
Giovedì la squadra giallazzurra sarà di scena in una "Arena Garibaldi" sold out e in attesa della promozione matematica in Serie A. La squadra di Bianco venderà cara la pelle per portare a casa l'undicesimo risultato utile di fila. Sempre emergenza con diversi assenti: si sono fermati anche Pecorino e Tsadjout. Recuperano Bettella e Monterisi
Il Pisa ha lo champagne in ghiaccio per la grande festa-promozione attesa da 34 anni in uno stadio tutto esaurito da giorni. Ma tra la Serie A ed i nerazzurri, ci sono ovviamente lo Spezia (deve fare un risultato peggiore dei toscani) ed un Frosinone che non sarà il classico sparring di fine stagione. La squadra di Bianco giovedì nel turno infrasettimanale del primo maggio venderà cara la pelle e cercherà di rompere le bottiglie nel secchiello per compiere un altro passo importante verso una salvezza sempre più a portata di mano.
Imbattuto da 10 turni, il Frosinone potrebbe allungare la serie utile ed avvicinarsi al record di risultati positivi (16, 8 vittorie ed altrettanti pareggi) in Serie B messo a segno nella stagione 2017-2018 dai canarini di Moreno Longo. “Una gara difficilissima contro una delle squadre più in forma del campionato che non perde da tante partite. Ma domani non ce ne deve essere per nessuno. Sono sicuro che il gruppo, come sempre, darà una grande risposta”, ha avvisato Pippo Inzaghi.
Attenti alle spalle
Il Frosinone, dopo il pari (terzo di fila) con lo Spezia, ha guadagnato 1 punto sui playout ora a 4 lunghezze. Stesso distacco comunque con la retrocessione diretta. Una classifica cortissima in basso: 8 squadre in 4 punti, dal Cittadella a 35 al Frosinone a 39. A 4 turni dalla fine sarà bagarre fino all’ultimo respiro. Per questo guai ad abbassare la tensione considerando un calendario tutt’altro che amico. Dopo il Pisa, lo scontro diretto (forse decisivo) col Cittadella e trasferte a Palermo ed in casa del Sassuolo nel recupero della 34^.

Servono ancora punti altrimenti si rischia di essere risucchiati nei playout inficiando quanto di buono fatto finora. A Pisa sarà una sfida durissima contro una squadra forte ed in forma: seconda a quota 69, ha vinto 4 delle ultime 5 partite (1 pari), segnando 11 gol (2.2 di media a match); nel periodo nessuna squadra ha ottenuto più punti dei toscani (12, come il Sassuolo). Senza dimenticare che sarà spinta da oltre 10 mila tifosi.
Tante assenze ma formazione quadrata
Dopo l’avvento in panchina di Bianco, il Frosinone comunque ha dimostrato di poter giocare alla pari contro qualsiasi avversaria. E non è un caso che il tecnico sia ancora imbattuto ed ha trascinato il gruppo dal penultimo al 12° posto fuori dalla sabbie mobili. Le assenze ed un calo fisiologico hanno rallentato la rincorsa ma finora Marchizza e soci sono usciti sempre a testa alta. Sabato hanno fermato lo Spezia e con maggiore lucidità avrebbero potuto vincere.

Quindi a Pisa il Frosinone dovrà ripetere le prestazioni solide offerte finora, alzando la cifra della concentrazione e del coraggio. Mai come stavolta i giallazzurri dovranno osare, cercando di far male agli avversari. Inoltre sarà fondamentale giocare sugli errori dei nerazzurri, sui punti deboli che tutte le squadre più o meno hanno e sulla pressione che potrebbe addirittura giocare brutti scherzi.
Probabile formazione

Bianco si presenterà all’Arena Garibaldi senza alcune pedine importanti come Kalaj, Koutsoupias, Darboe, Kone e Szyminski. Si sono fermati nella rifinitura Pecorino e Tsadjout. Recuperano invece Monterisi e Bettella. Il primo era uscito malconcio dalla sfida con lo Spezia, il secondo si è infortunato nel riscaldamento a Cesena. Nell’ultimo turno l’allenatore ha disegnato un 3-4-3 che potrebbe essere confermato. Dubbi in difesa: il trio potrebbe essere composto da Monterisi, Lucioni e Bracaglia come con lo Spezia. Chance anche per Bettella e Cittadini.

A centrocampo inamovibile Bohinen, la novità potrebbe essere Cichella al posto di Vural apparso giù di corda. Sulle fasce Antony Oyono dovrebbe rientrare a destra col fratello Jeremy in panchina. A sinistra certo capitan Marchizza. Il tridente non dovrebbe cambiare con Ghedjemis, Ambrosino e Kvernadze. Il franco algerino è stato nominato miglior giocatore del mese. Infatti tutte le 3 partecipazioni attive al gol in questo campionato (2 marcature e 1 assist) sono arrivate nelle ultime 5 presenze, dopo che era rimasto a secco nelle precedenti 13. In caso di 4-3-3 invece uscirebbe un difensore (Bracaglia o Lucioni) ed entrerebbe un centrocampista (Vural o Begic).
Il Pisa vuole chiudere i conti

Come detto i nerazzurri devono fare un risultato migliore dello Spezia per chiudere i conti. E’ una sorta di match-point. Ma al di là della combinazione, cercheranno in primis di battere il Frosinone ed aspettare cosa accadrà al “Picco” dove gli aquilotti affronteranno la Salernitana. “Il lavoro alla fine paga e sono orgoglioso della crescita dei ragazzi – ha aggiunto Inzaghi – Ma fin quando non taglio il traguardo non sono tranquillo. Se domani vedrà una squadra deconcentrate andremo subito in ritiro. Abbiamo effettuato un grande percorso partendo in sordina. Ero sicuro dei playoff ma dentro di me pensavo a qualcosa di più. Quando trovo l’ambiente che piace a me e dove si può lavorare come dico io, il risultato arriva sempre”.
Il tecnico nerazzurro è uno specialista in promozioni. Da calciatore ha giocato finali di ogni tipo. Sa come si preparano ed affrontano partite così importanti. “Siamo all’ultima corsa, la più difficile complicata ed emozionante – ha chiosato – Quello che dirò alla squadra è di godersi questi momenti e giocarsela. Sappiamo che abbiamo un popolo che ci seguirà e vogliamo regalargli una grande soddisfazione”.
Tutti abili ed arruolati
“In ritiro andranno tutti e 25 e dispiace che qualcuno andrà in tribuna. Ma da qui alla fine del campionato darò spazio un po’ a tutti”, ha rivelato Inzaghi orientato a schierare il solito 3-4-2-1. Non mancano i dubbi soprattutto in attacco con il rientro di Lind e Moreo. In difesa invece avanti con Canestrelli, capitan Caracciolo e molto probablmente Calabresi in vantaggio su Bonfanti e Rus. Sulle fasce sicuri Touré e Angori, in mezzo verso la conferma Solbakken con l’inserimento di uno tra Abildgaard e Marin.

Davanti si potrebbe vedere un inedito trio composto da Tramoni, Morutan e Meister. In corsa pure Lind e Moreo. “Hanno recuperato e si sono allenati. Entrambi possono giocare dall’inizio”, ha precisato Inzaghi che s’aspetta un Frosinone solido e pratico. “Bianco è un allenatore pragmatico che ha fatto quello che doveva fare: compattare l’ambiente – ha proseguito l’allenatore – I ciociari hanno avuto tante vicissitudini però nelle ultime partite hanno dimostrato il proprio valore”.