Gioventù, corsa, grinta e Alvini valore aggiunto: ecco il codice-Castagnini

[IL NUOVO CORSO] Il dg Piero Doronzo ha presentato il direttore sportivo toscano che ha sostituito Guido Angelozzi. Ufficializzato inoltre il nuovo tecnico, confermato il forte interesse per il bomber Gori. "Un onore lavorare in questa società, puntiamo sulla linea verde. Ci sono le premesse per fare bene", ha detto l'ex Brescia

Alessandro Salines

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Renzo Castagnini sprizza una voglia matta di rivalsa dopo l’assurda stagione al Brescia. “Non pensavo di rientrare subito tenendo presente quello che è successo. E soprattutto di farlo in un club importante come il Frosinone. Per me è un motivo d’orgoglio”, ha confessato il diesse di Reggello il giorno del suo esordio al Frosinone. E poi tanto entusiasmo come se fosse un novellino ed invece ha 68 anni ed una carriera ultratrentennale alle spalle.

In un pomeriggio bollente d’inizio luglio, è iniziata l’era Doronzo-Castagnini. Il nuovo corso del Frosinone dopo l’addio di Guido Angelozzi. Nel segno comunque della continuità e soprattutto dell’esperienza in un calcio sempre più insidioso. Piero Doronzo, alla sesta stagione al Frosinone, ha debuttato come direttore generale, presentando Castagnini che a sua volta ha ufficializzato il neo tecnico Massimiliano Alvini (ha rescisso in queste ore dal Cosenza) senza nascondersi troppo come spesso fanno altri dirigenti.

Doronzo: emozione e parole chiare

Nella sala stampa dello stadio “Stirpe” il nuovo direttore generale non si è dilungato. Pochi concetti ma chiari. “Volevo ringraziare il presidente per la fiducia nei miei confronti – ha sottolineato DoronzoSpero di ripagarlo, darò il massimo e di più come ho sempre fatto nella mia carriera”. Doronzo ha dedicato un pensiero a Guido Angelozzi. Vorrei salutarlo, abbiamo lavorato tanti anni insieme ed ora inizia un altro percorso per entrambi – ha sostenuto con la voce rotta dall’emozione – L’amicizia comunque resta. Un legame profondo”.

Renzo Castagnini

Dunque ecco Castagnini. “Conosco Renzo da 39 anni, era capitano del Barletta 1986-87 dove ero un giovane dirigente – ha rivelato – Ricordo un giocatore grintoso come lo è oggi da direttore. Ci accomuna la voglia di rivalsa dopo una stagione complicata. Ha un curriculum importante in piazze grandi e calde, è competente ed ha una forte personalità. Sarà un’annata difficile, ma se facciamo squadra possiamo dire la nostra. Ripartiamo con slancio ed entusiasmo. La sostenibilità sarà al primo posto ma essere oculati non significa mettere da parte l’ambizione. Dobbiamo essere bravi ad indovinare tutti i tasselli e quindi sbagliare il meno possibile”.

Castagnini ufficializza Alvini

Massimiliano Alvini

Il diesse non ha fatto troppi giri di parole ed ha confermato l’arrivo in panchina di Massimiliano Alvini. Motivando la scelta. “Alvini ha dimostrato di poter essere un valore aggiunto e mi riferisco alle esperienze con Reggiana, Perugia ed in altre società – ha spiegato Castagnini – Ha le motivazioni e le qualità giuste, dobbiamo aiutarlo ad esprimerle”.

Direttore sportivo di lungo corso (Salernitana, Catania, Cosenza, Genoa, Piacenza, Juventus, Barletta, Palermo, Brescia e Perugia le sue squadre), si è detto onorato di lavorare in una “società straordinaria e seria. E non lo dico io ma tutta l’Italia calcistica. Sono molto motivato, prendo il posto di un direttore di altissimo livello e che ha fatto molto bene”.

La ricetta di Castagnini

Il giovane Cichella

Il Frosinone di Castagnini dovrà essere in primis giovane. Ed a tal proposito proprio nelle ultime ore sono stati rinnovati per 3 anni i contratti dei baby Cichella (centrocampista) e Cichero (attaccante). “Non ci deve spaventare giocare con i ragazzi – ha puntualizzato il diesse – I giovani danno sempre soddisfazione. I campionati li ho vinti sempre puntando sulla linea verde. L’esperienza? Non la fa la carta d’identità bensì le partite disputate. E poi voglio atleti che corrono. Comunque prediligo i giovani. Inutile girarci attorno“. E poi il suo Frosinone dovrà divertire, lottare e correre. “Bisogna fare gruppo, l’ambiente è ideale, una città che ama la squadra – ha aggiunto – Ho sempre perso a Frosinone da avversario e ci sarà un motivo. Vorrei divertire la gente”.

Castagnini ha confermato l’interesse per il bomber Gori, 28 gol col Ghiviborgo in Serie D. “Ci stiamo lavorando, una punta che segna 28 reti ha sicuramente il senso del gol – ha osservato – Se indovini l’attaccante sei a metà dell’opera”.

La sostenibilità non sarà un ostacolo

Castagnini è convinto che il Frosinone possa disputare un buon campionato con le risorse a disposizione. Anzi la famosa sostenibilità può diventare un’opportunità. “I giocatori saranno scelti con cura e sarà mia responsabilità – ha precisato il direttore – Credo di più nella gestione del gruppo e nel lavoro dell’allenatore, valore aggiunto”. Condivide il pensiero del presidente Stirpe sui prestiti. “E’ vero, non conviene lavorare per gli altri ma a volte le dinamiche del mercato ti portano anche sui prestiti. Vedremo il da farsi”, ha chiosato.

Il presidente Maurizio Stirpe

Valuterà i Primavera reduci dalla promozione. “Staremo attenti a questi ragazzi ed in ritiro saranno sotto osservazione. Frara mi ha detto che ci sono ragazzi molto validi. Sarei contentissimo di trovare tanti giocatori bravi“, ha continuato Castagnini che non inseguirà più di tanto i calciatori del Brescia al contrario di quanto si dice. “C’erano elementi bravi, ma non vorrei fossilizzarmi – ha proseguito – I giocatori li aiuto (anche con qualche rimbrotto) ma non mi innamoro di nessuno”. Codice-Castagnini.