La squadra giallazzurra prepara la ripartenza sabato al “Rigamonti” di Brescia. Servirà un cambio di passo dopo un avvio in tono minore. L’entusiasmo dei giovani, la qualità degli ultimi acquisti e la mano di Vivarini: sono i fattori che fanno ben sperare i tifosi. Angelozzi ha ricevuto il prestigioso "Premio Romano Fogli"
Scacco matto in tre mosse. I tifosi del Frosinone sperano. Archiviata la sosta, sabato al “Rigamonti” di Brescia il Frosinone ripartirà per cercare la prima vittoria stagionale ed il rilancio dopo un avvio di campionato col freno a mano tirato (3 punti in 4 gare, 4 gol fatti e 5 subiti). L’entusiasmo e la freschezza dei giovani, il gioco di Vivarini e la qualità degli ultimi acquisti: così la squadra giallazzurra tenterà la svolta.
Insomma scacco matto in tre mosse. Di sicuro il Frosinone non potrà prescindere dalla linea verde, diventata sempre più centrale. A mercato chiuso la rosa dei canarini è risultata la più giovane del campionato. Ma ci si aspetta molto dalla cura-Vivarini e dai rinforzi di spessore come Biraschi, Bettella, Tsadjout e Partipilo.
La meglio gioventù
Si riparte con un organico sempre più giovane figlio di una politica che accompagna il Frosinone da oltre 3 anni. La squadra ciociara vanta un’età media tra le più basse del torneo (24,1 anni). Solo Sassuolo e Cesena sono leggermente più verdi (24). Ma si tratta di un’inezia. Una media che diventa da primato se si considerano i giocatori schierati nelle 4 partite disputate. Il Frosinone ha presentato la formazione più giovane di tutte con un’età media di 23,1 davanti al Sassuolo (23,9) e alla Juve Stabia (24,1).
Freschezza, entusiasmo, fame e talento: il Frosinone punterà su queste qualità ed è convinto che i suoi giovani regaleranno grandi soddisfazioni. Diversi gli elementi della generazione Z arrivati nell’ultimo mercato: dal portiere Sorrentino (a Brescia esordirà dopo l’infortunio di Cerofolini) a Jeremy Oyono, passando per i vari Cittadini (attualmente ai box) Bettella, Bracaglia, Darboe, Begic, Distefano, Ambrosino, Pecorino e Sene. Un bel gruppo di ragazzi di belle speranze che si sono aggiunti a quelli già in rosa. Il club punta forte sui centrocampisti Cichella e Vural appena maggiorenni e giù utilizzati con buone sensazioni in queste prime partite.
“Questi ragazzi devono dire grazie al Frosinone perché negli ultimi anni è stata la società che ha fatto giocare più giovani. E vi dico già un nome per il futuro. Segnatevelo: Isak Vural, centrocampista classe 2006. Sarà un campione”, ha detto il direttore Guido Angelozzi nel corso del “Premio Nazionale Romano Fogli Classe e Lealtà Mondiali” che ha ricevuto al Teatro Comunale di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Angelozzi è stato premiato per il suo contributo al mondo del calcio, riconoscendo in lui i valori di classe e lealtà che hanno contraddistinto la carriera di Romano Fogli, un vero simbolo di sportività e correttezza. Si tratta di un ulteriore riconoscimento del lavoro svolto con passione e dedizione nella sua lunga carriera. Un esempio per tutti coloro che aspirano a costruire un percorso nel calcio basato su valori solidi e genuini.
Il codice Vivarini
Sempre Angelozzi lo ha definito il grande colpo del Frosinone. Dopo le difficoltà iniziali e l’arrivo degli ultimi rinforzi, si attende una crescita della squadra. La mano del tecnico dovrà incidere ancora di più così come ha fatto nelle sue precedenti esperienze. Le squadre di Vincenzo Vivarini hanno sempre espresso un calcio offensivo e frizzante.
L’allenatore abruzzese ha potuto lavorare 2 settimane con la rosa pressoché al completo e soprattutto ha avuto il tempo d’inserire gli ultimi acquisti ritenuti fondamentali nell’economia del gruppo. Già a Brescia dovrebbe scendere in campo un altro Frosinone con un’identità più marcata rispetto alle prime giornate quando Marchizza e soci si sono espressi a buon livello soltanto a sprazzi. Dal punto di vista tattico insisterà molto probabilmente con la difesa a 4 ed un assetto dalla cintola in su particolarmente offensivo sia se disegnerà il 4-2-3-1/4-4-2 o il 4-3-3/4-3-2-1.
Arrivano i… nostri
La tanto agognata svolta positiva passerà necessariamente dal contributo degli innesti dell’ultim’ora. Il riferimento è ai vari Darboe, Biraschi, Bettella, Partipilo e Tsdajout: giocatori di qualità ed esperienza che dovrebbero alzare la cifra tecnica della formazione canarina. Sono molto attesi in un momento delicato dove il Frosinone deve ritrovare la strada maestra.
In verità Darboe e Biraschi hanno già fatto vedere di che pasta sono fatti. Gettati nella mischia praticamente all’indomani del loro arrivo, sono stati tra i migliori di questo primo scorcio di stagione. Darboe ha confermato di essere un centrocampista completo con ampi margini di crescita. Mentre Biraschi ha messo in campo la grande esperienza maturata in Serie A col Genoa ed il Karagumruk in Turchia e per sua stessa ammissione ha trovato la condizione giocando.
Gli attaccanti Partipilo e Tsadjout sono primissime scelte per la Serie B. Il primo è reduce dalla promozione col Parma, il secondo ci è andato vicino nelle file della Cremonese. Hanno esordito nella ripresa del match contro la Juve Stabia regalando spunti interessanti. Partipilo è un esterno mancino che parte da destra, il classico fantasista in grado di cambiare l’intero reparto offensivo e fare la differenza. L’italo-camerunese Tsadjout invece è un centravanti moderno: uomo d’area ma sa lavorare per la squadra, abile nelle sponde ed a legare il gioco. Con la Juve Stabia ha sfiorato il gol del vantaggio.
Vivarini è convinto di valorizzarlo soprattutto sul piano realizzativo: “I miei attaccanti hanno sempre segnato tanto e voglio aiutare Frank ad alzare i suoi numeri in zona gol”. Infine Bettella, difensore centrale, proveniente dal Monza. Sarà un’alternativa di livello anche se la scorsa stagione è stato praticamente fermo (2’ soli contro il Sassuolo) a causa di una serie problemi fisici e dovrà recuperare il ritmo partita.
Scacco matto in tre mosse.