La crisi infinita del Frosinone

La sconfitta con la Carrarese ha ribadito tutti i limiti che la gara col Cittadella aveva soltanto nascosto. Il cambio di rotta non è arrivato. Giallazzurri fragili e poco pericolosi: 1 tiro in porta, non segnano su azione da 390'

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Piove sul bagnato al “Benito Stirpe” di Frosinone, dove gli uomini di Vivarini non riescono, ancora una volta, a dare continuità di prestazione e risultati dopo la vittoria dell’ultima giornata sul campo del Cittadella. Sotto il nubifragio arriva quindi la quarta sconfitta in campionato, per mano di una Carrarese che, prima di sabato, non era ancora riuscita ad ottenere punti in trasferta. Al triplice fischio nuova contestazione dagli spalti, con i tifosi che chiamano a raccolta i calciatori sotto la curva e, per l’ennesima volta, chiedono loro di tirare fuori gli attributi.

Un tiro nello specchio in 99′

Il portiere Bleve

Pomeriggio uggioso, in tutti i sensi, con il diluvio di Frosinone che condiziona il corso del match fin dalle prime battute. Il primo tempo si chiude con zero gol e altrettante emozioni, con i canarini che non riescono mai a rendersi pericolosi dalle parti dell’area di rigore avversaria. Nel secondo tempo la musica non cambia, con il Frosinone che avrebbe l’estemporanea occasione per passare in vantaggio, grazie al rigore fischiato per il fallo in area su Ambrosino: si presenta dal dischetto Partipilo che, però si fa ipnotizzare da Bleve.

Passano una manciata di minuti e la dura legge del gol colpisce ancora, con il Frosinone che si fa trovare disunito dopo le sostituzioni e si lascia infilare dall’inserimento di Cicconi che, indisturbato, deve solo appoggiare in rete il cross di Giovane per il gol del definitivo 0-1. I giallazzurri da lì in poi provano a riprendere in mano il match, con azioni confusionarie e senza mai essere davvero pericolosi, eccezion fatta per il palo colpito da Marchizza sullo scoccare del 90′. 

Distefano si è infortunato

Oltre alla sconfitta arriva l’ennesima prestazione senza carattere dei ciociari che chiudono in match con 14 tiri totali (contro i 4 della Carrarese) trovando, però, solamente una volta lo specchio della porta su azione manovrata. Davvero troppo poco per pensare di portare a casa i tre punti. Gli altri dati del match lasciano un po’ il tempo che trovano, con il Frosinone che si impone sugli avversari per possesso palla (59% a 41%) e sui passaggi riusciti (365 su 436 tentati), un “dominio del campo” reso sterile dalla mancanza di imprevedibilità di una squadra passiva e ancora una volta macchinosa.

Ancora un’amnesia fatale

A. Oyono (Foto © Mario Salati)

La Carrarese crea pochissimo (4 tiri, 2 nello specchio) ma concretizza, riuscendo a vincere il match insaccando l’unico tiro verso la porta di Cerofolini in tutto il secondo tempo, sfruttando l’errore decisivo del reparto difensivo che si fa sorprendere a difesa schierata su un cross dalla trequarti, con Oyono che scala sul centravanti avversario, dimenticandosi di Ciccone.

Un errore grave, sintomo di poca lucidità di un reparto che, per gran parte del match, rimane inoperoso contro una Carrarese che non si rende quasi mai pericolosa dalle parti di Cerofolini (autore di due sole parate nei 90′ di gioco).

Il centrocampo tiene botta

Il centrocampista Garritano

Il reparto mediano è l’unico confermato da Vivarini dopo la vittoria contro il Cittadella con il trio Cichella, Gelli e Garritano che si comporta bene in entrambe le fasi di gioco, chiudendo in blocco sopra l’86% di passaggi riusciti, nonostante un campo pesante per l’incessante pioggia caduta nel corso del match. Cichella è quello che si fa apprezzare di più in fase di costruzione, con il 98% di passaggi riusciti, mentre Gelli e Garritano condividono il primato di contrasti riusciti nel match (5 su 7 tentati).

L’astinenza da gol su azione continua

Ambrosino a terra

Il problema è evidente e lo rispecchiano anche i numeri: l’attacco del Frosinone non segna e non riesce a farlo neanche contro la squadra più battuta in trasferta, la Carrarese che, prima di oggi, aveva subito ben 10 gol in 4 trasferte. L’unico a provarci realmente è Partipilo, autore degli unici due tiri in porta del match: il suo cambio a quattro minuti di distanza dal penalty sbagliato è forse troppo avventato da parte di Vivarini, che toglie dal campo l’unico giocatore realmente capace di creare scompiglio e imprevedibilità nella difesa avversaria.

Kvarnadze (Foto: Ciro Fusco © Ansa)

Male anche Ambrosino (nonostante il rigore conquistato) e i due subentrati dalla panchina, Ghedjemis e Kvernadze, ancora troppo “solisti” all’interno della squadra. Il dato però più preoccupante è quello relativo ai gol su azione del reparto offensivo, che mancano ormai da 390′ minuti, con l’ultimo realizzato contro il Modena alla terza giornata da Distefano, uscito quest’oggi nel primo tempo dopo l’infortunio alla spalla.

La pausa porterà cambiamenti?

Vincenzo Vivarini

Società e tifosi speravano in sei punti nelle due partite che separavano il Frosinone dalla sosta delle nazionali soprattutto dopo il colpaccio a Cittadella. Punti e gioco per provare a ripartire dopo una stagione iniziata malissimo. L’immagine più eloquente arriva a fine partita, come in un film già visto, con Vivarini che, quasi incredulo, rimane impassibile a bordo campo a fissare i suoi giocatori.

Un’immagine che racconta più di mille parole e lascia intendere che, probabilmente, l’allenatore non ha ben saldo uno spogliatoio che, ad oggi, ha raccolto una sola vittoria in 9 partite stagionali. Con la sosta alle porte, la posizione del tecnico giallozzurro non è salda, con la società che dovrà fare le dovute valutazioni già nelle prossime ore.