I gemelli del gol nella gabbia dei rossoverdi (Le Pagelle di Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Giovanni Lanzi

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

Le pagelle di Frosinone-Ternana (di G.Lanzi)
I ‘gemelli del gol’ nella gabbia dei rossoverdi.
Ariaudo concede il bis, Csurko acerbo

 

Bardi: il grande portiere è quello che prende l’’unico pallone difficile della partita. Bardi ad una manciata di minuti dal termine evita la beffa delle beffe andando a deviare un fendente maligno di Falletti lasciato troppo libero di battere a rete dopo un duetto con Avenatti. Per lui solo ordinaria amministrazione. Spiazzato sul rigore.
Voto: 7

M. Ciofani: sfortunato nel tocco di mano da distanza ravvicinata sul colpo di testa di Palombi che ha portato l’’arbitro Marino a decretare il rigore. Era di spalle e per un principio della fisica sarebbe stato impossibile saltare con le braccia attaccate al corpo. Anche se chiaramente il braccio largo aumenta il volume del corpo. Prima e dopo una partita comunque di grande attenzione, buona presenza anche dalla cintola in su nei due tempi.
Voto: 6,5

Brighenti: l’’immagine più bella della partita è tutto racchiuso in un duello con Avenatti che gli prende in altezza almeno 20 centimetri e nella fisicità generale almeno 20 chilogrammi, l’’ex vicentino bravissimo a giocare sull’’anticipo. Quando il gigante uruguagio si sposta alla ricerca del nuovo avversario, lui lascia le briciole anche a Palombi che si alterna nella sua zona. Dà il là al vantaggio quando raccoglie l’’incerta respinta di Aresti.
Voto: 6.5

Ariaudo: firma la seconda rete in maglia canarina in altrettante giornate, la terza in carriera. Se proprio c’’è da cercare il pelino nell’’uovo è su quel cross di Defendi dal quale è scaturito il rigore, dove è saltata la copertura in elevazione. Per il resto partita senza sbavature. Ed è quello che fa più rabbia probabilmente.
Voto: 6,5

Mazzotta: nel primo tempo i rossoverdi sono praticamente rintanati, l’’ex cesenate spinge ma non lo fa con quella continuità necessaria a creare la superiorità dalla sua parte. Un’’attenzione particolare avrebbe dovuto riservarla a Defendi, da lui è partito il cross che ha fruttato l’’azione del rigore. Nel secondo tempo continua ad assecondare il possesso palla giallazzurro ma senza trovare grandi sbocchi nelle maglie fittissime della Ternana. Dimentica nel finale Falletti, poteva essere fatale.
Voto: 5,5

Csurko: grande corsa in avvio poi si è andato spegnendo fino alla sostituzione probabilmente tardiva con Kragl. L’’impressione che si ricava è che il ragazzo deve capire ancora qual è il meccanismo della serie B. Non basta solo correre, non basta solo una bella apertura di compasso.
Voto: 5
(dal 20’ st Kragl): volente o… nolente è il più pericoloso dei suoi nei 25’’ più 3’’ di recupero. Dal suo piede parte un tiro che, deviato, fa la barba al palo; una botta terrificante su punizione che demolisce la traversa e termina sulla rete di recinzione della curva; una rasoiata su punizione che Aresti vede sibilare a poco centimetri dal palo alla sua sinistra. Forse doveva entrare prima. O probabilmente anche giocare dal 1’’.
Voto: 6,5

Gori: un titano nel primo tempo, quando taglia, cuce e mette in prova azioni su azioni. Qualcosa perde nella ripresa ma era inevitabile perché ha speso quintali di energie. Marino lo avvicenda perché sulle sua testa pendeva un cartellino giallo sventolatogli sotto il naso per un mischione che si era acceso da inizio ripresa.
Voto: 6,5
(dal 20’’ st Frara): entra in partita senza rossori. Subito in palla, anche con grande propositività. Ma per superare il muro rossoverde bisognava dare tutti qualcosa di più.
Voto: 6

Sammarco: partita senza lampi, aveva abituato a standard altissimi. Anche lui double-face come i compagni. Un tempo interessante ma non va mai oltre. I tre del centrocampo umbro nonostante tutto finiscono passati e ripassati sotto i cingoli giallazzurri. Fino a quell’’attimo di libertà per Defendi. Che cambia la partita del Frosinone ed anche quella di Sammarco. Che non trova più l’’imbucata, non trova più lo spazio e il tempo per l’’inserimento, non trova più la giocata. Al Frosinone è mancato anche questo.
Voto: 6

Soddimo: ‘one man show’ in quella posizione che non dà punti di riferimento e che manda in tilt a lungo la Ternana che soffre ma non cede di schianto. Inevitabilmente scende anche lui, non è precisissimo. Non sempre è semplice correre a tutto gas e cospargere il campo della sua immensa qualità.
Voto: 6
(dal 43’ st Cocco): entra tardi, buttarlo nella mischia a 3’’ più 3’’ di recupero non è stata scelta azzeccata. Anche perché il sardo deve sentire sul collo il fiato della fiducia.
Voto: ng

Dionisi: partenza sprint, domina la scena del primo tempo. Aresti gli nega il gol, poi è dal suo piede che parte il tiro che porta all’’angolo e quindi all’’azione del gol. Cerca la firma personale al termine di un’’azione strepitosa tutta di prima intenzione ma il tiro è un tocco di classe al portiere più che una botta da bomber. Nei secondi 45’’ termina imbrigliato nella morsa di Valjent e Masi che si alternano sulle punte canarine. Quando si defila non trova di meglio.
Voto: 6

D. Ciofani: vale in fotocopia il discorso fatto per il suo gemello del gol. I movimenti sono tutti giusti, lo sbocco finale non c’’è. Fa gridare al rigore quel fallo di Zanon con l’’anca nel primo tempo, con un pizzico di furbizia in più avrebbe convinto l’’arbitro anche ad espellere il centrale scuola Roma oltre a concedere il penalty. Masi lo limita nell’’esplosività in area e lo francobolla lontano grazie al lavoro dei centrocampisti.
Voto: 6

 

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Photo courtesy Mario Salati Photographer Copyright