
[VERSO LA SFIDA] Primo spareggio-salvezza in Serie B per il Frosinone. In C2 gli unici precedenti con due successi ed una retrocessione. Sale intanto l'attesa per l'andata a Salerno: sabato allenamento a porte aperte, la Curva Nord mobilita i tifosi. L'Arechi s'avvia al sold-out
Dici playout e con la memoria devi andare indietro di 26 anni ai tempi della cara vecchia Serie C2. Tanti tifosi neppure erano nati come la maggiorparte dei giocatori attuali. Insomma un’altra era calcisticamente parlando, un altro mondo. Negli anni ’90 il Frosinone in 3 occasioni ha giocato il playout con un bilancio positivo pur se di misura. In Serie B invece gli spareggi-salvezza sono un inedito per il club giallazzurro al contrario dei playoff disputati in 3 stagioni. La doppia sfida contro la Salernitana sarà dunque una prima volta sperando che sia vincente.
Playout-story
Due salvezze ed 1 retrocessione tra il 1997 ed il 1999. Tutte in Serie C2. Il primo playout in assoluto è datato 1-8 giugno 1997. I canarini, guidati da Carlo Ripari (quarto tecnico dopo Orlandi, Anellino e Sorrentino), si piazzano al 14° posto e devono affrontare la Casertana, allenata dal tecnico ciociaro ed ex Carlo Orlandi. All’andata in Campania è 0-0, al ritorno s’impone il Frosinone per 1-0 con rete di Campilongo che qualche anno più tardi ha allenato i giallazzurri retrocedendo dalla Serie B.

Altro playout la stagione seguente. Il Frosinone di Ballarò (terzo allenatore dopo Giordano e Ripari) è terz’ultimo e per salvarsi c’è la sfida con l’Albanova. Al “Comunale” finisce 4-0 per i ciociari (Spilli, doppietta di Lomonaco e Germoni i marcatori) che blindano la salvezza. Nel match di ritorno successo dei campani per 2-1 (i gol dell’ex Buoncammino, Levanti e Castellano) che non basta per restare in C2. Non c’è due senza tre. Ed anche nel 1998-1999 il Frosinone di Di Pucchio è costretto ai playout dopo il terz’ultimo posto. L’epilogo però stavolta è amaro per i giallazzurri eliminati dal Tricase: 1-1 a Frosinone (Faiola e Vadacca) e 2-1 in Puglia (Corradino, Vadacca e Federici).
La Salernitana cerca il tris

Per i campani è il terzo playout con andata e ritorno in Serie B. Nelle due precedenti occasioni la Salernitana si è sempre salvata. La prima volta superando nel 2015-2016 il Lanciano (vittoria per 4-1 all’andata e 1-0 al ritorno). La seconda nel 2018-2019 battendo il Venezia (successo per 2-1 all’andata e sconfitta per 0-1 al ritorno, vittoria poi ai rigori).
Nella storia della Salernitana c’è pure uno spareggio-salvezza perso (giugno 1991) ma era una sfida secca giocata sul neutro di Pescara. I granata furono sconfitti (0-1) dal Cosenza dopo i tempi supplementari. Gol decisivo dello storico bomber calabrese Gigi Marulla al quale è stato intitolato lo stadio cosentino.
Un precedente beneaugurante

Frosinone e Salernitana non si sono sfidate solo nella regular season (30 volte con 11 successi dei ciociari, 8 pareggi e 11 vittorie dei campani) ma c’è un precedente (beneaugurante) nel turno preliminare dei playoff 2014 di Serie C.
Gara secca al “Comunale” e successo 2-0 (a segno Paganini e Carlini) dei ciociari. Una vittoria che fece da apripista alla marcia trionfale del Frosinone che conquistò la promozione in B dopo aver superato il Pisa in semifinale ed il Lecce nella storica finale.
Sale l’attesa

Febbre già alta quando mancano 4 giorni al fischio d’inizio della prima partita fissato per le 20.30. I tifosi vogliono stringersi intorno alla squadra: gli ultras hanno lanciato un appello tramite social per seguire in massa i canarini all’Arechi. “Vieni a Salerno con la Curva Nord”, è l’efficace slogan dei supporters ciociari. L’obiettivo è riempire il settore ospiti per non lasciare soli Lucioni e soci in uno stadio che si preannuncia strapieno e bollente.
Di tutta risposta la società ha organizzato per sabato alle 15.30 un allenamento a porte aperte (ingresso Curva Nord). I supporters potranno così incitare e abbracciare il gruppo nell’antivigilia del match. Insomma tifoseria e squadra cercano di compattarsi per raggiungere l’agognata salvezza.
Corsa al biglietto

Numeri da record a Salerno quelli della prevendita iniziata due giorni fa. Prezzi popolari, gratis gli istituti scolastici e le scuole calcio. Sono stati venduti già 22.500 biglietti di cui 1.000 destinati alle scuole e alle scuole calcio. Finiti i tagliandi nei Distinti e Curva Sud in attesa però della fine della prelazione degli abbonati.
Non è escluso che alla fine l’Arechi possa registrare il tutto esaurito. La capienza dello stadio salernitano è di 29.739 posti, compreso il settore ospiti, che può contenere 2.000 tifosi.
Il campo

La prima notizia è la designazione arbitrale: toccherà a Gianluca Manganiello, 44 anni, analista finanziario della sezione di Pinerolo, dirigere il traffico all’Arechi. Sarà assistito da Giuseppe Perrotti di Campobasso e Marcello Rossi di Biella. Quarto uomo Francesco Cosso della sezione di Reggio Calabria. Al Var ci sarà Daniele Paterna di Teramo, con l’esperto Paolo Silvio Mazzoleni come assistente.
Le squadre hanno ripreso gli allenamenti. Nel Frosinone da valutare le condizioni del difensore Bettella, uscito anzitempo per infortunio. Difficile l’impiego di capitan Marchizza in tribuna al “Mapei”. Saranno assenti i soliti Koutsoupias, Kalaj, Darboe e Tsadjout oltre Biraschi e Di Chiara finiti fuori dal progetto. Il tecnico Bianco potrebbe confermare il 3-5-2 con capitan Lucioni al centro della difesa.

In casa della Salernitana nessun problema per Corazza che aveva accusato un piccolo problema nel riscaldamento a Cittadella. Idem Amatucci alle prese con una caviglia in disordine. Entrambi ci saranno contro il Frosinone. Discorso diverso per Ferrari dopo un colpo preso al braccio a Cittadella. Alla fine dovrebbe farcela. Attenzionati Zuccon e Stojanovic (in tribuna al “Tombolato”) per noie alla schiena ed al ginocchio.