La quinta edizione di "Ruote nella Storia" è andata in strada nonostante il maltempo, con 40 auto storiche partecipanti. L'evento celebra la storia d'Italia attraverso i motori. Culminando in un pranzo sociale sul lago di Canterno.
La pioggia ci ha provato ma le vecchie signore su quattro ruote non si sono fatte spaventare. Né i loro equipaggi, né lo spirito di un evento che da cinque anni continua a raccontare la storia d’Italia attraverso la passione per i motori.
Dopo le tappe di Boville Ernica, Atina, Castro dei Volsci e Piedimonte San Germano, è toccato a Fumone e al lago di Canterno accogliere la quinta edizione di “Ruote nella Storia”, il format nazionale dell’Automobile Club d’Italia che intreccia turismo lento, cultura, tradizione e motori. (Leggi qui: I motori raccontano la storia: Fumone e Canterno accolgono le auto d’epoca).

Nonostante il maltempo, il 95% degli iscritti si è presentato al via, compresi gli equipaggi da fuori provincia. In tutto 40 vetture storiche, più altre 6 moderne (per cause di forza maggiore), hanno colorato la mattinata frusinate, con una carovana che è partita dalla delegazione ACI di Tecchiena — dove si è fatta registrazione e colazione offerta — per poi raggiungere Fumone passando per Alatri.
La sosta davanti all’antico borgo è diventata una vera mostra statica a cielo aperto, con gli equipaggi ospiti del Castello Longhi-de Paolis grazie alla cortesia dei Marchesi. Alle 12, la cerimonia istituzionale: presenti il presidente ACI Frosinone Maurizio Federico, il direttore Celestina Arduini, il vicepresidente Massimo Chiappini e l’intera squadra di dirigenti e tecnici.
Premi, motori e memoria

Il CANVES di Anzio-Nettuno, da tempo gemellato col MAC Valle del Liri, ha ricevuto il premio come club più numeroso (escludendo l’organizzatore), grazie a 9 equipaggi presenti. Il MAC invece ha portato ben 27 auto, confermandosi colonna portante dell’iniziativa.
A ricevere i riconoscimenti anche Michele Nuzzolo, da San Giorgio del Sannio (BN), con la sua Lancia Fulvia 1.3 Coupé del 1974, premiato come equipaggio più distante. La palma della vettura più longeva è andata alla FIAT 508 “Balilla” del 1934 di Enrico Arduini.
Poi un doppio riconoscimento per il giovane Bruni Michele, classe 2004, da Vallecorsa, che con la sua Simca Rallye 1 del 1972 ha vinto sia come conducente più giovane, sia come auto più rappresentativa dell’edizione 2025, un tributo alla tradizione rallistica degli anni ’70.
Inclusione, territorio, comunità

I premi? Fatti a mano dai ragazzi dell’ANFFAS Fiuggi e Ciociaria, che hanno partecipato con orgoglio insieme agli educatori. Un gesto concreto di inclusione e condivisione che ha aggiunto un tocco umano all’evento.
Non sono mancati i ringraziamenti: al Comune di Fumone con il sindaco Matteo Campoli, alla Polizia Locale con il comandante Corrado Ciavardini, agli ufficiali di gara, alla delegazione ACI di Tecchiena, al MAC con Giuseppe Passaretti, e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della giornata.
Ciliegina profumata: il gadget a base di lavanda coltivata ad Alatri, offerto da “Fantasie di Lavanda”.
Finale da cartolina
Il gran finale è stato il pranzo sociale al ristorante Il Pescatore, affacciato sul lago di Canterno, con oltre 100 partecipanti e le auto d’epoca disposte come un museo all’aperto. Tra una portata e una foto ricordo, si è chiusa una giornata che ha sfidato le nuvole con la bellezza delle cose fatte bene.
Ruote nella Storia non si ferma. Non è solo un raduno, ma un viaggio nella memoria collettiva, in cui i motori raccontano la nostra identità. Anche sotto la pioggia.



