Frosinone tra fiducia ed ansia: cinque motivi per essere ottimisti o pessimisti

La squadra di Vivarini ha tutte le carte in regola per uscire dalla crisi ma dovrà quanto prima risolvere i problemi di gioco e gli equivoci che hanno creato enormi difficoltà in questo avvio di stagione

Alessandro Salines

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Ottimismo e pessimismo. Fiducia ed ansia. Coraggio e paura. E’ la settimana dei sentimenti contrastanti quella che condurrà il Frosinone alla delicata sfida di domenica in casa contro il Bari. Un frullatore di stati d’animo in una squadra che dopo 5 turni non ha mai vinto racimolando appena 3 punti (peggiore partenza nei 13 campionati di Serie B). Il Frosinone ha tutte le carte in regola per uscire dall’impasse ma dovrà prontamente risolvere equivoci, problemi di gioco e ritrovare quella “tigna” mancata soprattutto nella trasferta di Brescia. Un’analisi del momento può sintetizzata in 5 motivi per essere fiduciosi ed altrettanti per drizzare le antenne.

OTTIMISMO 1-2 / La società e la questione tempo

Guido Angelozzi e Maurizio Stirpe

L’esperienza e la solidità del club sono 2 fattori da cui ripartire.  La società in questi giorni ha serrato le fila per proteggere il gruppo dalle intemperie. Da quanto filtra, il direttore Guido Angelozzi è stato in prima linea per cercare di toccare le corde giuste della squadra. Ci sono stati incontri e confronti con tecnico e giocatori. Angelozzi è un dirigente navigato come lo è il presidente Maurizio Stirpe in sella da oltre 20 anni: sono abituati ad affrontare le situazioni più difficili e quindi sapranno cosa fare per rimettere il Frosinone sui binari giusti. Lo dice la loro storia e quella della società giallazzurra. Perciò si può essere ottimismi.

Altro aspetto è il tempo. Vero, nel calcio è sempre poco. Ma bisogna ammettere che è meglio una crisi ad inizio stagione che dopo. Insomma siamo solo alla quinta e quindi si può recuperare tranquillamente il terreno perduto. Inoltre la Serie B per sua stessa formula (promozioni e retrocessioni dirette, playoff e playout) concede quasi sempre una prova d’appello. Non bisogna dunque fare drammi e pensare positivo.

OTTIMISMO 3-4 / I nuovi e il gioco di “Viva”

I nuovi Biraschi, Sorrentino e Machin

Il Frosinone ha completato la rosa nell’ultimo giorno di mercato con 3 turni disputati e la quarta giocata il giorno dopo lo stop alle trattative. Inoltre gli ultimi acquisti (Machin, Bettella, Partipilo, Tsadjout) sono i cosiddetti pezzi da novanta che dovrebbero dare il valore aggiunto insieme a Biraschi arrivato solo il 21 agosto. Quindi occorre un periodo fisiologico per l’inserimento dei giocatori nei meccanismi di una formazione.

Biraschi ha già dato prova della sua qualità. Qualche sprazzo di luce da parte di Partipilo e Tsadjout che hanno giocato 1 gara più qualche minuto. Machin è stato impiegato per soli 14′ mentre Bettella non ha neppure esordito. Si aspetta quindi il loro completo inserimento e in casa Frosinone sono convinti che la squadra possa effettuare il salto di qualità. Di conseguenza il gioco di Vivarini non potrà che migliorare una volta inseriti tutti gli elementi. E soprattutto quei calciatori di qualità ed esperienza. Il tecnico abruzzese non è l’ultimo arrivato e le sue squadre hanno sempre giocato bene e con coraggio. Per questo la fiducia deve restare intatta.        

OTTIMISMO 5 / La crescita dei giovani

Il giovane Ambrosino (Foto © Mario Salati)

La linea verde in un modo o in altro ha pagato in queste stagioni. Il Frosinone ha lanciato giovani importanti di proprietà o in prestito (ultimi in ordine di tempo Brescianini, Soulé, Barrenechea e Okoli) e quindi la speranza è che si possa ripetere anche quest’anno. Diversi gli under di prospettiva ingaggiati dal club giallazzurro nel mercato estivo.

L’entusiasmo, l’energia ed un filo di spensieratezza possono fare la differenza anche in un momento difficile. Si aspetta quindi la crescita di Ambrosino e compagni che finora si sono espressi a sprazzi. Considerando i precedenti l’ottimismo non manca.

PESSIMISMO 1-2 / Difesa fragile e mediana leggera

Il secondo gol di Juric subito dal Frosinone a Brescia

Uno dei dati più significativi della crisi del Frosinone sono i gol subiti. Ben 9 in 5 gare che diventano 12 se aggiungiamo la gara di Coppa Italia persa col Pisa. Solo la Salernitana ha incassato più reti (10) ma i campani hanno 6 punti. Insomma una squadra fragile per assetto ed errori marchiani commessi (i gol presi a Brescia sono emblematici). Tra difesa a 3 e a 4 il Frosinone deve trovare un impianto difensivo affidabile. Comunque sia resta un dato preoccupante in vista delle prossime gare.

Il centrocampista Cichella

La fragilità della difesa è strettamente collegata ad un centrocampo un po’ leggero e per giunta inesperto. Manca un giocatore strutturato fisicamente che possa garantire maggiore filtro. Lo stesso Angelozzi lo ha ammesso sostenendo che la società fino a gennaio ha voluto puntare sui giovani Cichella e Vural. Tra l’altro nelle prossime 2 partite mancherà per squalifica Darboe che finora si è fatto apprezzare per dinamismo e buone giocate. Il problema del centrocampo è strutturale e quindi bisognerà fare di necessità virtù.

PESSIMISMO 3-4 / Le idee del tecnico e la via del gol

Vincenzo Vivarini

E’ indubbio che Vivarini stia faticando ad entrare nella testa dei giocatori. I suoi principi ancora non stati assimilati dalla squadra che ha pagato infortuni, assenze e il mercato chiuso a campionato in corso. Un gruppo in verità rinnovato profondamente sotto tutti i punti di vista. Inoltre il gioco di Vivarini ha bisogno di tanto lavoro ed applicazione. Un calcio fluido dove in primis serve la duttilità. Una questione di tempo? Si spera altrimenti diventerebbe un problema.

In queste prime 5 giornate il Frosinone ha pagato pure l’assenza di un uomo-gol che possa togliere le castagne dal fuoco in determinati momenti. E non è un caso che i ciociari abbiano il peggior attacco (con Catanzaro, Carrarese, Cittadella) del torneo con 4 reti all’attivo. Troppo poche in 5 partite. Un dato che preoccupa in vista del proseguo del campionato.

L’attaccante Tsadjout

L’arrivo di Tsadjout e Partipilo potrebbe colmare questo gap. Vivarini punta forte sul centravanti di origini camerunesi. “Con me gli attaccanti hanno sempre segnato tanto, voglio aiutare Tsadjout a migliorare il suo rendimento sotto porta”, ha detto il tecnico. Ma le speranze sono riposte pure in Distefano, autore finora di 2 reti.    

PESSIMISMO 5 / Poco carattere

La sconfitta col Brescia ha sancito la crisi del Frosinone

Il Frosinone sceso in campo a Brescia è apparso scarico. Scarsa personalità e grinta soprattutto dopo lo svantaggio. I canarini infatti non hanno reagito, sono stati passivi, arrendevoli subendo le altre reti. Ma in generale finora è stata una squadra che non ha brillato per “tigna”.

Spesso nel calcio le carenze tecnico-tattiche vengono sopperite col cuore e la determinazione. Ed invece il Frosinone finora non ci è riuscito. Molto probabilmente ha influito anche l’inesperienza dei tanti giovani presenti in rosa non abituati a giocare a certi livelli e soprattutto nelle difficoltà. Poco carattere: una lacuna che preoccupa se non viene colmata al più presto.

Ottimismo e pessimismo.