
Contro la Reggiana una prova dai 2 volti certificata dai numeri raddoppiati o triplicati tra primo e secondo tempo. Il cambio di modulo ha svegliato i giallazzurri ma alla fine è arrivato solo un pari. Domenica a Salerno quasi uno spareggio-salvezza per ritrovare la vittoria che manca da 7 turni
E’ un Frosinone dai due volti quello che pareggia in extremis allo “Stirpe” contro una Reggiana invischiata, anch’essa, nella difficile ed imprevedibile lotta salvezza. I ciociari, dopo un primo tempo deludente e chiuso in svantaggio, rientrano nel secondo tempo con un piglio diverso. Ad essere decisiva, ancora una volta, una palla da fermo, con Koutsoupias che, in pieno recupero, colpisce di testa da azione da corner che corona una prestazione in crescendo e batte l’estremo difensore reggiano Bardi, uno degli ex, fino a quel momento autore di una partita impeccabile.
Numeri raddoppiati o triplicati

A rispecchiare al meglio il cambio di atteggiamento tra le due frazioni di gioco, accorrono in nostro aiuto le statistiche del match. Gli uomini di Greco, infatti, nel secondo tempo riescono a raddoppiare o triplicare praticamente ogni dato rispetto a quelli fatti registrare nei primi 45’ di gioco. L’elemento decisivo per il cambio di passo della squadra è riconducibile alla trasformazione tattica tra i due tempi. Greco che durante l’intervallo lascia negli spogliatoi Darboe in favore di Pecorino con l’idea di dare più peso all’attacco, cercando di svincolare Ambrosino dal difficile ruolo di falso nove, non propriamente adatto alle sue caratteristiche.
I risultati del cambio non tardano ad arrivare, con i giallazzurri che, nei primissimi minuti della ripresa, riescono a collezionare numerosi tiri (a fine match saranno 17 totali, di cui 7 in porta) e svariati corner che risulteranno decisivi ai fini del punto ottenuto. A fine partita saranno ben 8 gli angoli battuti dal Frosinone (di cui 6 nella seconda frazione di gioco).
L’errore di Lusuardi complica il match

Buona la prestazione della retroguardia ciociara, eccezion fatta per Lusuardi che, dopo il gol decisivo della settimana scorsa, non riesce a replicare fino in fondo la prova quasi impeccabile offerta contro il Catanzaro. In occasione del gol, infatti, si fa cogliere impreparato dal velo involontario di Gondo, e concede l’assist a Sersanti che ringrazia e, praticamente da fermo all’altezza del dischetto del rigore, piazza il pallone sotto l’incrocio dei pali, permettendo alla Reggiana di chiudere in vantaggio il primo tempo. Nota di merito per la prova di Monterisi e Di Chiara che, a fine match, sarà il giocatore con più tentativi verso la porta difesa da Bardi (4, a pari merito con Koutsoupias).
Il cambio tattico trasforma il centrocampo

Il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 regala al Frosinone più imprevedibilità e vivacità in zona offensiva, con Bohinen e, soprattutto Koutsoupias, che gestiscono nel migliore dei modi la mediana. Il greco, in particolare, offre una prestazione efficace in fase difensiva, ma soprattutto sotto l’aspetto della pericolosità offensiva. L’ex Catanzaro chiuderà il match in testa alle personali classifiche dei tiri tentati (4, di cui 2 in porta), ma anche di contrasti (5 riusciti nel corso del match) e della più alta percentuale di passaggi riusciti (95 %, pari a 39 a buon fine sui 41 tentati). Insomma, se molti si aspettavano un sussulto, una risposta sul campo del nuovo arrivato nel mercato invernale, è arrivata.
Ambrosino in crescita, ma mancano i gol

Il cambio tattico agevola anche Ambrosino, il migliore dei tre riferimenti offensivi con cui Greco si presenta. Dopo una prima frazione in linea con le difficoltà del Frosinone, infatti, l’ingresso di Pecorino alleggerisce il numero 10 giallazzurro che arretra il suo raggio d’azione e riesce a trovare per ben 3 volte la conclusione a rete, con Bardi che gli impedisce di ritrovare la gioia del gol. Da segnalare inoltre il primo assist stagionale di Partipilo, che disegna la traiettoria capitalizzata dalla zuccata di Koutsoupias.
A Salerno uno spareggio o quasi

Sembra un mantra, che continuiamo a ripetere ormai da troppo tempo: a fine anno, quando si tireranno i conti della stagione, conteranno i punti e non le buone prestazioni (o almeno non solo). I ciociari devono ripartire sicuramente da quello che di buono si è visto negli ultimi due pareggi interni contro Reggiana e Catanzaro. Ma per dare speranze di salvezza sarà vitale tornare ad ottenere i 3 punti che mancano da 7 turni fin dal prossimo match, importantissimo in chiave salvezza contro la Salernitana. I granata sono l’ultima squadra contro cui i giallazzurri sono riusciti a vincere nell’ormai lontano 26 dicembre. Un ulteriore buon motivo per crederci ancora di più: da Salerno a Salerno.