Il piano-B della Federcalcio. Confermati i format e il Frosinone vede la serie A

La Figc riunisce il tavolo permanente e fa chiarezza su cosa accadrà se il Governo dovesse fermare definitivamente i campionati a causa del coronavirus. Le classifiche verrebbero cristalizzate e ci sarebbero 3 retrocessioni ed altrettante promozioni. Ma la Figc non s'arrende, lavora per la ripresa e chiederà all'Uefa di giocare fino al 31 agosto. Sarà decisivo il vertice tra Gravina e il Comitato Tecnico Scientifico per trovare una quadra sul protocollo sanitario.

Alessandro Salines

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Il famoso piano-B, evocato da più parti, c’è. Eccome. D’altronde Gabriele Gravina, presidente della Figc, lo aveva detto a chiare note: “Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D ma fin quando sarò presidente della Figc non firmerò il blocco dei campionati perché sarebbe la morte del calcio italiano“.

Fatto sta che se il Governo dovesse bloccare defitivamente i campionati la Federcalcio non si farà trovare impreparata. Il tavolo permanente tra le varie componenti del pianeta calcio italiano che si è svolto nelle ultime ore ha finalmente fatto chiarezza su cosa accadrà. I format non si toccano e le classifiche saranno cristalizzate. A questo punto il Frosinone può sperare nella promozione in serie A. I canarini infatti sono terzi e tornerebbero nel massimo campionato insieme a Benevento e Crotone.

Confermate retrocessioni e promozioni

Gabriele Gravina Foto © Imagoeconomica / Paolo Lo Debole

Era il punto nodale sul quale si erano aperte discussioni infinite. In molti avevano parlato addirittura di un cambio di format con il blocco delle retrocessioni ed una serie A a 22 squadre con la promozione delle prime 2 dalla B. Un’ipotesi cervellotica contestata con forza dal presidente Maurizio Stirpe: “O si annulla tutto oppure ci dovranno essere tre retrocessioni ed altrettante promozioni. E il Frosinone da terzo ha tutto il diritto di salire. In caso contrario faremo ricorso“. 

A quanto pare è passata la linea-Stirpe. Scenderanno tra i cadetti Lecce (a pari punti col Genoa ma sotto per classifica avulsa), Spal e Brescia. In A promosse Benevento, Crotone e Frosinone. Ma, secondo quanto filtrato, sulla terza promozione ci sarebbe qualche dubbio. Qualcuno ipotizza la disputa dei playoff. Tuttavia se il Governo deciderà per lo stop appare improbabile che la serie B possa giocare gli spareggi. 

Niente scudetto, sette club in Europa

Stadio vuoto con pallone Foto © Pexels

Il titolo non verrà assegnato a differenza di quanto è successo in Francia con il Paris Saint Germain proclamato campione dopo la sospensione della Ligue1.

C’è anche da sottolineare che la Juventus, attualmente capolista, aveva fatto intendere di non avere nessuna pretesa su un eventuale scudetto a tavolino. Andranno in Champions League ovviamente le prime quattro (Juve, Lazio, Inter ed Atalanta) mentre Roma, Napoli e Milan accederanno in Europa League.

La Figc non s’arrende e vuole arrivare fino ad agosto

Gravina comunque non si è ancora arreso. Il presidente lavora per una ripresa e punta a chiedere all’Uefa di superare il limite del 2 agosto imposto dall’organismo europeo per dare spazio poi alle coppe.

In pratica, pur di chiudere la stagione, la Federazione sarebbe disposta a giocare fino al 31 agosto. Non appare comunque facile convincere la Uefa a dare il via libera. Ma Gravina non vuole lasciare nulla d’intentato e l’8 maggio in consiglio federale porterà quest’ennesima proposta. 

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora

A questo punto sarà decisivo l’incontro tra Gravina e il Comitato Tecnico-Scientifico. Si dovrà trovare una quadra sul tanto discusso protocollo sanitario da adottare per ripartire prima con gli allenamenti e poi con il campionato. Il summit potrebbe tenersi domenica ma si attendono conferme. Se non ci sarà accordo, il campionato verrà bloccato.

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, non ha lasciato dubbi. “Se si troverà una sintesi, allora gli allenamenti potranno iniziare e forse anche il campionato – ha affermato l’esponente grillino – Altrimenti sarà il Governo a decretare la fine del torneo. Ci assumeremo noi la nostra responsabilità, faremo in modo che il calcio possa subire meno danni possibili“.

E così scatterà il famoso piano-B.