Frosinone, serve un piano B. Ma Grosso può ripartire con fiducia

La formazione giallazzurra ha sofferto e soprattutto nel primo tempo è stata imbrigliata dal Perugia superiore a centrocampo. Molto probabilmente sarebbe servita un’altra strategia per rispondere agli umbri. Restano comunque il risultato positivo (ottavo di fila tra vecchia e nuova stagione) ed una difesa imbattuta da 2 turni

Alessandro Salines

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Un punto guadagnato e 2 tolti agli avversari. E’ la filosofia di molti “uomini di calcio” dopo un pareggio. Soprattutto quelli che hanno tanto mestiere, le facce bruciate dal sole e dal vento, la sigaretta sempre tra le dita e tante avventure e disavventure da raccontare. Anche Fabio Grosso, pur essendo ancora un giovane allenatore, è di questa corrente almeno dopo lo 0-0 col Perugia. (Leggi qui Frosinone – Perugia: un pari, zero reti, tanto spettacolo).

Abbiamo trovato un avversario che ci ha messo in difficoltà soprattutto nel primo tempo – ha detto il tecnico del Frosinone – Poi nella ripresa abbiamo trovato le misure creando qualche buona occasione da rete. Non siamo riusciti a segnare e in questi casi, come dico sempre ai ragazzi, bisogna portare a casa almeno un punto come abbiamo fatto. Importante non aver subito gol ed essere riusciti a muovere la classifica. Quindi ci sono cose positive ed altre da migliorare”.

Ma è pur vero che le 2 ottime prove col Parma e Vicenza ed un finale di mercato scoppiettante avevano creato molte aspettative. Insomma ci si aspettava qualcosa di più. Ed, invece, soprattutto nel primo tempo i canarini hanno sofferto, rischiando di capitolare contro un’avversaria brava ad imbrigliarli soprattutto a centrocampo. Poi nella ripresa la squadra giallazzurra ha trovato il bandolo della matassa ed alla fine ha avuto le occasioni per vincere. (Leggi qui Il Pagellone di Frosinone – Perugia 0-0).

GROSSO SENZA PIANO “B”

Maiello imbrigliato a centrocampo

Il Frosinone non ha saputo rispondere alla strategia del Perugia che ha bloccato il regista Maiello con Kouan e tra le linee è stato molto pericoloso.

I giallazzurri non sono riusciti a pressare in maniera coordinata come nelle precedenti uscite, lasciando buchi nei quali gli umbri si sono infilati con puntualità e buon palleggio (59% il possesso palla). Il Frosinone così ha rischiato tanto. Se il Perugia fosse stato più “cattivo” sottoporta (7 tiri fuori e 2 ribattuti), avrebbe potuto indirizzare il match già in apertura.

Nel primo tempo sono stati bravi ad entrarci tra le due linee, provavamo a fare pressioni ma c’era tanto spazio tra i nostri reparti – conferma Grosso – Il Perugia si è preso quei metri creandoci difficoltà. Quando siamo riusciti a mettere pressione ed a recuperare il pallone, non abbiamo avuto la qualità giusta per fare male”. La sensazione è che se questa squadra non riesce a pressare con ordine e forza si smarrisce lasciando il pallino del gioco all’avversario.

Qualche avvisaglia c’era stata anche col Parma.  È mancato insomma un piano “B”. Un’altra strategia per contrastare il Perugia. Nella ripresa il Frosinone è riuscito a riannodare i fili del discorso ma come è capitato altre volte è mancato di precisione, fallendo più di qualche palla-gol. Otto tiri fuori bersaglio ed 1 ribattuto: sono dati significativi. Una formazione più cinica la gara di sabato pomeriggio l’avrebbe vinta.

Forse l’inserimento di una punta centrale come Charpentier è stato tardivo. “Ci poteva stare – ammette Grosso – Ho scelto di cambiare gli esterni e un centrocampista, fare 4 sostituzioni insieme non me la sono sentita. Penso che alla fine la nostra partita l’abbiamo disputata. Peccato non aver fruttato appieno le occasioni, altrimenti le scelte complessive sarebbero state migliori”.

RIPARTIRE DA…

Il Frosinone deve ripartire dal secondo tempo di sabato pomeriggio e soprattutto dalle prove offerte nelle prime due gare ed in Coppa Italia col Venezia. Una squadra che ha giocato bene con grande coraggio e tanta aggressività. Sempre all’attacco,  a viso aperto, costruendo tante occasioni da rete.

E poi c’è la fiducia dei risultati: tra vecchia e nuova stagione i giallazzurri sono in serie utile da 8 turni (l’ultimo ko il 17 aprile in casa del Pordenone). “Teniamoci il punto che ci consente di muovere la classifica”, ha ripetuto Grosso.

La difesa poi ha dimostrato solidità: il Frosinone non subisce gol da 2 giornate, Gatti cresce in maniera esponenziale, Szyminski è sempre più una garanzia. E dulcis in fundo Grosso ha ancora diverse armi nel suo arsenale. Il riferimento è agli ultimi arrivi. Ricci e Cicerelli hanno esordito con il secondo protagonista di un’ottima mezzora.

Casasola e Lulic invece sono rimasti in panchina. Manzari era in tribuna. Inoltre va completato il recupero di Novakovich, il bomber della scorsa stagione con 11 gol. Una volta che Grosso avrà tutti gli elementi in buone condizioni potrà contare sicuramente su una rosa più competitiva.

Abbiamo tanti giocatori a disposizione, di volta in volta cercheremo di mettere quelli più funzionali al tipo di gara da affrontare – sostiene Grosso – Ricci è arrivato da poco, pensavo che 15’ li avesse nelle gambe e infatti è andato molto bene.  Quanto a Novakovich è tornato a lavorare con noi dopo tanto tempo fermo. Gli allenamenti sicuramente aiutano a stare meglio. Piano piano cercheremo di portare tutti sullo stesso livello”.

A partire dall’anticipo di venerdì a Como.

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