Frosinone, Stirpe apre il nuovo nuovo ciclo

Il presidente giallazzurro ha illustrato il progetto che sarà a base triennale. Nella prossima stagione gli obiettivi saranno la messa in sicurezza dei conti della società e la salvezza. Poi si procederà al consolidamento del lavoro svolto e al terzo anno si potrà puntare a traguardi più ambiziosi.

Alessandro Salines

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Il Frosinone volta pagina. Anzi ha già voltato pagina. E non si torna indietro costi quel che costi. Il club giallazzurro apre un nuovo ciclo che dovrà articolarsi nei prossimi tre anni. Un progetto preciso e rigoroso illustrato dal presidente Maurizio Stirpe nel corso dell’attesa conferenza stampa d’inizio stagione, la prima aperta a cronisti, microfoni e telecamere dopo le restrizioni anti-covid.

Nella sala stampa dello “Stirpe” il patron giallazzurro è apparso molto sereno ma convinto e deciso sul Frosinone che verrà. Quasi un’ora per spiegare le strategie future toccando tutti i settori senza sconti per nessuno e con la massima lucidità. Ha rinnovato il suo impegno totale ed è già questa una buona notizia. Senza piaggeria, Stirpe resta il punto fermo del Frosinone. La garanzia soprattutto per la tifoseria. Ancor di più di questi tempi.

Maurizio Stirpe

Il presidente non ha nascosto però che le ultime 3 stagioni siano state durissime con l’entusiasmo ai minimi termini. Un entusiasmo da recuperare assolutamente come la coesione venuta meno. “Questo è il progetto del Frosinone e non di Maurizio Stirpe. Un progetto al quale dobbiamo rimanere aggrappati con le unghie. Per approdare in acque più tranquille. E grazie per quello che potete fare” ha detto accorato Stirpe.

IL PROGETTO TRIENNALE

Linea verde, nuova filosofia per il settore giovanile e un lavoro di scouting capillare (“Non a caso i giovani arrivati in queste settimane sono frutto di un percorso”, ha rivelato Stirpe). E poi controllo maniacale dei costi, strategie commerciali aggressive e soprattutto senso d’appartenenza.

Deve restare chi ama il Frosinone e non il suo stipendio – puntualizza il presidente – Vengono prima gli interessi della società e poi quelli personali. Su questo aspetto non ammetterò deroghe”.

Sarà una sorta di rivoluzione. Necessaria per risanare una società fiaccata dagli ultimi 3 anni. “Partiamo da una condizione di grande sofferenza, ci siamo portati dietro il fardello della retrocessione che non siamo riusciti smaltire – afferma Stirpe – Sono stati fatti investimenti sbagliati, frutto anche della politica errata dell’anno precedente la promozione. C’è stata superficialità con contratti ed obblighi di riscatto senza prevedere situazioni differenziate tra la Serie A e la B. O quando si dicono che sono stati trovati degli accordi con i procuratori ma poi questi non ci sono”.

Guido Angelozzi

Comunque da tempo pensavo di voltare pagina e l’arrivo di Salvatore Gualtieri nel marketing e comunicazione è stato il primo tassello. Poi è stata la volta dell’area tecnica che aveva bisogno di un cambio di passo e mentalità. Volevo intervenire già ad aprile del 2020 ma il tempo non c’era. Quando ad ottobre scorso il responsabile (Ernesto Salvini ndr) ha fatto un passo indietro ho chiamato Guido Angelozzi che già 18 anni fa volevo accanto a me. Siamo pronti a ripartire cercando di ritrovare l’entusiasmo e con un progetto di calcio sostenibile dal punto di vista economico finanziario”. 

LA PRECISAZIONE SU SALVINI

Il presidente Stirpe, approfittando della domanda di un cronista, ha voluto precisare i motivi del divorzio con Ernesto Salvini dopo 14 anni di collaborazione. “Ci sono stati degli anni nei quali lui poteva essere utile allo sviluppo della causa del Frosinone – spiega Stirpe – Poi cambiando il momento, le fasi e le situazioni, il Frosinone aveva bisogno di altro. Ma Salvini non è stato mandato via da me. Alla fine della gara col Padova di Coppa Italia mi mandò un messaggio nel quale mi scrisse che era a disposizione e di stabilire tempi e modi per l’avvicendamento. Debbo dire che se non lo avessi fatto allora, lo avrei fatto a marzo di quest’anno”.

Ernesto Salvini. Foto: Giornalisti Indipendenti

Con lui siamo partiti nel 2011, 10 anni di grandi soddisfazioni, certi aspetti sono stati sottovalutati e alla fine il conto è arrivato. Ci volevano persone diverse per affrontare un nuovo percorso. Non c’è nessuno straccio lanciato. Io non rinnego mai il lavoro fatto con i miei collaboratori. Ernesto era la persona giusta per quel percorso. Sono cambiati i tempi, le situazioni e i percorsi, lui lo ha fatto presente ed è giusto che io abbia cambiato”. 

GLI OBIETTIVI DI STIRPE

Il presidente non vuole illudere nessuno. Massima chiarezza a costo di essere impopolari tanto che lunedì scorso ha incontrato i rappresentanti dei tifosi proprio per esporre loro il nuovo progetto. Senza filtri e mediazione.

Ho manifestato il mio senso d’insoddisfazione ed il calo d’entusiasmo – dice Stirpe – Ho voluto condividere con i tifosi queste sensazioni e poi ho illustrato i programmi. Non mi tiro indietro dalle mie responsabilità che sono quelle  di avere dato fiducia a concetti e considerazioni che alla fine non si sono rivelati esatti. Però come sempre e a differenza di tante persone, si cerca di recuperare e metterci la faccia. Di vedere il bicchiere mezzo pieno per avere la possibilità di ripartire in un modo adeguato e che possa essere prodromico per ottenere risultati positivi”.

La prossima stagione sarà quella del risanamento economico della società. “Non nego che l’anno dopo la retrocessione i conti del club sono stati a rischio. Ci sono volute una grande pazienza e resilienza per non buttare a mare tutto. Ora siamo quasi convalescenti, speriamo che a gennaio ci siano dei miglioramenti”, svela il patron.

Maurizio Stirpe

L’obiettivo sarà la salvezza. “Inutile cullare sogni, dobbiamo essere realisti”, continua Maurizio Stirpe. Il secondo anno invece dovrà prevedere il consolidamento del progetto tecnico ed il completamento del  risanamento per avere una base più forte che consenta di guardare al futuro con maggiore ottimismo. “Nel terzo anno, se nei due avremo fatto bene, il Frosinone potrà riproporsi su una traiettoria diversa – chiosa il presidente – Su questi tre anni mi prendo l’impegno, ho pregato Guido Angelozzi di rimanere con noi. E noi contiamo di chiudere questo progetto nel lasso di tempo dei tre anni”.

FUTURO ED ORGOGLIO 

Maurizio Stirpe è al 19° di presidenza e sa benissimo che non potrà guidare il club per tutta la vita. “Sono attività che richiedono tante energie – osserva il massimo dirigente – Nei prossimi 3 anni inizieremo però a guardare al futuro. Al mio successore. Che non saranno personaggi intenzionati a fare l’affaruccio ma dovranno essere migliori di me. Capaci di far compiere un progresso alla società e che riuscirà a proporsi per conseguire obiettivi più ambiziosi di quelli che noi siamo stati capaci di ottenere. Con molta trasparenza, saranno anni in cui inizieremo ad agevolare l’ingresso in società di investitori che credono in questo progetto, che credono nel Frosinone e che hanno voglia di fare con noi il percorso”.

In tal senso Stirpe sottolinea che il calcio è cambiato se è vero che ben 7 fondi gestiscono società di Serie A ma è convinto che la formula vincente sia una gestione sinergica con forze imprenditoriali del territorio.

La stagione è stata condizionata dal Covid

Intanto però Maurizio Stirpe può gonfiare il petto per non aver licenziato nessuno dei dipendenti della società. Una medaglia per chi fa l’imprenditore. “Un motivo di orgoglio non aver licenziato nessuno in questi anni – puntualizza il presidente – Gente meno nota, padri di famiglia. Siamo stati bravi a conservare tutti i posti di lavoro. E dove non potevamo per motivi organizzativi abbiamo creato la possibilità di avere un nuovo posto. Abbiamo anche risolto tutte le posizioni di precarietà. Un risultato, questo, molto importante”.   

LE STRATEGIE DI MERCATO

Idee chiare sul fronte tecnico. Il mantra: senso di appartenenza, resta chi ama il Frosinone. La rosa ad oggi conta 32 giocatori. Troppi. Ma il presidente Stirpe è sicuro di riuscire a sciogliere i nodi.Gli esuberi partono da lontano – spiega il presidente – Ma siamo convinti di poter venire a capo di questa situazione, abbiamo le idee chiare”.

Tre giovani saranno liberati con la risoluzione contrattuale, altri 4-5 ragazzi andranno in prestito in Serie C (“Crediamo in loro ma devono giocare”, riferisce Stirpe).

Per quanto riguarda i giocatori sotto contratto, diverse le posizioni. “Ci sono 3 calciatori in scadenza nel 2022 con ingaggi elevati: il Frosinone ha fatto sapere loro che non può pagare quegli stipendi – sottolinea il patron – O si procede ad un rinnovo compatibile con le esigenze economico-finanziarie o debbono uscire. Per uno di questi abbiamo una società di Serie A che lo prende a parità di condizione. Ma c’è sempre qualcuno che cerca di speculare. In presenza di queste situazioni, la società sarà durissima: prenderà anche dei nuovi calciatori e questi sotto contratto andranno fuori rosa. E faremo nomi e cognomi, sono situazioni che abbiamo deciso di non avallare”. 

Abbiamo altri 4 elementi che non rientrano nei piani e cercheremo di trovare le soluzioni adeguate. Ma laddove avremo dei rifiuti, la società si farà sentire. Si evince facilmente come si arriva a 17 giocatori. Tenete presente che la nostra rosa ideale è di 25-26. Noi non rifiutiamo i rinnovi a nessuno ma dovrà avvenire a condizioni sostenibili. Nessuno è incedibile. Abbiamo solo un interesse: fare il bene del Frosinone”.

Confermato l’interesse per l’attaccante Sprocati del Parma e il centrocampista Ronaldo del Padova. Sempre più vicino l’esterno Haoudi svincolato dal Livorno.

LO STADIO STIRPE RIAPRE

Per il prossimo campionato è previsto il ritorno dei tifosi sugli spalti. Ma ancora non ci sono certezze. Se si segue lo schema dell’Olimpico agli Europei, lo “Stirpe” dovrebbe riaprire al 25 per cento della capienza. Ma la Figc punta ad arrivare al 50 se l’andamento della pandemia lo consentirà.

Non verrà indetta la campagna abbonamenti – anticipa Maurizio Stirpe – Non possiamo permetterci di esporci o fare previsioni. Stiamo vedendo di trovare delle soluzioni da condividere con i gruppi organizzati. In pratica vorremmo garantire una partecipazione allo stadio quanto più ampia possibile con un’alternanza di spettatori di partita in partita. I prezzi saranno popolari per la Curva e per i Distinti mentre per le Tribune si vedrà. Vogliamo prima capire bene dove possiamo aprire”.

A proposito di stadio, gli investimenti continueranno sia all’interno (presto sarà assegnato l’appalto per il ristorante) che all’esterno (lavori sull’anello e murales dell’Accademia delle belle arti). Pronti altri investimenti (1 milione e mezzo) per il centro sportivo di Ferentino.

L’obiettivo è spostare gli uffici della società alla “Cittadella dello Sport”. Ma si dovrà trovare l’accordo con il Comune di Ferentino per allungare la convenzione. 

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