
All'Arena Garibaldi di Pisa non basta prevalere nel possesso palla e nei passaggi riusciti per tornare a casa con l'11* risultato utile di fila. La sconfitta e i risultati delle altre pericolanti complicano la corsa-salvezza. Domenica in casa col Cittadella un vero e proprio spareggio
Il Frosinone esce sconfitto per 1-0 dalla trasferta all’Arena Garibaldi contro il Pisa. Lo fa per mano di Meister che sfrutta il clamoroso errore di Kvernadze e capitalizza al meglio l’assist di Matteo Tramoni direttamente da rimessa laterale, infilando la porta di Cerofolini.
Si interrompe quindi dopo 10 turni la striscia positiva del Frosinone che, però, allunga a 14 le partite in cui ha schierato la formazione titolare più giovane rispetto alle altre squadre della Serie B. Nello specifico, quella di oggi schierata in campo da Bianco, (con un età media di 22,7 anni) è stata la più giovane di tutto il campionato.
Pagato caro l’unico errore del match
Il primissimo caldo stagionale influisce sull’intensità di un match che, fino al gol decisivo di Meister, non offre mai o quasi occasioni da gol nitide. Un tempo a testa per il possesso palla, con i ciociari che chiudono il primo tempo con il 59%, un dato che cala nella seconda frazione, arrivando al 46%, attestandosi al 53% a fine match.

Una supremazia territoriale che ritroviamo anche nei passaggi con i ciociari che ne mettono a segno, 30 in più della squadra di Inzaghi ma che, tuttavia, non portano mai la squadra di mister Bianco a concludere in porta, sugli 8 tentativi totali, rendendo di fatto inoperosa la giornata di Semper.
Gli unici3 tiri nello specchio, infatti, portano la firma toscana, con l’ultimo, quello di Meister (subentrato cinque minuti prima ad uno spento Lind) che decide il match.
Difesa inedita che tiene bene
Mister Bianco cambia totalmente faccia al reparto arretrato rispetto alle ultime uscite, rilanciando dal 1′ Lusuardi, Cittadini e Anthony Oyono e confermando Bracaglia pur schierato come terzino sinistro. Il reparto, però, non sembra risentire particolarmente dello stravolgimento negli uomini, riuscendo a contenere bene le azioni offensive del Pisa. Bene la coppia centrale formata da Lusuardi e Cittadini: il primo è autore di un miracoloso salvataggio su Tramoni al 70′, mentre l’ex Atalanta chiude il match con il 96% di passaggi riusciti e ben 6 duelli a terra vinti sugli 8 tentati.

Un messaggio importante da un calciatore da ritrovare dopo il lungo infortunio. Non attentissimo, invece, Cerofolini che, al 35′, si complica la vita in una costruzione dal basso, facendosi strappare palla da Tramoni che, però, non riesce a coordinarsi bene per il tiro e calcia addosso al numero 31 ciociaro. Un piccolo passo falso che non condiziona di certo una stagione da assoluto protagonista per l’estremo difensore giallazzurro.
Passo indietro dal centrocampo
A non cambiare è la mediana, con Bianco che continua ad affidarsi alla coppia Bohinen-Vural che, come al solito, garantiscono ordine e palleggio, contribuendo al maggior possesso palla del Frosinone. A mancare, però, la verticalizzazione e l’inserimento tra le linee, elementi fondamentali per creare occasioni da gol, con Begic (al ritorno da titolare) che non riesce mai ad incidere. Eloquente il dato sui passaggi chiave dei tre centrocampisti: appena 2 in 3 giocatori nei 90 di gioco.

Numeri in crescita, invece, per quanto riguarda la fase di interdizione del giovane Vural che, dopo qualche partita di appannamento, torna su numeri decisamente competitivi, portando alla causa ciociara: 7 duelli vinti, 3 falli subiti e anche il 93% di passaggi portati a termine (il migliore dato tra i centrocampisti in campo).
Spettri del passato per l’attacco: zero tiri in porta
Giornata a dir poco difficile per il reparto offensivo giallazzurro, con Ambrosino, schierato come unica punta centrale che riceve pochi palloni giocabili, grazie anche ad una difesa solida e una marcatura ben organizzata da mister Inzaghi. Male anche Ghedjemis e Di Stefano, schierati da Bianco sugli esterni, ma mai pericolosi e capaci di creare superiorità numerica o fornire cross importanti.

Nello specifico, Di Stefano, è il meno cercato della squadra, con appena 9 tocchi del pallone nei 57 minuti giocato. Le sostituzioni effettuate nella ripresa non hanno cambiato l’inerzia dell’attacco, anzi, hanno complicato il match, con Kvernadze che, in occasione di un angolo a favore, svirgola il retropassaggio, concedendo la rimessa laterale decisiva al Pisa sulla trequarti.
Inzaghi si traveste da raccattapalle e velocizza le operazioni servendo Tramoni che, direttamente da rimessa laterale, serve l’assist a Meister che sfrutta la difesa non posizionata e decide il match.
Sconfitta e risultati: la combo apnea

Complice la sconfitta, il Frosinone rimane a 39 punti in classifica, scendendo di una posizione rispetto alla scorsa giornata. Il dato negativo, però, riguarda la distanza dalla zona rossa che, complice le vittorie di Brescia, Reggiana, Mantova e Sudtirol, si riduce ad appena 1 punto rispetto la zona play-out e a 3 rispetto alla zona retrocessione.
Una distanza che, ovviamente, non può lasciare tranquilli nella settimana di vigilia al match decisivo contro il Cittadella. Un vero e proprio spareggio con il fattore-campo da sfruttare per mettere un macigno importante per la corsa salvezza. Bianco spera anche di recuperare qualche elemento come Kone, elemento fondamentale per il centrocampo.