I numeri non mentono: Frosinone vince, convince e scopre Kvernadze

La squadra di Greco chiude l'andata con un successo che le consente di muovere la classifica. I dati della partita certificano l'ottima prova dei canarini che non hanno dato scampo alla Salernitana. Decisivi i cambi, il georgiano finalmente protagonista. Ora continuità a partire dalla trasferta di domenica in casa della Juve Stabia

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Il Frosinone domina una Salernitana pigra, remissiva e in dieci per oltre 45′ di gioco. Protagonista assoluto del match il georgiano Kvernadze che, dopo tante critiche, entra dalla panchina ad inizio ripresa e spacca in due la partita, realizzando il suo primo gol in Italia con una bellissima azione personale e concedendo, nel finale, anche l’assist ad Ambrosino (anche lui entrato nella ripresa) per il 2-0 che chiude definitivamente la pratica Salernitana.

Una prova convincente per il Frosinone, corredata da un importante, seppur piccolo, balzo in classifica (scalzando Sudtirol, Cosenza e, appunto, la Salernitana) che portano i ciociari al diciassettesimo posto, ad 1 punto dalla salvezza diretta e 5 dalla zona playoff, in una graduatoria sempre più corta.

Numeri schiaccianti

Troviamo la testimonianza del dominio ciociaro anche nei dati del match, con gli uomini di Greco che annichiliscono per gran parte del match la Salernitana sia sul piano del gioco che sul dominio territoriale, chiudendo il match con il 67% di possesso palla (contro il 33% dei ragazzi allenati da Colantuono) e 300 passaggi completati in più (524 a 324 in favore dei canarini).

La gioia dei canarini

Ottimo anche il dato sui tiri verso la porta difesa dall’esperto Sepe, con il Frosinone che prova la conclusione per ben 19 volte, trovando in 9 casi lo specchio della porta (secondo miglior dato in stagione dopo il 2-2 dell’esordio contro la Samp). In aggiornamento costante anche il dato sui legni colpiti in stagione, con Anthony Oyono che centra il 13º palo di squadra in stagione.

Santo Stefano di ferie per la difesa

La retroguardia giallazzurra è quasi spettatore non pagante del match, con il reparto offensivo della Salernitana che non crea quasi mai grossi pensieri al pacchetto formato dai soliti Monterisi e Biraschi, accompagnati dalla seconda stagionale da titolare di Lusuardi, schierato da Greco per rimpiazzare l’infortunato Bracaglia.

Il difensore Lusuardi

I tre centrali ciociari, come sempre molto impegnati in fase di costruzione del gioco, sono tra i giocatori più impegnati in possesso palla, con Monterisi che chiude con il 95% di passaggi riusciti (miglior dato del match) e Lusuardi che termina la sua partita con 102 palloni toccati, più di qualsiasi altro giocatore in campo.

Centrocampo inedito

Il centrocampista Gelli

Nonostante il forfait di Marchizza, Greco non abbandona il suo 3-4-3 e schiera i gemelli Oyono sulle fasce, supportati dai due centrali Darboe e Gelli, con quest’ultimo che torna titolare dopo oltre un mese. Per tutto il primo tempo la manovra appare ancora un po’ compassata e poco incisiva, soprattutto nell’ultimo passaggio.

Meglio invece il reparto visto sotto l’aspetto offensivo, con Anthony Oyono e Darboe che provano per tre volte la conclusione a rete e Gelli che trova per due volte Sepe sulla strada del gol personale

L’attacco segna e il Frosinone torna alla vittoria

I due protagonisti del match sono Begic e Kvernadze, con il primo che causa l’espulsione dell’ex Ghiglione allo scadere del primo tempo e il secondo che, subentrando a Biraschi all’inizio della seconda frazione, spacca la partita con il primo gol in maglia giallazzurra e il secondo assist stagionale (dopo quello contro il Sudtirol) per Ambrosino in occasione del definitivo 2-0. A coronamento della miglior partita al Frosinone, che può dare al georgiano un’iniezione di fiducia importante per la seconda parte di stagione.

Il gol di Ambrosino contro la Salernitana

Il numero 17 chiude il match con 2 tiri, il 94% di passaggi riusciti di cui 3 considerati “passaggi chiave” e ben 45 tocchi in altrettanti minuti (miglior dato personale stagionale). Menzione doverosa anche per l’uomo che chiude il match, Ambrosino, bravo nel credere nel cross a campanile di Kvernadze e autore del terzo gol stagionale (il primo subentrando dalla panchina).

L’ultimo match del 2024 coincide con l’inizio del girone di ritorno: a Castellammare di Stabia bisogna chiudere e riaprire con una vittoria

Stagione lunga, può succedere di tutto

Leandro Greco

Diciannove punti in altrettante partite: il Frosinone si presenta al giro di boa da terz’ultima in classifica ma ad appena 5 punti dal primo posto utile per gli eventuali playoff promozione. Ebbene sì, eventuali perché nel primo bilancio, quello di metà stagione, sono ben 9 i punti che dividono la terza e la quarta in classifica (ne servono 14 di distanza per decretare le tre promosse senza playoff). È ovvio, la stagione è ancora lunga e può succedere ancora di tutto, ma i ciociari devono restare attaccati al treno di una graduatoria cortissima, che dà sì la possibilità di qualche passo falso in più rispetto al normale, ma che premia anche le squadre (a dir la verità poche) che riescono a trovare continuità di risultati.

A proposito di continuità, dopo la convincente vittoria dello Stirpe, il Frosinone verrà ospitato domenica alle 17.15 dalla Juve Stabia, quinta in classifica e reduce dalla sconfitta di misura al Mapei contro la Reggiana. Una sfida difficile, su un campo altrettanto ostico, dove Sassuolo e Pisa, le dominatrici del campionato, hanno faticato, non riuscendo a portare a casa il bottino pieno.

Una vittoria al Menti di Stabia sarebbe quindi fondamentale per far coincidere una buona fine e… un buon principio.