirigere la sfida del ‘Curi’ ci sarà Rosario Abisso della sezione di Palermo che diresse già la gara del 4 maggio 2014. Assistenti Cecconi di Empoli e Raspollini di Livorno, quarto uomo Sacchi di Macerata. Abisso, giovanissimo palermitano, non è stato esente da critiche. Ultimamente in Verona-Benevento ha fatto recriminare un po’ tutti e l’espulsione di Cissè è stata la chicca. Abisso fu anche ricusato dal Lecce, stagione di Lega Pro, che fece un dossier contro di lui dopo un Frosinone-Lecce al Comunale. E’ un direttore di gara classificato dal cartellino facile e in B dal rigore altrettanto facile (7 concessi in questa stagione). Quella del ‘Curi’ non è una partita altrettanto facile ma il Frosinone, da capolista sulla cresta dell’onda, deve battere il ferro adesso che è caldo.

 

 

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