Orgoglio e cucchiaio: ci pensa Tabanelli dagli 11

Un rigore di Tabanelli e i giusti cambi nella seconda frazione di gioco: così il Frosinone evita la sconfitta in casa contro un'arcigna Reggina. Primo tempo impalpabile per la squadra di Nesta che va sotto dopo la rete di Folorunsho. Nel finale sfiorata la vittoria

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

FROSINONE – REGGINA 1-1 I TABELLINI

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Szyminski; Salvi, Rohden, Carraro, Maiello, Zampano; Novakovich, Parzyszek

A disposizione: Iacobucci, Marcianò, Curado, Capuano, Gori, Boloca, Beghetto, D’Elia, Tribuzzi, Tabanelli, Vitale, Kastanos.

Allenatore: Nesta.

REGGINA (4-2-3-1): Nicolas; Lakicevic, Loiacono, Cionek, Di Chiara; Crisetig, Bianchi; Situm, Folorunsho, Micovski, Menez.

A disposizione: Guarna, Plizzari, Stravropoulos, Rossi, Bellomo, Rechichi, Domanico, Denis, Delprato, Dalle Mura, Faty, Liotti.

Allenatore: Baroni.

Arbitro: Signor Marco Serra della sezione di Torino; assistenti sigg. Francesco Fiore della sezione di Barletta e Robert Avalos della sezione di Legnano (Mi); Quarto Uomo Signor Daniele Paterna della sezione di Teramo.

Marcatore: 29’ pt Folorunsho.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 8-4 per il Frosinone;  ammoniti: 16’ pt Szyminski, 33’ pt Crisetig, 12’ st Rohden, 14’ st Menez, 20’ st Zampano, 26’ st Di Chiara, 39’ st Lakicevic; recuperi: 1’ pt; 5’ st.

C’è voluto un ‘cucchiaio’ su rigore di Tabanelli a 5’ dal 90’ ad evitare la sconfitta al Frosinone. Primo tempo inguardabile dei giallazzurri, messi male in campo e a corto di idee: la Reggina era passata a condurre grazie ad una rete di Folorunsho e solo tre interventi di Bardi avevano evitato un passivo più pesante. Nella ripresa la rivoluzione di Nesta con i primi 3 cambi che hanno fatto riprendere il colore ai giallazzurri e il quarto, quello di Tabanelli, servito ad apporre il sigillo minimo ad una partita che, alla vigilia, era da vincere.

Gli schieramenti in campo
Frosinone-Reggina (Foto: Mario Salati)

Nesta recupera 4 giocatori rispetto all’inizio di Vicenza e si schiera con il 3-5-2. Tra i pali c’è Bardi, difesa confermata con Ariaudo al centro, Brighenti e Szyminski ‘terzi’ di reparto. Il play è Carraro, Salvi si prende la corsia di destra con Zampano che va su quella mancina, Maiello (che aveva giocato uno scampolo al ‘Menti’) e Rohden sono gli intermedi. In attacco la coppia Novakovich-Parzyszek. Tra i giallazzurri assenti Ciano, Millico, Volpe e il lungodegente Baroni (figlio del tecnico dei calabresi) oltre al baby Luciani.

Granata calabresi in campo con il 4-2-3-1, Baroni lancia anche 2 delle ultime 3 novità di mercato. Tra i pali Nicolas (che aveva esordito col Lecce). Nella difesa a quattro da destra a sinistra l’ex genoano Lakicevic a destra con Cionek e Loiacono centrali e l’ex perugino Di Chiara a sinistra. I due mediani sono Crisetig (ex di turno) e Bianchi. Nella batteria di trequartisti ci sono Situm a destra, il neo acquisto Micovschi a sinistra e Folorunsho alle spalle della punta Menez. Nella Reggina non ci sono Charpentier, Rivas, Gasparetto, Marcucci e Vasic.

Bardi baluardo ma Folorunsho al 29′ da cadere il muro

Al 1’ si infila bene tra le maglie della Reggina la mezz’ala Rohden che resiste ad un paio di cariche ma non riesce nel tocco su Novakovich che aveva trovato la posizione di sparo. La Reggina si fa viva nella metà campo canarina. Al 4’ Menez viene contrastato in angolo, quindi sul giro palla dalla bandierina è Cionek che tenta la conclusione da fuori, Bardi blocca a terra. Frosinone pericoloso al 6’, cross basso di Salvi sul quale la difesa ospite si impappina ma fa lo stesso anche Parzyszek che da terra non trova l’attimo.

L’esultanza dei granata calabresi dopo il gol (Foto: Mario Salati)

Al primo affondo sulle corsie i giallazzurri creano un pericolo. Predilige il palleggio ragionato la squadra di Nesta che  al 10’ manda al cross da destra Zampano, pallone facile preda di Loiacono. Reggina vicino al vantaggio al 12’. Menez chiama alla giocata Di Chiara che va al cross, la difesa canarina libera, si avventa sul pallone Lakicevic che disegna un destro a giro che si alza di poco sull’incrocio alla destra di Bardi. Il Frosinone rischia qualcosa 1’, pallone che atterra dentro l’area piccola, Folorunsho non ci arriva.

È la Reggina a fare la partita

E’ la formazione ospite che fa la partita, il Frosinone stenta ad innescare i due attaccanti. Ed è la Reggina che invece si allunga con Menez che va a conquistare una punizione ai 21 metri per un fallo di Szyminski che rimedia il giallo. Si incarica del tiro Di Chiara, pallone infido che Bardi va a togliere nell’angolino basso alla sua sinistra. Il Frosinone dà segnali quando ad alzare i tempi delle giocate coi pensa Rohden. Al 18’ lo svedese se ne va centralmente, gran pallone per Novakovich che non ci arriva.

Dall’altra parte è ancora Bardi a dimostrare di essere tornato in gran forma. Di Chiara – sempre troppo libero nella posizione di mezzo sinistro che va ad occupare sistematicamente nella fase di possesso – va al tiro. Tiro che il portiere canarino addomestica in angolo con un grande balzo alla sua destra. Dall’altra parte la manovra del Frosinone perde sempre almeno un tempo di gioco. E’ facile per i calabresi riallineare le pedine dalla cintola in giù. Al 29’ la Reggina passa con un’azione da manuale partita dalla corsia mancina, proseguita in area sulla profondità dettata da Menez e chiusa con una botta di piatto sotto la traversa di Folorunsho. Difesa impietrita ma la copertura sulla corsia destra ha lasciato molto a desiderare.

I giallazzurri non si scuotono
Zampano si fa incontro ad un attaccante avversario (Foto: Mario Salati)

Il Frosinone si getta a testa bassa nell’area della Reggina al 35’, rimpallo e controrimpallo sul tentativo di Novakovich. Alla fine una zampata di Cionek serve a concedere un angolo alla squadra di Nesta che ancora non ha trovato il bandolo di una matassa ingarbugliata. E al 40’ serve una chiusura a tenaglia su Menez servito dall’indisturbato Bianchi a due metri da Bardi per evitare il tap-in del francese ex Milan e Roma. Le repliche giallazzurre sono affidate a tentativi sterili, tanta buona volontà ma il risultato finale è di un Nicolas inoperoso.

Novakovich e Parzyszek affatto funzionali e complementari tra di loro. Dubbi anche sulla posizione di Maiello da intermedio, costretto ad un superlavoro che non è proprio una caratteristica prima delle sue qualità. Il tempo si chiude con i calabresi avanti di 1 rete ed un Frosinone impalpabile che nella seconda parte della gara dovrà cambiare totalmente registro.

Tre cambi per provarci ma Plizzari è super

Subito due cambi nel Frosinone: Tribuzzi per Parzyszek e Kastanos per Ariaudo mentre nella Reggina entra il secondo portiere Plizzari per Nicolas. Nesta vuole dare maggiore intensità e brillantezza ad una manovra che nel primo tempo è parsa ristagnare senza dare mai l’impressione di avere uno sbocco. Dal punto di vista tattico si passa al 4-3-3, con Tribuzzi e Rohden a supporto di Novakovich. La scossa però tarda ad arrivare in un Frosinone troppo prevedibile dalla testa ai piedi.

Frosinone all’attacco (Foto: Mario Salati)

Al contrario ci vuole un tempestivo Bardi al 19’ ad evitare il raddoppio di Di Chiara che, indisturbato, si era infilato alle spalle di Salvi. Due falli di frustrazione mandano anche Rohden e Menez sul cartellino degli ammoniti a dare compagnia a Szyminski e Crisetig. Terzo cambio nel Frosinone, fuori Maiello e dentro Boloca al 16’. Ma nel frattempo aumenta il livello della confusione in campo, con Novakovich voglioso di fare ma impossibilitato a dare di più e con un supporto di qualità alle spalle che lascia parecchio a desiderare.

Qualche pericolo per la Reggina

Ed è proprio il neo entrato Boloca a creare il primo pericolo per la porta della Reggina, pallone deviato di un soffio fuori con Plizzari spettatore. Sul tiro d’angolo arriva un pallone d’oro tra i piedi di Carraro che perde l’attimo a meno di tre metri dalla porta e si fa contrastare al momento del tiro. Il Frosinone adesso porta più uomini nell’area dei granata quando attacca ma per Plizzari solo normale amministrazione. Come la respinta plastica su un tiro abbastanza telefonato di Kastanos dal limite dell’area al 26’.

Alla mezz’ora però prima Plizzari si supera su Kastanos e devia in angolo, poi è Carraro che lo grazia non arrivando a chiudere a rete un ‘cioccolatino’ dalla bandierina. Adesso la porta di Plizzari è stregata: prima il portiere devia in angolo un tiro di Rohden. Poi su un pallone allungato da Salvi va di prima intenzione Carraro ma il pallone si spegne fuori di poco.

Al 36’ dentro Tabanelli per Carraro ma sulla punizione dettata in area, Brighenti non trova l’impatto col pallone davanti a Plizzari.

Tabanelli, cucchiaio di rigore: è pari
Finisce con un pari Frosinone-Reggina (Foto: Mario Salati)

La spinta del Frosinone è incessante, pallone dell’inesauribile Tribuzzi per Rohden atterrato in area nettamente: è rigore che Tabanelli con il ‘cucchiaio’ realizza per l’1-1. E’ un Frosinone diverso, non più incrostato rispetto ad un primo tempo inguardabile. Adesso è Plizzari che resta sul piedistallo, al 41’ colpo di testa di Rohden e deviazione in angolo del portiere scuola Milan che aveva perso il posto nelle ultime settimane per una serie di errori.

Il pallone della vittoria capita sulla testa di Novakovich al 44’, cross di Boloca ma l’americano  non arriva coordinato e il tiro va alto di poco. Adesso la Reggina è all’angolo. Nei 5’ di recupero il motore giallazzurro produce l’ultimo sforzo ma il cuore è già oltre l’ostacolo e alla fine il pareggio sa di passo falso ma anche di orgoglio. Dopo un tempo regalato.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright