La rocambolesca retrocessione del Frosinone resta una ferita aperta e la ripartenza complicata è stata la riprova. Si è chiuso un anno senza troppi sussulti in provincia: il movimento continua ad arrancare con i soliti problemi come la carenza di strutture e gli investimenti (pubblici e privati) che latitano. I dati sull'indice di sportività sono sconfortanti. Avvenimenti, risultati e personaggi. E le prospettive per il 2025
Una ferita profonda. Che non si è ancora rimarginata completamente. E la cicatrice resterà per sempre a ricordare una delle amarezze più grandi della storia del Frosinone Calcio. La retrocessione in Serie B ha segnato in maniera dolorosa il 2024 dello sport ciociaro anche perché arrivata agli ultimi secondi dell’ultima giornata dopo un campionato in cui il Frosinone aveva meritato un altro epilogo. E’ stato l’avvenimento principale dell’anno ormai agli sgoccioli: la salvezza avrebbe portato benefici non solo alla società ed all’intero movimento sportivo ma anche ad una provincia che ha fame di eccellenze a tutti i livelli. Un club in Serie A fa sempre da traino.
Per il resto lo sport provinciale continua ad arrancare con i soliti problemi come la carenza di strutture e gli investimenti (pubblici e privati) che latitano. Insomma non si cresce ma addirittura si peggiora. I dati sono sconfortanti: l’indice di sportività, calcolato dal Sole 24 Ore nell’annuale indagine sulla qualità della vita delle province, conferma le difficoltà. La Ciociaria è 100^ per le strutture sportive, 85^ negli sport individuali e 86^ in sport e società. Si salva negli sport di squadra: 44^ su 107 grazie al Frosinone in Serie A e per questo la retrocessione è ancor più grave. Per fortuna che la passione di atleti, tecnici e dirigenti non è mancata. Ed è il vero carburante dello sport aspettando il salto di qualità che dipende da altri fattori
La partita maledetta
Gennaio si apre con la sconfitta del Frosinone in casa contro il Monza. Una Befana che regala solo carbone ma la squadra di DiFra gira la boa a quota 19. Un punteggio che fa ben sperare nella salvezza a fine stagione. Un’altra amarezza qualche giorno dopo: il Frosinone si sveglia dal sogno-Coppa Italia, uscendo ai quarti con la Juve. Ma il risultato raggiunto nel trofeo resta storico. Il primo febbraio si chiude il mercato: il club ciociaro ingaggia 6 elementi (Bonifazi, Valeri, Zortea, Vural, Seck e Ghedjemis) ma alla fine non saranno rinforzi decisivi. Il ko sul campo del Sassuolo segna il marzo del Frosinone: Kaio Jorge sbaglia nel finale il rigore che avrebbe regalato quel punto alla fine determinante per salvarsi.
I successi con la Salernitana il 26 aprile e a Monza il 19 maggio regalano al Frosinone la grande chance di giocarsi la salvezza in casa all’ultimo giornata nello scontro diretto con l’Udinese potendo contare su 2 risultati su 3. Ma alla fine di una notte maledetta il Frosinone perde e retrocede. Si consuma il classico dramma sportivo, una sorta di “Maracanazo” in salsa ciociara: tanta sfortuna ma anche una gestione tecnica discutibile specchio dell’intera stagione.
Stirpe, il trionfo della sportività
Nonostante la delusione più cocente il presidente si presenta in sala stampa al contrario dell’allenatore Eusebio Di Francesco e dei protagonisti scesi in campo. Maurizio Stirpe dispensa una lezione di sportività che farà il giro dei media di tutto il mondo strappando un unanime applauso. Un esempio di come si accettano le sconfitte anche le più cocenti. La sua disamina pacata e lucida resta uno dei momenti più alti dello sport ciociaro nonostante un contesto d’insuccesso.
“Dobbiamo ripartire il progetto societario non è fallito, non è retrocesso – ha sottolineato Stirpe – Il nostro modo di fare calcio era e rimane questo. Sostenibilità, valorizzazione dei giovani e del marchio e sviluppo delle infrastrutture: questi i punti cardine di questi ultimi 3 anni, che restano tali. Lo abbiamo fatto e lo faremo anche nelle prossime stagioni, a prescindere dalla categoria”. Ed ancora: “Quest’anno siamo arrivati ad un soffio dalla salvezza – ha aggiunto – Secondo me con un pizzico di capacità nel saper gestire certi episodi durante il campionato non saremmo arrivati a questa corrida finale. Dobbiamo accettare il risultato del campo e fare tesoro per ripartire e riproporci in un certo modo”.
La ripartenza faticosa
Giugno è il mese delle scelte e delle decisioni strategiche per il futuro del Frosinone. Nei primi giorni arriva la fumata bianca per Guido Angelozzi che resta alla direzione tecnica. Per il dirigente c’erano state proposte da altri club ma alla fine ha voluto continuare anche per il legame forte col presidente Stirpe. Eusebio Di Francesco invece non accetta l’offerta di rinnovo e nelle settimane seguenti si accaserà al Venezia. Per la panchina l’obiettivo è Vincenzo Vivarini, reduce da un biennio vincente a Catanzaro. Intanto l’ex Gatti viene convocato in Nazionale per l’Europeo: un altro motivo d’orgoglio per la società giallazzurra dove il difensore è stato scoperto e lanciato.
La Serie B tra l’altro non vive un momento facile. I diritti tv sono invenduti, forte preoccupazione tra i club che rischiano di perdere introiti vitali. A fine giugno torna a parlare il presidente Maurizio Stirpe che traccia la rotta della prossima stagione. Annuncia diverse novità come la rivoluzione del settore giovanile. “Dobbiamo ritrovare lo spirito giusto, ripartire ed evitare di disastri”, ha detto in sintesi. Qualche giorno dopo Vivarini si libera dal Catanzaro ed è pronto a firmare per il Frosinone.
Vivarini, l’avvio shock e il buon lavoro di Greco
Luglio si apre con l’ufficializzazione di Vivarini e l’inizio della preparazione a Fiuggi. Sul mercato da sottolineare le cessioni eccellenti di capitan Mazzitelli (Como) ed Harroui (Verona) che precedono quella di Brescianini all’Atalanta. Il calendario regala un esordio di prestigio contro la Sampdoria. Torna in società la “bandiera” Alessandro Frara in qualità di responsabile del settore giovanile. Dazn acquisisce in extremis i diritti tv ma non c’è Sky. Per le società un danno di 3 milioni ciascuna.
Il Frosinone crolla in Coppa Italia e viene eliminato dal Pisa. Preludio ad un avvio di stagione complicato. Il debutto in campionato comunque non è dei peggiori: 2-2 con la Samp. I problemi a settembre ed ottobre: il Frosinone racimola appena 6 punti in 9 partite, è ultimo, Vivarini viene esonerato. Fatali infortuni, scarsa empatia con un gruppo molto rinnovato (e giovane) ed una squadra senza identità. Al suo posto viene promosso dalla Primavera Leandro Greco: il Frosinone cambia marcia con 14 punti in 11 partite anche se la classifica resta precaria. Alla fine dell’andata i canarini girano a quota 19.
Il 14 dicembre Fabio Grosso, allenatore della capolista Sassuolo, riabbraccia i tifosi giallazzurri ai quali nel 2023 ha regalato la Serie A. L’anno finisce con la vittoria sulla Salernitana ed il pareggio in casa della Juve Stabia. La società ciociara nel 2024 piange la scomparsa di 2 personaggi che hanno scritto pagine di storia come l’ex difensore Zeno Spaziani ed il tecnico Mario Santececca.
Politica sportiva, Bedin scalza Balata
Il 2024 è stato un anno di grandi cambiamenti per quanto concerne la politica sportiva. In Lega Serie B è finita l’era del presidente Mauro Balata che dopo 7 anni ha passato il testimone al manager Paolo Bedin, già dg della stessa Serie B e della Lega Pro. Non è stato un avvicendamento indolore. Balata ha provato la rielezione prima nell’assemblea del 12 settembre e poi in quella del 16 dicembre. Ma l’avvocato sardo ormai non aveva più la fiducia delle società che lo hanno sostenuto in questi anni e alla fine si è dovuto ritirare.
Nuovo presidente anche nel Comitato regionale della Lega dilettanti. Il giornalista Roberto Avantaggiato ha sostituito lo storico numero Melchiorre Zarrelli nel segno della continuità. Un’elezione a sorpresa: l’ex cronista del Messaggero ha battuto Giacomo Tramati, ex calciatore ed ora allenatore, a capo di una lista sponsorizzata dagli assessori regionali al bilancio ed agricoltura Giancarlo Righini e da quella allo sport Elena Palazzo. Ennesima riconferma per il consigliere ciociaro Franco Cerro. Già vicepresidente vicario del Comitato regionale Lazio, ex dirigente del Pontecorvo calcio, eletto per la prima volta consigliere a giugno 1992. Cerro ha sempre rappresentato un saldo punto di riferimento per il calcio ciociaro e non solo. Eletti delegati assembleari Vittorio Del Signore e Martina Raponi, dirigenti di Pontecorvo ed Anitrella.
L’avvocato De Vita si conferma alla FIN laziale
La Ciociaria continua ad essere rappresentata nella FIN regionale. L’avvocato Emanuele De Vita di Anagni il 28 settembre viene rieletto consigliere nel corso dell’assemblea del Comitato laziale che ha rinnovato la fiducia al presidente Gianpiero Mauretti. Una conferma prestigiosa ma soprattutto strategica per il nuoto provinciale e non solo.
“Sarò a disposizione delle società per ogni problematica. Dietro le medaglie c’è il lavoro dei club che devono essere sostenuti. Mi adopererò affinché la FIN abbia maggiore capacità di ascolto nei confronti della base”, ha detto il dirigente che durante il suo mandato si è distinto per l’impegno a tutela delle associazioni sportive e soprattutto dei gestori delle piscine del territorio. Diversi i suoi interventi per sottolineare i problemi che assillano il settore. Come non sono mancate forti critiche alle amministrazioni sulla gestione degli impianti natatori. Emblematico il caso dello stadio del nuoto di Frosinone.
L’altro calcio e sport vari
Il 2024 si è chiuso con una buona notizia per il calcio ciociaro. In Serie D il Cassino, storica società con un passato nei professionisti, ha terminato il girone d’andata in testa con 34 punti in 17 gare (9 vittorie, 7 pareggi e 1 solo ko). Gli azzurri sognano il ritorno in Serie C e sarebbe il giusto premio per un club che negli anni ha profuso enormi sacrifici per tenere la squadra nel calcio nazionale.
Per quanto concerne gli altri sport, la BPC Virtus Cassino si conferma punta di diamante del basket ciociaro militando in Serie B. Ma si fanno onore anche Scuba Frosinone, Sora, Anagni e Bk Cassino in C. Nel volley maschile risorge la Globo BPF Sora che torna in B dopo la vittoria della finale playoff contro il Sempione Volley Young Roma 7. Mentre nel femminile l’Assitec Sant’Elia milita in B2 nell’ambito di un progetto più sostenibile dopo la parentesi poco felice in A2. Nel calcio a5 l’AMB Frosinone si piazza al settimo posto in Serie A2 e nella stagione in corso viaggia a centro classifica.
Avvenimenti e personaggi
Vico nel Lazio il 16 e 17 marzo ha ospitato una bella ed inedita mostra organizzata per celebrare la mitica Lazio dello scudetto del 1974 a distanza di 50 anni. Un’esposizione che è andata oltre l’evento sportivo ma ha fotografato il momento storico dell’Italia del ’70. Il 17 aprile a Morolo viene presentato il progetto per la realizzazione di un campo pratica di golf da parte dell’associazione Teerock Golf Club che conta 10 soci. Muore ad Isola del Liri l’ex attaccante Pino Santonico, unico calciatore della città aver giocato in Serie A nell’Atalanta.
L’intelligenza artificiale irrompe nello sport e precisamente nella Champion Cup di arti marziali (sanda) organizzata a Sora dalla Champion Training a metà giugno. La manifestazione è stata completamente gestita con app e computer da parte della palestra sorana che nel 2024 si è distinta grazie a decine di successi. Dal 15 al 20 luglio la sesta edizione del “Festival dello Sport raccontato”, organizzato a Veroli. Uno scrigno di storie e personaggi legati al mondo dello sport che ogni anno illuminano le notti ciociare.
I giorni delle Olimpiadi
Il 26 luglio a Parigi scatta l’edizione numero 33 dei Giochi Olimpici. La provincia di Frosinone schiera una sola atleta, ovvero la golfista Alessandra Fanali. Nel Lazio solo Rieti fa peggio senza nessun rappresentante. Sono lontani i tempi quando la Ciociaria ha potuto schierare più atleti in una Olimpiade. Altro sintomo della crisi dello sport.
Tuttavia Frosinone gioisce ancora una volta grazie a Fabrizio Donato cresciuto sulla pista del campo “Bruno Zauli” del capoluogo. Se nel 2012 l’ormai ex triplista delle Fiamme Gialle aveva conquistato a Londra uno storico bronzo, a Parigi in versione tecnico di Andy Diaz si è ripetuto. Bella la storia del cubano, naturalizzato italiano: fuggito dal suo Paese, si è rifugiato in Italia dove è stato aiutato, ospitato e poi allenato da Donato fino al trionfo olimpico.
Rendina, “re” dei motori
Uno degli eventi clou dell’estate sportiva è stato il Rally di Roma Capitale che tocca anche la provincia di Frosinone. La manifestazione, valida come campionato europeo, ha avuto un successo senza precedenti. Grazie alla formula ideata dal patron Max Rendina e da Motorsport Italia. Il pilota-manager ha infatti portato il “circus” a quattro ruote nel cuore della capitale in una cornice unica come ad esempio il Colosseo. Rendina, pilota campione del mondo ed organizzatore, ha colto nel segno non solo dal punto di vista tecnico. Il Rally di Roma Capitale ha calamitato il pubblico delle grande occasioni ed è diventato un fenomeno mediatico nonché di costume.
Rendina ha grandi progetti e punta ad alzare l’asticella del Rally fino al tetto del mondo. Non a caso a settembre è stato al seguito della delegazione, guidata dalla Premier Giorgia Meloni, che ha visitato l’autodromo di Monza. Una presenza non casuale ma per allacciare relazioni utili per la crescita del Rally di Roma. Rendina è stato uno dei personaggi del 2024: è sua la regia del Rally del Lazio di Cassino che a novembre è stato promosso campionato italiano. Oltre gli impegni da pilota ed organizzatore, Rendina si è speso anche per il sociale costituendo una fondazione per consentire ai diversamente abili di praticare gli sport motoristici.
L’Under 20, la Strafrosinone e lo stop degli arbitri
Vetrina azzurra per lo “Stirpe” di Frosinone il 10 ottobre. La Nazionale Under 20 infatti gioca nell’Elite League contro l’Inghilterra ed in regia il ct Corradi schiera il beniamino di casa Cichella. Ottobre è il mese della Strafrosinone, la corsa podistica che festeggia la 40^ edizione. Una “classicissima” dello sport ciociaro e non solo che ha resistito nel tempo riuscendo sempre a rinnovarsi.
A fine novembre una buona notizia per quanto concerne le strutture sportive. A Ceccano lo storico impianto del Rio Ceccano sarà ristrutturato e rilanciato dalla società Acul Factory, premium sponsor della Acul Ceccano Omnia. “Investiremo oltre un milione di euro – annuncia la società partecipata dall’Acul Spa – per custodire la tradizione e rinnovare completamente l’impianto”.
Ogbonna e tanti altri calciatori professionisti sono cresciuti nell’impianto di Colle Campanaro. Infine a dicembre la protesta estrema degli arbitri del Lazio che nel week-end tra il 6 ed l’8 non scesi in campo bloccando tutti i campionati regionali. Motivo della presa di posizione i continui episodi di violenza che i fischietti devono subire tutte le settimane.
Isolaliri da record
Lo sport ciociaro chiude il 2024 con un record messo a segno dall’Isola 1925. Lo storico club sta cercando di rinverdire i fasti del passato grazie ad un progetto sostenibile che prevede l’azionariato popolare. E’ ripartito dalla Terza categoria ed è stato subito promosso in Seconda dove è in vetta punteggio pieno. Così con 17 vittorie in 17 partite è la squadra italiana che ha totalizzato la migliore media punti con il 100% di vittorie nel corso dell’anno. Prima in Terza categoria nello scorso campionato e poi proseguendo la striscia nell’attuale stagione.
Una media da record che la incorona come l’unica squadra d’Italia ad aver sempre vinto nel 2024. Nella speciale classifica precede il Cucciago (Lombardia) con 29 vittorie in 30 partite ed il Lauras (Sardegna) con 26 successi in 29 gare.
Le aspettative per il 2025
Che sport farà l’anno prossimo? Proviamo ad azzardare le previsioni meteosportive del 2025. La salvezza del Frosinone è fondamentale per tutto il movimento sportivo della provincia. Come abbiamo visto sono risultati che incidono nella qualità della vita del territorio. La conferma della Serie B rappresenta l’obiettivo minimo ma è chiaro che in un torneo così equilibrato tutto può succedere. Restando nel calcio, una promozione in Serie C del Cassino darebbe un ulteriore impulso allo sport provinciale e all’indotto. E poi la provincia ritroverebbe 2 squadre professionistiche.
Grande attesa per il Rally di Roma Capitale (in programma il 4, 5 e 6 luglio) ed il Rally del Lazio (14 settembre). Max Rendina promette di stupire gli appassionati con effetti speciali. Per quanto riguarda gli altri sport, l’obiettivo minimo è confermarsi sugli stessi livelli del 2024. Un discorso che ovviamente riguarda soprattutto le discipline di squadra. In generale comunque lo sport ciociaro deve iniziare a dare segnali di crescita con una visione nuova e moderna che preveda investimenti pubblici e privati in un settore riconosciuto dalla costituzione nell’articolo 33: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.