[AMACORD] Sabato prima volta da ex allo "Stirpe" per il tecnico del Monza che la scorsa stagione ha condotto i giallazzurri dal penultimo posto fino alla salvezza. Dodici gare e 20 punti: l'ottimo bottino dell'allenatore che si è distinto per la grande professionalità riuscendo a regalare fiducia ed identità. "L'ho ringraziato per il buon lavoro svolto qui", il riconoscimento del presidente Stirpe dopo l'addio e l'approdo al club lombardo
Non è stato una meteora come si potrebbe pensare in maniera superficiale. A volte possono bastare poco più di tre mesi per incidere. Soprattutto nel calcio dove tutto si consuma velocemente ed il tempo è relativo. Quanti giocatori ad esempio diventano eroi per un gol segnato dopo pochi minuti dall’ingresso in campo?
Paolo Bianco, 48 anni, ha allenato il Frosinone in uno dei momenti più bui della sua storia recente. Dodici gare in cui è riuscito a strappare fuori la squadra dalle sabbie mobili di una drammatica retrocessione che ad un certo punto sembrava inevitabile. Sabato Il tecnico foggiano tornerà allo “Sfirpe” da ex sulla panchina del Monza in una partita importantissima per entrambe le squadre. Bianco ritroverà una società, una tifoseria, una città che hanno apprezzato la sua professionalità e qualità umane. E sicuramente gli riconosceranno i meriti di aver contribuito ad una salvezza fondamentale per tutti.
Numeri pesanti

Terzo allenatore dopo Vincenzo Vivarini e Leandro Greco, Bianco ha collezionato numeri importanti che hanno certificato l’inversione di rotta di una squadra alla deriva. Venti punti in 12 gare con 5 vittorie, altrettanti pareggi e 2 pareggi. Una media di 1,67 punti a partita che proiettati sulle 38 giornate sarebbero valsi la zona playoff a quota 63 al quarto posto davanti alla Cremonese poi promossa.
Insomma un ottimo rendimento frutto soprattutto di un grande impatto su una squadra presa al penultimo posto con 23 punti in 22 gare. Con 1 pareggio e 4 successi di fila il Frosinone sembrava destinato addirittura a rientrare clamorosamente in corsa per i playoff.
Il calo, la paura, il caso-Brescia

Dopo il bel successo a Genova con la Sampdoria, la frenata per certi versi anche inaspettata e la paura di non farcela. Quattro pareggi, 2 sconfitte e la vittoria all’ultima giornata in casa del Sassuolo che ha evitato la retrocessione diretta. Playout quindi contro la Salernitana ma poi evitati grazie al caso-Brescia.
Insomma è mancata quella continuità decisiva in una corsa in salita e piena di curve come quella della salvezza. Bianco ha pagato, come i suoi predecessori, i tanti infortuni. Inoltre non sono mancati errori e qualche scelta che non ha dato le risposte attese. Fatali soprattutto i pareggi interni con Cosenza e Cittadella.
Stirpe: “Ha fatto un gran lavoro”
A Bianco comunque bisogna dare atto di aver condotto il Frosinone dal penultimo posto ai playout che alla fine poteva essere anche un obiettivo. Al netto dei problemi di una squadra di bassa classifica, è riuscito a trasmettere fiducia, carattere ed un’identità: qualità che spesso erano venute meno con Vivarini e Greco. Dulcis in fundo ha rigenerato e valorizzato elementi come Bettella, Vural, Bohinen e Ghedjemis diventato in questa stagione punta di diamante del Frosinone.

Ed a fine stagione è arrivato il riconoscimento del presidente Maurzio Stirpe che ha avuto parole di stima nei confronti del tecnico. “L’addio di Bianco è dipeso dalla sua volontà – ha svelato Stirpe – Con grande onestà è venuto, dopo la prima sentenza del TFN che ha riscritto la classifica, e mi ha detto che aveva avuto e accettato una proposta di un club importante. Io l’ho ringraziato perché qui ha fatto un gran lavoro e gli ho detto di andare, è giusto così. Nessun problema, non siamo entrati in una trattativa”.
Il rilancio ed il Monza
Se Bianco ha contribuito alla salvezza del Frosinone, altresì il Frosinone ha permesso all’allenatore di rilanciarsi dopo l’esperienza negativa al Modena. Ed infatti è arrivata la chiamata del Monza che gli ha affidato il post-retrocessione con un contratto biennale. A sceglierlo è stato l’ormai ex ad Adriano Galliani.

Il cambio di proprietà poteva metterlo in difficoltà ed invece Bianco ha incassato la fiducia dei nuovi dirigenti. L’avvio è stato altalenante a causa anche delle defezioni dei giocatori migliori di una rosa grandi firme che può contare su elementi come Izzo, Colpani, Pessina, Obiang, Azzi, Ciurria, Dany Mota, Keita, Caprari e Petagna. L’ultimo turno e la vittoria col Catanzaro ha regalato nuove certezze. E soprattutto ha scacciato i fantasmi di un esonero.
Allo “Stirpe” match da prendere con le pinze
Sabato a Frosinone sarà un test fondamentale per Bianco chiamato a dare continuità al successo con i calabresi. Uscire dallo “Stirpe” con un risultato positivo ed una prestazione solida rilancerebbe le ambizioni del Monza e rafforzerebbe la posizione di Bianco. Inoltre il Frosinone è formazione forte e fare punti varrebbe doppio. Bisogna ricordare che Monza e Frosinone si sono incontrate ad agosto in Coppa Italia all’U-Power con il successo dei giallazzurri.

Bianco ritroverà diversi giocatori che ha allenato la scorsa stagione. “Sarà sicuramente un bell’effetto rivedere tanti ragazzi con i quali abbiamo condiviso qualcosa di importante“, aveva detto alla vigilia della Coppa Italia. Allo “Stirpe” affronterà una squadra che ha iniziato benissimo il campionato a parte l’ultima giornata a Venezia. Monterisi e soci avranno fame di riscatto e Bianco lo sa benissimo. Una sfida tutta da vivere e con un pronostico molto aperto.



