
[UN SECOLO DI CALCIO] L'Isola 1925 s'avvicina al centenario del 21 giugno dopo aver vinto il secondo campionato di fila, conquistata la Prima categoria e centrata una serie di primati italiani ed internazionali. L'importante anniversario dovrà rappresentare uno spartiacque dell'innovativo progetto teso alla sostenibilità finanziaria
Sarà il centenario della seconda promozione di fila, dei tanti record e dell’entusiasmo ritrovato in una città “malata” di calcio. Ma è soprattutto un anniversario ricco di significati che vanno oltre la storia, i ricordi, i personaggi ed i risultati del campo. Per l’Isola 1925 è infatti un crocevia tra passato, presente e futuro. Il centenario della ripartenza con un progetto coraggioso ed innovativo nel segno della sostenibilità e soprattutto dell’azionariato popolare. Un progetto finora vincente ma che va consolidato ed irrobustito perché gli impegni sono sempre più gravosi e salire dalla Terza alla Prima categoria in 2 stagioni non è cosa da tutti i giorni.
La rinascita

L’Isolaliri 1925 è risorta due anni fa dalle ceneri di un club glorioso che ha conosciuto il professionismo (4 stagioni) oltre a militare diversi anni in Serie D (14 campionati) con tante soddisfazioni. Una tradizione importante, tanti giocatori lanciati come Zappacosta, colonna dell’Atalanta dei miracoli. Poi la crisi, l’oblio ed il riscatto. Ripartendo dal gradino più basso senza scorciatoie e salti nel buio grazie ad un gruppo di appassionati e all’azionariato popolare puro come punto fermo. Nessun mecenate o padre padrone, ma soci alla pari e principi chiari come l’azionariato popolare, il merito sportivo e la valorizzazione dei giovani.

A far scattare la molla della passione dei soci fondatori le condizioni di abbandono dello stadio Nazareth. “Dobbiamo fare qualcosa”, si sono detti. E così è stato. Ruolo chiave lo ha svolto l’avvocato Danilo Iafrate, dirigente-plenipotenziario e anima negli anni ruggenti dell’Isolaliri. E’ stato il collante della ripartenza, tra passato e presente. Ha messo a disposizione esperienza e competenze in un progetto diverso a cui crede molto. “L’azionariato popolare era l’unica strada percorribile. D’altronde la squadra è dei tifosi come spesso ripete il presidente Stirpe del Frosinone. Nel nostro piccolo il primo passo lo abbiamo fatto. Vedremo cosa ci riserverà il futuro”, ha detto in un’intervista.
Due promozioni di fila a suon di record

L’Isola 1925, allenata da Cristiano Viscogliosi e guidata dal presidente Luigi Marziale, ha centrato la seconda promozione consecutiva, conquistando la Prima categoria. Un campionato letteralmente dominato, uno strapotere che ha pochi precedenti. Numeri da sballo a partire dalle vittorie: 26 su 26 partite. Percorso netto per giunta nell’anno del centenario. Un regalo doppio.
Poi 104 gol segnati e solo 6 subiti. L’attaccante Paride Gigli capocannoniere con 41 gol (44 sul campo). “E’ stata una stagione straordinaria, quasi irripetibile – ha commentato Viscogliosi dopo l’ultima gara vinta 8-1 con il Norma – I ragazzi sono stati eccezionali dimostrando di essere i più forti. A pensare che nel girone di ritorno la seconda (I Briganti ndr) ha vinto quasi tutte le gare a parte contro di noi”.
Tanti i record. Detto delle 26 vittorie, è rimasta inviolata la porta del “Nazareth”. Mentre l’imbattibilità interna è caduta dopo 1095 minuti all’ultima giornata contro il Norma (rete di Saggi) ma sul neutro di Ceprano. Il capocannoniere Gigli ha segnato a tutte le avversarie che ha incontrato siglando due triplette alla stessa squadra (Polisportiva SFC di Terracina) in una stagione. L’Isola è stata l’unica squadra in Europa a non aver a non aver mai preso gol su azione: 3 rigori, 1 su azione da corner, sugli sviluppi di una punizione ed il terzo dopo rimessa laterale.

“Complimenti a tutti, dal presidente al magazziniere. Complimenti ai tifosi veri che non ci hanno mai abbandonato – ha chiosato l’avvocato Iafrate – Ora pensiamo alla Coppa Lazio (l’Isolaliri sarà impegnata nel secondo turno a fine mese ndr) ed al centenario. E poi al prossimo campionato sperando che i soci aumentino invece di diminuire come è successo quest’anno”.
Il centenario
Il 21 giugno sarà festeggiata l’importante ricorrenza. La storia della squadra biancorossa infatti è iniziata nel lontano 21 giugno 1925 grazie al sindaco Pietro De Gregoriis: è un racconto di dedizione, cambiamenti e trionfi che continua a ispirare generazioni. Diverse iniziative in programma per celebrare il secolo di vita del club biancorosso. La società per l’occasione ha realizzato una maglia speciale oltre alla sciarpa e cappello. Stampato inoltre un calendario ad hoc. “Indossare questa maglia significa portare con sé un pezzo della nostra storia biancorossa, celebrando un secolo di passione e appartenenza”, si legge sui canali social dell’Isola 1925.

Il centenario dovrà dare la spinta per crescere. Le buone intenzioni non mancano, il progetto dell’azionariato popolare dovrà crescere. “Il nostro modello è ovviamente il Barcellona ma io mi ispiro anche all’Atletico Bilbao perché i nostri giocatori devono essere della provincia – ha spiegato il presidente Luigi Marziale alla Gazzetta Regionale – Vogliamo tornare nel calcio che conta tuttavia siamo soddisfatti di aver ricreato entusiasmo e riportato i tifosi allo stadio. Oltre ad aver ricostruito il settore giovanile che oggi vanta 100 elementi che cerchiamo di formare secondo i valori sani dello sport. Il nostro fiore all’occhiello comunque è l’organizzazione: sono un imprenditore e manager ed ho cercato di trasferire la mia esperienza nella società”.
La carica dei 100.