Vincere al 'Tardini' spianerebbe la strada alla sfida con i giallorossi di Fonseca. Ma domenica c'è la Juve Stabia che in casa ha cambiato marcia: 10 punti nelle ultime 4. E poi c'è l'obiettivo del bersaglio... grosso a maggio. Il tecnico Nesta potrà contare comunque su una formazione valdissima. Giovedi sera l'occasione per chi ha giocato meno di mostrare il valore
Il mese di dicembre, che calcisticamente parlando è quello che conduce diritti all’apertura della sessione invernale di mercato, scatta domenica al ‘Menti’ di Castellammare di Stabia dove il Frosinone è chiamato a confermare lo spettacolare trend casalingo che lo ha portato ad ottenere anche il record di vittorie di fila interne in serie B senza subire reti.
Al ‘Benito Stirpe’ il Frosinone ha costruito mattoncino su mattoncino 17 dei 20 punti ottenuti. Tanti. Inutile continuare a dire che fuori casa il Frosinone non ha lo stesso passo. È una realtà che lo stesso Nesta non nega.
Il Frosinone invece in casa ha gli stessi del Pordenone ma ha fatto meglio del Crotone che allo ‘Scida’ ne ha conquistati 15, ha fatto meglio ad esempio del Chievo che ne ha ottenuti 12. Per fare un raffronto col vertice: il Benevento al ‘Vigorito’ ne ha messi dentro 19 ma gli altri 11 è andato a prenderli altrove.
VESPE PUNGENTI IN CASA
Quanto alle Vespe di Fabio Caserta (nella lista dei papabili alla panchina canarina in estate), sono reduci dal ko di Chiavari ma diventati tremendi di fronte al proprio pubblico dove sono caduti come pere, in ordine decrescente, la Salernitana (2-0), il Pescara (2-1), il sorprendente Pordenone (4-2) dopo che nelle prime tre gare casalinghe la squadra di Caserta aveva rimediato solo sconfitte con Cittadella (1-2), Ascoli (1-5) e Pisa (0-2).
Un solo pareggio al ‘Menti’ e lo ha rimediato nel senso letterale del termine la capolista Benevento (1-1) che era andata sotto per il gol di Calò ed era riuscita a metterci una pezza col solito Coda. Questo per dire che in quel catino di casa, piccolo ma bollente (il fondo del terreno è in sintetico di ultimissima generazione), la squadra di Caserta non conosce praticamente mezze misure e, superato lo scoglio iniziale del noviziato, ha preso a martellare forte ottenendo 10 punti dei 14. Addirittura la formazione campana ha ottenuto fuori casa 1 punto in più del Frosinone.
Problemi la Juve Stabia lo sta palesando nel pacchetto arretrato che ha perso Tonucci a Chiavari (con Mezavilla adattato in corsa) e dove mancava già Troest. Domenica dovrebbe rientrare in mezzo al campo l’ex ascolano Addae, che ha scontato un stop. In settimana da valutare anche le condizioni di Bifulco, Izco e Mastalli.
SETTIMANA DA ‘PESARE’ PER IL FUTURO
Intanto la sconfitta nel posticipo domenicale di Pescara (lo 3-1 a Perugia) lascia il Frosinone all’ottavo posto in classifica anche se a braccetto con la squadra di Zauri e il Pisa, in perfetta parità anche come differenza reti (+3). Piccoli conti che in ogni caso si fanno quando è stato superato un terzo del cammino di questo campionato.
Il 4-0 con l’Empoli deve andare rapidamente alle spalle: troppo morbidi gli azzurri, troppo decisi i giallazzurri e così il gap è diventato rapidamente incolmabile.
Guardando ai prossimi obiettivi in questa settimana: la Tim Cup giovedì in prima serata al ‘Tardini’ (giovedi alle ore 18) e poi il turno di campionato con vista sul Golfo (domenica alle ore 15). Forse in sede di calendario si sarebbe potuto fare meglio, magari slittare il turno di serie B al lunedi sera per permettere ai giallazzurri di ammortizzare trasferte e gare.
Come sempre la competizione tricolore è l’occasione per saggiare le performances di chi ha giocato meno. In questi casi la domanda sorge spontanea: quanto sarà forte la voglia di Nesta di provare a sbancare Parma per sfidare la Roma all’Olimpico e quanto invece bisognerà guardare alla famosa ‘ragion di Stato’ ovvero la necessità di risalire la corrente in classifica?
Traduzione: meglio l’uovo oggi (il prestigio di un turno in più in Tim Cup?) o la speranza di agguantare la gallina domani (concorrere per la serie A dalla porta principale o da quella secondaria dei playoff).
TURN OVER, MAI RIPIEGHI
Di sicuro l’assenza certa di Paganini a Castellammare per squalifica permetterà a Nesta di confermare un giocatore importante a destra, con lo spostamento di Zampano a sinistra.
Ciano (parmense mancato, si è detto a lungo) probabilmente potrebbe essere preservato al pari di Maiello. E quindi sarebbe automatica la ribalta per Vitale (un giocatore in grado di dare il proprio contributo alzando i giri del motore perché la Società su di lui ha investito), per lo stesso Tribuzzi (l’esordio e qualche buona prova vanno sempre alimentati durante la settimana di allenamento), per Matarese.
In difesa ipotesi per Szyminski che non ha mai giocato una gara ufficiale al pari di Eguelfi, largo probabilmente a Krajnc e a Salvi che è un terzino di ruolo ma ha dimostrato di poter giocare anche da terzo centrale di difesa.
Tutti potenziali titolari e non certo ripieghi che Nesta avrà l’occasione di provare in una partita vera anche in prospettiva campionato e pure mercato. Ipotizzabili chance per Trotta, per Citro e ancora per Novakovich che ha messo lo zampino sui primi due gol all’Empoli ed ha trovato il primo sigillo della stagione in Italia con un bel colpo di testa. Se quella rete sarà stata un buon viatico lo diranno le prossime uscite.
Ma come ha detto Nesta, il Frosinone ha bisogno di un Novakovich che faccia sentire la presenza nell’area avversaria. Ed allo stesso tempo, ragionevole pensarlo, di due attaccanti che abbiano tra loro movimenti asincroni: uno che viene a cercare palla in mezzo al campo e l’altro che detta la profondità. Era il quesito dell’estate. È rimasto tale. Così si crea l’imprevedibilità e si può rompere la linea di difesa avversaria. Con l’Empoli spesso nel primo tempo Dionisi e Novakovich si sono trovati sulla stessa linea nella metà campo avversaria, con conseguente difficoltà da parte dei compagni di aprire il gioco.
LE ALTRE
Benevento schiacciasassi, sanniti a +9 sulla seconda posizione occupata da un poker di squadre composto da Cittadella, Pordenone (sconfitto a Pisa 2-0, doppietta di Marconi che arriva in doppia cifra ma si fa male), Perugia (che ha battuto 3-1 il Pescara nel segno di Iemmello che firma due reti) e Crotone, in virtù del 2-0 col quale la squadra di Pippo Inzaghi ha sbancato Venezia.
Quattro vittorie e un pareggio nelle ultime 5 partite, lo strappo per ora conforta le scelte della Società del presidente Vigorito. Un gol per tempo, di Coda e Caldirola, e tre punti sotto ghiaccio. Il tecnico dei lagunari, Dionisi, ha definito il Benevento “la Juventus della serie B”. Il Venezia il primo tiro verso Montipò lo ha scagliato a 4’ dalla fine.
Entella spietata, ha regolato 2-0 la Juve Stabia, gol di De Luca ed Eramo. Il Trapani, che nel frattempo batte il Chievo 1-0 col primo gol stagionale del rientrante Evacuo (che sfiora il 2-0 prima che i granata rischino qualcosa nei secondi conclusivi) agguanta lo Spezia al quint’ultimo posto (1-1 nell’anticipo di venerdi in casa di un Cosenza dove Braglia non è affatto sicuro di restare sulla panchina), saggerà il prossimo 6 dicembre la forza della squadra di Inzaghi.
Dicevamo del Crotone che non va oltre il pareggio casalingo col Cittadella: 1-1 con vantaggio dei pitagorici firmato da Marrone e pareggio dei veneti nel finale con Luppi con la squadra di casa ridotta in 10 per l’espulsione di Molina. Finali di gara sempre più convulsi e decisivi.
Detto del Chievo che resta ‘insabbiato’ a Trapani, l’Ascoli aggancia la squadra di Marcolini grazie al pareggio di Salerno: 1-1, granata avanti con Lombardi, ci pensa Scamacca a rimettere tutto a posto anche se i marchigiani possono recriminare per le parate di Mica ma c’è pure un gol annullato a Gondo a mettere pepe sulla partita.
Non compie l’atteso salto di qualità la Cremonese, che si ferma sulla mano protesa del portiere Plizzari (Breda si è convinto a preferirlo a Zima) sul colpo di tacco di Daniel Ciofani in pieno recupero. Troppo poco per la squadra di Baroni che adesso è a +1 dalla zona playout con un organico costruito per dominare la scena. Grigiorossi ancora fischiati, mercoledi puntano a passare al meno il turno di Coppa con l’Empoli in casa per regalarsi la Lazio. Il punto comunque è un brodino caldo per i labronici che restano sul fondo della classifica.
Infine, a proposito dello Spezia: i 3 punti ottenuti contro il Frosinone la scorsa settimana non lo hanno staccato dalla piena bagarre retrocessione. E questo conferma l’alta competitività di questa serie B. Un dato significativo: dai 22 punti del Crotone ai 20 del Frosinone ci sono nove squadre. E ancora: dai 20 punti del Frosinone ai 16 dello Spezia ci sono sempre 9 squadre.
IL PERSONAGGIO
Ha saputo ricostruirsi partendo dalla terza serie. Con umiltà, il silenzio, il lavoro. Il personaggio della settimana per una volta non è un attaccante ma un difensore: Daniele Bertoncini, ex canarino, oggi punto di forza della difesa della Reggina che sta maramaldeggiando nel girone C della serie C.
Centrale di una difesa a tre che ha subìto appena 9 reti in 17 partite. Bertoncini nella finale di ritorno dei playoff di serie C dello scorso giugno, con la maglia del Piacenza, ebbe un grave infortunio dovuto ad uno scontro di gioco. Si parlò di commozione cerebrale per lui, fu portato in Ospedale a Trapani.
Il tecnico della Reggina e il ds Taibi che lo aveva avuto nel Modena, lo cercarono. E Bertoncini – dopo stagioni tra Matera, il ritorno nella sua Piacenza, la Lucchese ed ancora il Piacenza – si è tuffato nella avventura al Sud. Un viaggio finora esaltante. Con la serie B che non è una chimera.