Gualtieri riporta il Frosinone nel Palazzo del calcio

Il direttore dell’area marketing-comunicazione è stato eletto consigliere della Lega di Serie B. Per il manager calabrese è un ritorno all’antico: è stato nella governance per ben 6 anni dal 2010 al 2016.

Alessandro Salines

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Il Frosinone rientra nel Palazzo del calcio a distanza di 5 anni dal mandato del presidente Maurizio Stirpe. E lo fa con il suo “ministro degli esteri”, ovvero Salvatore Gualtieri, direttore dell’area marketing-comunicazione-affari istituzionali. Il dirigente giallazzurro è stato eletto consigliere della Lega Serie B dall’assemblea delle società che si è riunita nelle ultime ore a Milano. Con tanto di presentazione del nuovo giudice sportivo Germana Panzironi.

Gualtieri sostituisce Carmelo Salerno, numero uno della Reggiana, retrocessa in Serie C. Per il manager del Frosinone è un ritorno al passato, essendo stato in consiglio ben 6 stagioni dal 2010 al 2016. E in quel periodo è stato presidente ad interim prima dell’elezione di Andrea Abodi e poi anche vice.

Gualtieri, esperienza e competenza

Salvatore Gualtieri (Paola Onofri / Imagoeconomica)

La scelta di Gualtieri non è sicuramente casuale. Le società hanno voluto affidarsi ad un dirigente di lungo corso che conosce a menadito il mondo del calcio ed in particolare le istituzioni che lo rappresentano.

Crotonese, 61 anni, Gualtieri è stato per anni dirigente ed anche presidente della squadra della sua città che ha contribuito a condurla dalla Seconda categoria fino alla prima storica promozione in Serie A nel 2016.

Come detto è stato ai vertici della Lega e dal 2017 è al Frosinone. Di recente era stato nominato presidente della commissione marketing e responsabile della commissione infraleghe. «Un risultato di prestigio per il Frosinone che mi onoro di rappresentare», ha commentato a caldo Gualtieri intervistato da frosinonecalcio.com.  (Leggi qui Salvatore Gualtieri guida il marketing della Serie B).

«In primo luogo ringrazio l’assemblea per l’importantissimo riconoscimento di cui sono orgoglioso ed onorato – ha aggiunto – E spiego anche il significato di questi due aggettivi che non sono di circostanza. Sono orgoglioso perché non è facile per nessuno ricevere attestati di stima e di fiducia, tantopiù a certi livelli».

«E sono allo stesso tempo onorato di entrare a far parte della governance che si è insediata nel gennaio del 2021 con la rielezione del presidente Balata – ha poi accentuato -. Una rielezione frutto di una compattezza ritrovata tra le società ed anche di risultati storici ottenuti».

A tal riguardo ha fatto riferimento, in una fase così delicata per l’economia, ai diritti tv: «Sono raddoppiati, portando i ricavi totali della Lega fino a 150 milioni di euro. Tutto questo merito del lavoro dei club e della stessa governance. Quando c’è unità di intenti, l’obiettivo non è mai una chimera».

Momento delicato

Stadio vuoto ai tempi del Covid

Gualtieri torna in consiglio in una fase molto complicata per il calcio che ha pagato a caro prezzo la crisi dovuta alla pandemia. «Ricambierò stima e fiducia lavorando con serietà, trasparenza e passione – ha continuato Guarltieri – come sempre ho fatto nei miei oltre 30 anni nel calcio».

Ma ha voluto anche aggiungere un particolare: «Quando vieni eletto consigliere al primo posto ci sono sempre gli interessi della Lega. Il consiglio, infatti, non deve mai essere la sede delle ambizioni personali che invece si sviluppano nei club».

Tanto lavoro e tanti temi sul tappeto. In primis c’è da gestire il ritorno degli spettatori negli stadi. Un aspetto fondamentale per garantire alle società risorse importanti e per restituire alle partite la cornice che hanno sempre avuto. Il presidente Mauro Balata spinge per aprire al 50 per cento della capienza degli impianti.

«I problemi causati dalla pandemia all’economia sono devastanti – ha  spiegato – Il fatto di aver portato avanti il campionato riuscendo a completarlo in condizioni critiche è stato un lavoro enorme da parte di tutte le società. Adesso siamo in una fase diversa rispetto con ampie fasce della popolazione vaccinate».

Quindi crede che «all’interno di uno stadio, che è un teatro aperto dove si possono distanziare le persone, si può pensare di aprire almeno al 50%, perché sotto il 40% le società ci rimettono. Sono tutti costi senza alcun margine».

Il Frosinone nel Palazzo

Maurizio Stirpe

L’elezione nel consiglio di Lega di Salvatore Gualtieri prosegue una tradizione che vede il Frosinone impegnato da quasi vent’anni nella politica sportiva. È stato il presidente Maurizio Stirpe ad aprire questa strada a partire dal 2002 quando è entrato nel consiglio della Lega di Serie C guidata all’epoca da Mario Macalli.

Dal 2006 al 2010, poi, è stato membro del consiglio di Lega della Serie A e B con Antonio Matarrese e componente del consiglio federale della FIGC. Stirpe inoltre ha contribuito nel 2009 alla nascita della Lega di Serie B di cui è stato consigliere nel biennio 2016-2017.

Ora tocca a Gualtieri che lavorerà con il presidente Balata, il vice Adriano Galliani ed i consiglieri Carlo Neri, Saverio Sticchi Damiani, Mauro Lovisa, Walter Mattioli, Andrea Messuti e Mauro Pizzigati.