Passata la sosta, domenica a Cremona si giocherà la prima delle ultime 6 sfide dell’andata che potrebbero indirizzare il campionato del Frosinone. Il tecnico, pur consapevole del momento difficile, è ottimista: “Abbiamo le carte in regola per essere competitivi come abbiamo dimostrato. Ci salveremo ma non so quando perché il torneo è equilibrato. Siamo ultimi in una classifica cortissima”
Per Leandro Greco scatta il ciclo della verità. Sei partite, a partire dalla trasferta di domenica a Cremonese fino al giro di boa, che potrebbero indirizzare il campionato del Frosinone. Dopo 4 pareggi di fila, discrete sensazioni ma una classifica preoccupante, il tecnico deve iniziare a capitalizzare il lavoro svolto da un mese a questa parte al netto delle difficoltà (leggasi assenze). E’ inutile girarci attorno il Frosinone deve cambiare passo e cercare di chiudere il girone d’andata con un punteggio tale da affrontare il ritorno con maggiore fiducia.
“Siamo consapevoli del momento e delle difficoltà – è tornato a parlare Greco prima della partenza per Cremona – Tuttavia vogliamo mantenere questo tipo di atteggiamento e sacrificio. Ci salveremo, ma non so quando perché il campionato è equilibrato. Lotteremo, vogliamo un ambiente che faccia altrettanto e sia al nostro fianco. Spero di vincere subito 4-5 partite per tirarci fuori e poter pensare ad altro in futuro. Ad oggi pensiamo a salvarci. Dobbiamo saper soffrire”.
L’ottimismo della ragione
Il Frosinone salirà allo “Zini” per ritrovare la vittoria che manca da 6 partite (0-1 a Cittadella, 27 settembre, unico successo finora). Sarebbe un’impresa contro una squadra, quinta pur arrivando da 2 sconfitte di fila e dal secondo cambio di allenatore (Stroppa è tornato sostituendo Corini). Greco ci crede dimostrando di avere una mentalità molto positiva. Che sicuramente regala fiducia a tutto il gruppo.
“Abbiamo le carte in regola per essere competitivi come è successo nelle precedenti partite – ha sottolineato – La vittoria serve, ma richiede pazienza. Nel senso che va costruita ogni giorno. Siamo ultimi però la classifica è corta, prima o poi il risultato arriverà ne sono convinto”.
Il mal di gol
Trovata una buona solidità difensiva (2 reti subite nelle ultime 4), il Frosinone deve necessariamente alzare la cifra in fase realizzativa. Solo 8 gol segnati in 13 partite: una media che non promette nulla di buono in chiave-salvezza. Le assenze di attaccanti del calibro di Tsadjout, Pecorino, Distefano, Partipilo e Ghedjemis pesano. Ma non deve diventare un alibi. Bisogna crescere ed anche in fretta.
“Possiamo migliorare i numeri anche con i centrocampisti e i difensori, le marcature arrivano da più parti – ha spiegato Greco – L’attacco negli ultimi 30 metri è un po’ il problema di diverse squadre, si alza la qualità. Abbiamo lavorato in tal senso, sono contento perché preferisco una squadra che costruisce piuttosto che una che non produce nulla. I gol vanno ricercati sotto tante forme. Nel primo tempo con il Palermo ad esempio la squadra è stata dominante e abbiamo avuto tante occasioni nelle transizioni”.
A conferma del discorso di Greco c’è un dato: Marchizza ha messo lo zampino in 3 reti (1 gol e 2 assist), compreso l’assist fornito nell’ultimo turno di campionato contro il Palermo. Già a segno Oyono e Bracaglia.
La spinta dei tifosi
Greco confida molto nell’apporto della tifoseria: dopo la contestazione, ha apprezzato lo spirito di gruppo che il tecnico ha saputo trasmettere da quando è approdato sulla panchina. La carica dei sostenitori può diventare un fattore. “Ci siamo confrontati anche nel cerchio dopo l’ultima gara – ha spiegato Greco – A me non piace farlo ma in quell’occasione ho voluto sottolineare quest’aspetto perché ho percepito la ritrovata vicinanza dei tifosi. I ragazzi hanno ancora margine per dimostrare il loro senso d’appartenenza e quanto siano dispiaciuti per la situazione che si è creata. Se la gente percepisce ciò, la passione può diventare un’arma importante”.