
Dopo una stagione di rodaggio, il Frosinone aspetta l’esplosione del centravanti albanese prelevato a giugno 2023 dal Bayern Monaco. Il precampionato sta regalando buone sensazioni: l’attaccante è stato tra i più positivi realizzando 3 reti
Se segni un gol di tacco al primo anno di Serie A come Mancini e Quagliarella, non può essere solo un caso o un colpo di fortuna. I numeri devi averli. Quella prodezza è stata una pennellata d’autore in un quadro che ora va dipinto centimetro per centimetro. Per Marvin Cuni, giovane attaccante del Frosinone, è iniziata una stagione forse decisiva per la sua carriera: dovrà dimostrare in toto il suo valore e ripagare la fiducia del direttore Guido Angelozzi che lo ha voluto fortemente ingaggiandolo dal Bayern Monaco. E il precampionato finora ha regalato buone sensazioni con Cuni in grande spolvero e a segno 3 volte nei 3 test disputati.
“Cuni è un ragazzo del 2001 molto interessante – ha detto in un’intervista Angelozzi – Ringrazio il mio capo scout Gianluca Longo e Francesco Ridolfo. E’ una punta moderna, può fare il centravanti cosi come l’esterno. Il centro dell’attacco è il suo pane quotidiano. E’ di nostra proprietà, il Bayer ha una percentuale in caso di rivendita”.
Un lampo da 3 punti

Ventitre anni, nato a Frisinga in Germania ma di chiare origini albanese, Cuni è arrivato la scorsa estate dal Bayern Monaco dopo una stagione in prestito al Saarbrucken (terza serie tedesca, 13 gol in 35 gare). A scoprirlo come detto lo staff degli osservatori, guidato da Longo. Una sorta di scommessa che la dirigenza è convinta di vincere perché crede fortemente nelle sue qualità. Cuni, compagno di squadra di Zirkzee nelle minori del Bayern, non è riuscito ad esprimersi con continuità anche se ha fatto intravedere le doti di un centravanti generoso bravo ad attaccare la profondità, rapido in area e duttile. Forte fisicamente, ma anche acerbo in alcuni aspetti. Oltre ai problemi di ambientamento (la lingua ad esempio), ha pagato qualche problema fisico (un mese e mezzo fuori da metà gennaio a fine febbraio).
Il suo momento di gloria lo ha avuto il 6 novembre quando ha realizzato il suo unico gol spianando la strada al successo contro l’Empoli. Una rete bellissima con un gran colpo di tacco su cross di Ibrahimovic, autore poi del raddoppio. Sembrava l’inizio di una favola ed invece Cuni non è riuscito a confermarsi nelle partite seguenti. Infortuni, inesperienza e le scelte di Di Francesco che gli ha preferito Cheddira ed alcune volte anche Kaio Jorge. Alla fine per l’albanese 22 presenze (più 1 in Coppa Italia) di cui 6 da titolare, 1 gol ed 1 assist.
L’anno della riscossa

Per Cuni è iniziata una stagione importante. Addirittura fondamentale. Il Frosinone aspetta la sua esplosione: l’anno di esperienza in Serie A potrebbe regalargli la spinta giusta per imporsi in un campionato difficile ma meno tecnico come la B. “Sono un attaccante d’area di rigore per cercare di finalizzare – ha spiegato il giorno della sua presentazione – Ma so anche muovermi su tutto il fronte offensivo come pure uscire fuori per cercare il fraseggio. A 2 o a 3 non fa differenza, posso adattarmi”.
Cuni si è presentato in ritiro con le migliori intenzioni. Durante le vacanze si è allenato (come testimoniano i post sui social) per arrivare a Fiuggi in forma. Le prime impressioni sono state positive: nei primi 3 test è andato a segno 3 volte (1 gol col Volos e doppietta con i pari categoria del Bari). Ad oggi sono 2 i centravanti in rosa: oltre all’albanese, è stato ingaggiato Ambrosino. Vivarini comunque lo vede di buon occhio per generosità ed applicazione oltre che per le qualità tecniche.