Frosinone, restano solo i play-off

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A 4 turni dal primo gong della stagione il Frosinone ha abbandonato le velleità di promozione diretta. Ma non serve fare dietrologia per non minare quanto di buono si potrà ancora fare nella extra-season

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Quattro giornate al primo verdetto della stagione. Anzi, al secondo per la precisione. Il Frosinone sperava di agganciare il primo treno per la serie A che parte a fine mese e dove nel vagone dietro la motrice ha già preso posto il Benevento ma così non è stato. La matematica non condanna i giallazzurri ma nemmeno li conforta.

La testa, le gambe e il cuore adesso debbono andare ad altri due obiettivi: bisogna riposizionarsi sul miglior piazzamento finale, quindi anche il terzo posto lontano 4 punti ma soprattutto sulla ricerca della migliore una condizione psico-fisica.

Quindi, equilibrio mentale. Tralasciando rapidamente quello che è stato e che invece poteva essere. Non serve fare dietrologia altrimenti si rischierebbe di compromettere quello che di buono sarà possibile fare ancora. Con un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Perché i playoff – la extra-season che fa sconfinare ad agosto – non sono affatto in cassaforte.

FROSINONE-JUVE STABIA. FOTO © MARIO SALATI

Lo stesso Nesta a fine gara per la prima volta in questa stagione ha fatto intendere che il peso delle assenze in questa settimana si è fatto sentire.

Assenze alle quali si è aggiunta quella di Gori, uscito anzitempo dalla contesa e la cui situazione sarà da verificare nelle prossime ore. E quella di Ardemagni, espulso per somma di ammonizioni al 90’ dopo essere entrato al 22’ della ripresa ed aver procurato il rigore del 2-2.

Ma che la squadra giallazzurra in questa fase giochi contratta in tutte le zone del campo è evidente. Come se le mancassero uno o due giocatori in grado di prenderla per mano nei momenti difficili.

Maiello, lo stesso Ciano, quel Tabanelli che finora tra infortuni pre e post-lockdown si è visto poco. Anche se ha fatto vedere quelle qualità che a pieno regime sarebbero di grande aiuto. E poi lo stesso Rohden. Come vediamo la qualità non è la grande assente in questo gruppo.

DALLE PAURE SI ESCE CON LA SERENITA’ E I GOL
FROSINONE-JUVE STABIA. FOTO © MARIO SALATI

Nesta chiede cattiveria in zona gol. Lo ripete come un mantra da parecchio tempo, ormai. Il gol è una abitudine e nell’organico giallazzurro – Novakovich a parte che nella B italiana sta comprendendo come ci siano altre velocità e dinamiche rispetto all’Inghilterra – per Ciano, Dionisi, Ardemagni e Citro quel tipo di abitudine non è certo sconosciuta.

Ma la debbono ritrovare rapidamente. Venerdi sera a Pescara farà caldo in tutti i sensi e non solo in considerazione dell’orario (18.45). E al Frosinone serviranno i gol per uscire dalle pastoie di 5 punti in 6 partite. Esattamente come i 5 punti e i 5 gol in 6 partite di avvio stagione. A Salerno poi ci fu la prima svolta, il gol di Capuano nel recupero sotto di un gol e in inferiorità numerica.

Ecco, quel Frosinone da battaglia va ritrovato. Battaglia non tanto per farla ma con sano e proficuo costrutto. Solo così il Frosinone potrà essere la mina vacante degli spareggi.

Venerdi sera, dicevamo, di fronte due squadre che si giocano tanto, forse anche tutto. Gli abruzzesi a Venezia sono partiti con un 4-3-3 durato pochissimo per il rosso a Galano. In avvio di ripresa Sottil ha schierato la difesa a tre ma solo l’ingenuità del lagunare Caligara e qualche scelta avventata del tecnico Dionisi hanno spianato la strada al pari che alla fine però va anche stretto ai biancazzurri. Ogni partita è a sé. Il Pescara se ha cambiato tre allenatori qualche problema lo ha denotato e lo stesso presidente Sebastiani ha parlato di troppi moduli messi in campo.

Il Frosinone non è scevro dai problemi come li hanno tutte le squadre a metà luglio dell’anno di grazia 2020. Ma ha bisogno solo di rasserenarsi. Non è facile ma si può e deve fare.

LE ALTRE

FROSINONE-JUVE STABIA. FOTO © MARIO SALATI

Nel calcio mai dire mai. Ma lo strappo impresso dal Crotone potrebbe essere quello che riporterà a fine mese i pitagorici in serie A dalla porta principale.

Massimo risultato con… il solito Simy (unico attaccante di una squadra di vertice ai primi posti nella classifica dei cannonieri) che liquida la pratica Pordenone che avrebbe potuto agganciare i rossoblu e invece si ritrova a -6. Il bello del calcio dei tre punti.

A proposito, il Cosenza batte 2-1 il Perugia e trascina i grifoni in piena bagarre playout: al momento la squadra di Cosmi spareggerebbe con la Juve Stabia, un clientaccio.

Chi cerca di tenere il passo dei calabresi è lo Spezia che è ripartito nel post-lockdown alle spalle del Frosinone e lo ha soppiantato, prendendogli 6 punti in altrettante giornate e perdendo anche il confronto al ‘Benito Stirpe’. I liguri battono il Livorno 1-0. Crolla il Cittadella sul campo della Salernitana (4-1 per i granata che non vivevano un buon momento), terzo ko di fila per gli uomini di Venturato che passano da momenti di massima esaltazione (tre vittorie di fila dopo il riavvio) a momenti di profonda prostrazione (tre ko di fila). Male d’alta quota per i veneti.

NELLA SECONDA META’

FROSINONE-JUVE STABIA. FOTO © MARIO SALATI

La sconfitta dell’Empoli ad Ascoli (Dionigi pare abbia normalizzato un ambiente in fibrillazione) conferma che il Frosinone al ‘Castellani’ non ha lasciato 1 punto ma 3.

Nei bassifondi il Pescara – prossimo avversario dei giallazzurri di Nesta all’Adriatico – inanella il secondo pari di fila della gestione Sottil, stavolta sul campo del Venezia. Gol del pari contestato pesantemente dai lagunari che nel turno precedente avevano pareggiato a Benevento. Entrambe restano a braccetto a quota 41.

Prova a scattare in avanti la Cremonese che dopo il 2-1 di Livorno, batte in casa il Chievo (1-0). Ancora una volta decisivi i secondi finali per la squadra di Bisoli: al ‘Picchi’ aveva deciso Valzania al 93’, stavolta è toccato a Mogos al 90’. Il Chievo fuori dalla lotteria dei playoff per ora.

Come ci resta anche il Pisa che, dopo il ko di Pordenone, si lascia sfuggire la vittoria di mano a Chiavari ed ancora una volta risulta decisivo l’extra-time, con il gol di Pellizzer che permette alla squadra di Boscaglia di applicare al calcio la politica dei piccoli passi verso la salvezza. Ma il tecnico dei pisani D’Angelo ad un certo punto della gara preferisce togliere la qualità di Soddimo e Gucher per una squadra più muscolare ed inevitabilmente ha abbassato il baricentro, in maniera fatale.

Curiosità finale sui bomber

FROSINONE-JUVE STABIA, IL GOAL DEL PARI

È proprio vero che gli attaccanti fanno vendere gli abbonamenti mentre le difese forti fanno vincere i campionati. Infatti il Perugia che soffre le pene dell’Inferno ha il capocannoniere del campionato (Iemmello, 18 reti anche lui come Simy ma con 9 rigori), la Juve Stabia ha il terzo nella graduatoria, Forte (16 reti).

Al secondo posto invece c’è Pettinari (17 reti), vice bomber del torneo, che gioca nel Trapani terz’ultimo in classifica. E a 13 gol c’è Galano del Pescara che sta là sotto. A proposito di sorprese: il Trapani di Castori batte il Benevento che ormai con la testa è alla serie A.

I granata senza quel -2 in classifica per effetto di irregolarità amministrative sarebbero a -1 dalla Juve Stabia e -4 dalla salvezza diretta. Non si osa immaginare cosa potrebbe accadere in caso di revisione della sentenza di primo grado.