Il Frosinone a Pescara cerca un guizzo per blindare i playoff

FOTO © MARIO SALATI

Dopo il pari interno contro la Juve Stabia, la squadra giallazzurra è impegnata a Pescara. I canarini contano alcune assenze. Rientrano Haas e Beghetto, Maiello verso il recupero. Gli abruzzesi di Sottil, privi del bomber Galano, cercano una vittoria per uscire dalla zona playout.

Alessandro Salines

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Sono le difficoltà che fanno nascere i miracoli”. E se lo dice uno come William Forsyth Sharpe bisogna fidarsi. Le parole del grande economista statunitense, Premio Nobel nel 1990, possono diventare il mantra del Frosinone post-lockdown.

La squadra giallazzurra in crisi di risultati (5 punti in 6 gare) e alle prese con alcuni infortuni deve cercare di fare necessità virtù per trovare il guizzo vincente e continuare ad inseguire il sogno-promozione. A partire da domani alle 18.45 a Pescara in una gara durissima ed importante per tanti motivi.

A quattro giornate dalla fine non si deve piangere sul latte versato ma si deve dare fondo ad ogni risorsa per centrare l’obiettivo playoff e poi giocarsi tutto negli spareggi.

Punti pesanti per obiettivi opposti

LA SFIDA ALLO STADIO ADRIATICO NEL 2017

Allo stadio “Adriatico” una sfida delicata. Fondamentale per la classifica di entrambe.

Il Pescara, partito per ben altri traguardi, deve racimolare quei punti necessari per la salvezza diretta. Gli abruzzesi sono fermi a 41 insieme a Venezia e Perugia in piena bagarre playout. Il tecnico Andrea Sottil ha chiesto due vittorie per togliersi dai guai.

Il Pescara ha vissuto una stagione tra pochi alti e tanti bassi con 3 allenatori (Zauri, Legrottaglie ed ora Sottil) che si sono avvicendati in panchina. Non vince da 5 turni nei quali ha racimolato appena 3 punti.

Alla ripresa del campionato era pure ripartito bene con il successo sulla Juve Stabia. Poi tanta sofferenza con 3 pareggi e 2 sconfitte che hanno complicato la classifica. La formazione biancazzurra ha una delle peggiori difese (52 reti) della serie B ma ha segnato 46 gol (quinto attacco del torneo). La gara col Frosinone è attesa come un’occasione per avvicinarsi all’obiettivo.  

Dal canto suo il Frosinone è sesto a 52 con il Cittadella. La squadra di Nesta nelle ultime 3 partite ha conquistato 4 punti (5 da quando si è tornati in campo). Dopo la sospensione ha perso 3 posizioni e la promozione diretta è diventata praticamente irraggiungibile.

I giallazzurri devono fare punti per consolidare la qualificazione nei playoff e magari guardare al quarto o terzo posto che regalerebbe subito la semifinale. La trasferta di Pescara non si può bucare. E poi i ciociari devono dare una risposta dopo la deludente prova contro la Juve Stabia.

Il Frosinone, pur continuando ad avere la seconda difesa del campionato con 32 gol al passivo, ha mostrato qualche crepa di troppo (9 reti in 6 incontri). E poi l’attacco continua a faticare come da inizio stagione: 37 marcature (solo 11 fuori casa), quart’ultimo attacco del campionato. Numeri che vanno migliorati se si vuole arrivare lontano.

L’analisi di Alessandro Nesta

Alessandro Nesta © Emiliano Grillotti

Il tecnico giallazzurro non nasconde le difficoltà ma ritiene che al Frosinone manchi qualche punto. In particolare ad Empoli i giallazzurri avevano meritato sicuramente di più. E così il match all’Adriatico diventa molto importante.

Le partite sono di meno e i punti pesano sempre di più – afferma il tecnico – Al Pescara servono punti ma anche noi dobbiamo avere la forza di andare a prenderli perché ultimamente abbiamo raccolto poco. Con la Juve Stabia il pari è stato giusto, magari con Empoli e le altre potevamo fare qualcosa di più. Diciamo che in questo periodo tutte le squadre fanno fatica a mantenere un organico equilibrato a causa degli infortuni. Per quanto ci riguarda abbiamo avuto problemi a centrocampo. E per questo siamo in difficoltà. Speriamo di recuperare tutti perché le gare ravvicinate comportano di avere un organico al completo”.

È innegabile che i tifosi s’aspettavano di più dal Frosinone che prima della sospensione era terzo a 2 punti dal secondo posto. La ripartenza è stata lenta.

Abbiamo fatto di tutto per portare la squadra ad un certo livello di condizione ma tutti sapevamo che sarebbe stato un campionato diverso e che le gerarchie potevano cambiare perché magari una squadra giovane avrebbe fatto meno fatica – spiega Nesta – E poi quando le cose vanno male, si comincia a fare il classico ‘mercato del pesce’ e si dice che questo o quel giocatore non è più buono. Ricordo che prima di questo stop eravamo la seconda miglior difesa, abbiamo fatto 6 partite senza prendere gol.  Io dico che si può fare meglio. Ma analizziamo le reti prese finora: un bel po’ di rigori, calci piazzati e qualche svarione che capita. Però non vedo che la difesa o il Frosinone in solido stiano facendo male. Abbiamo preso qualche gol per distrazione ma dopo la gara con il Chievo la squadra ha saputo reagire”.

Nesta detta la ricetta. “Credo che la squadra debba ritrovarsi individualmente – aggiunge il trainer – Ad Empoli abbiamo tirato 18 volte senza fare gol. Una crescita individuale significa anche migliorare la condizione in modo tale da essere più lucidi sotto porta. A me non piace vendere fumo, quando gioco male lo dico e quando la squadra fa bene lo sottolineo”.

Presenti ed assenti

Frosinone-Pescara © Mario Salati

Squalificato Ardemagni, out gli infortunati D’Elia, Salvi e Tabanelli. Rientrano Beghetto ed Haas che erano stati fermati dal giudice sportivo. Convocati Maiello e Capuano che in settimana si erano allenati a scartamento ridotto.

È partito per Pescara anche Gori il quale nella gara con la Juve Stabia aveva riportato un’elongazione al retto femorale della coscia sinistra. Probabilmente andrà solo in panchina.

Non mancano i dubbi a partire dal modulo: 3-5-2 o 3-4-1-2? Tra i pali ci sarà ovviamente Bardi. In difesa dovrebbe rientrare Ariaudo con Brighenti e Krajnc confermati. Sulle fasce Paganini o Zampano a destra e Beghetto a sinistra. In mezzo al campo Haas, Maiello e Rohden.

Se Nesta opterà ancora per il 3-4-1-2, lo svedese fungerà da trequartista. Qualche chance anche per Tribuzzi se Maiello dovesse partire dalla panchina. In attacco Novakovich, Dionisi, Ciano e Citro si contenderanno le due maglie. I primi due appaiono in vantaggio.

Il Pescara senza la “stella” Galano

Frosinone-Pescara © Emiliano Grillotti

Sottil non potrà contare sull’attaccante, autore di 13 reti, e squalificato per 3 turni. Un’assenza pesante per il Pescara.

Fuori causa anche Bojinov e Pavone. Il tecnico è sembra orientato a schierare il 3-4-2-1.

È una soluzione ed ha dato ottime indicazioni ma ancora non ho deciso”, taglia corto Sottil in conferenza stampa. Dietro l’unica punta Maniero (a 2 gol dal rinnovo del contratto) dovrebbero girare Clemenza e Pucciarelli. A centrocampo Memushaj e Kastanos, sulle fasce Zappa e Balzano.

I 3 difensori, davanti al portiere Fiorillo, saranno Bettella, Scognamiglio e Del Grosso. Per Sottil una partita che può diventare decisiva nel futuro del Pescara.

Bisognerebbe mettere insieme il primo tempo giocato col Perugia e la ripresa disputata a Venezia – afferma l’allenatore – In sintesi serve continuità. In difesa non dobbiamo accusare sbavature. Nel secondo tempo del “Penzo” ho visto una retroguardia più alta e solida. Il Frosinone ha tante assenze ma l’organico è di qualità. Senza cattiveria agonistica non si va da nessuna parte. Sotto questo profilo la squadra ha risposto. Ho visto tanti miglioramenti. Ora voglio più leggerezza. I ragazzi non devono essere preoccupati. Se mentalmente sono liberi possono centrare la vittoria. Sarebbe fondamentale in chiave salvezza”.