
Il difensore della Juve, scoperto e lanciato dal Frosinone 3 anni fa, è stato convocato dal ct Spalletti per gli Europei. I forfait di Acerbi e Scalvini gli hanno spianato la strada ma la chiamata è un premio al lavoro ed alla dedizione di un ragazzo partito dai dilettanti. “Si merita tutto - ha sottolineato il direttore Angelozzi – Quando dicevo che aveva la fisicità di Chiellini e i piedi di Bonucci molti ridevano…”. L’orgoglio del club giallazzurro
Chiamatela la favola infinita. La favola di Federico Gatti, il difensore piemontese scoperto e lanciato dal Frosinone in una parabola che ha dell’incredibile. Quanti pensavano che il lieto fine fosse arrivato con l’approdo alla Juve, la Serie A, l’esordio in Nazionale ed il trionfo in Coppa Italia dovrà aspettare ancora. Gatti infatti vuole scrivere altre pagine prima del vero lieto fine.
Ed infatti il centrale bianconero disputerà l’Europeo in Germania in un crescendo rossiniano se si pensa che soltanto 3 anni fa Guido Angelozzi lo aveva prelevato dalla Pro Patria in Serie C per poco più di 200 mila euro. A Frosinone è letteralmente esploso ed ora a partire dal 15 giugno (il giorno dell’esordio con l’Albania) sarà tra gli azzurri che dovranno difendere il titolo continentale conquistato nel 2021 in Inghilterra dall’Italia di Roberto Mancini.
Premiate tigna e lavoro

La convocazione di Gatti, classe 1999, non è solo un ripescaggio dopo i forfait di Acerbi e Scalvini. Ma è soprattutto un premio all’impegno, alla dedizione ed alla caparbietà di un ragazzo che ha fatto la vera gavetta delle categorie inferiori (Pavarolo, Saluzzo Verbania tra Promozione e Serie D) e conosce la fatica del lavoro “normale” in un cantiere. Il difensore bianconero ha scalato la piramide del calcio grazie alle sue forze ed alla fiducia di pochi come il presidente Maurizio Stirpe, Angelozzi e Fabio Grosso, i primi a scommettere sul “gigante” cresciuto a Chieri a pane, calcio e valori importanti.
Inoltre si deve considerare un aspetto fondamentale: il ct Luciano Spalletti non regala niente a nessuno e lo ha dimostrato in queste convocazioni con esclusioni eccellenti come Locatelli, Bonaventura e Politano. Quindi è una chiamata che vale doppio pur se in corso d’opera. Anche Gatti non era nel listone dei 30 ma poi il destino lo ha voluto premiare. E così nelle ultime ore ha raggiunto gli azzurri nel ritiro di Coverciano in tempo per la prima amichevole di martedì a Bologna contro la Turchia. Mentre domenica ad Empoli si disputerà il secondo test, Italia-Bosnia, prima delle gare ufficiali.
Gatti, da preallertato a convocato

Gatti già lunedì scorso era stato chiamato dalla Federcalcio dopo lo stop di Acerbi che si è operato per superare la pubalgia. L’ex canarino si è messo subito a disposizione rinunciando alle vacanze in programma con la compagna Greta (la coppia è in attesa di un figlio). Si è allenato alla Continassa, il centro sportivo della Juve, come preallertato. Probabilmente non sarebbe stato convocato in quanto Spalletti non sembrava intenzionato a sostituire Acerbi considerando i 4 tagli da effettuare entro questa settimana. Ma l’infortunio di Scalvini (rottura del crociato nella gara Atalanta-Fiorentina) ha cambiato le carte in tavola.
Gatti così è entrato nel pacchetto dei centrali già composto da Bastoni, Buongiorno, Mancini e Calafiori. Lo juventino permetterà a Spalletti di avere un giocatore in grado di giostrare sia nella difesa a 4 che a 3 (potrebbe essere la prescelta dal ct). Un difensore dotato di grande temperamento, fisicità, capace di esaltarsi nelle grandi partite e col fiuto per il gol (4 reti in 32 presenze).

Federico ha esordito in Nazionale l’11 giugno 2022, da titolare contro l’Inghilterra nella sfida di Nations League, dopo la convocazione di Mancini che l’aveva testato negli stage azzurri al termine della stagione con il Frosinone. La seconda partita l’ha disputata nel novembre dello stesso anno, in amichevole a Vienna contro l’Austria. Poi è uscito dal giro azzurro nonostante l’ottima annata in bianconero. Spalletti l’ha richiamato nell’autunno 2023 schierandolo tutta la partita con la Macedonia del Nord (17 novembre), ma nello “spareggio” con l’Ucraina l’ha lasciato in panchina e poi non l’ha più convocato. Ora è rientrato in gioco al termine di una stagione da protagonista con la qualificazione in Champions e la Coppa Italia alzata nel cielo di Roma.
La profezia di Angelozzi

La favola di Gatti è iniziata nell’estate del 2021 quando il direttore dell’area tecnica ha preso il difensore dalla Pro Patria dove aveva giocato il suo primo campionato da professionista in Serie C. Angelozzi ha sempre creduto fermamente nelle qualità del centrale. E’ stata indubbiamente una delle sue scoperte più importanti. “Gatti si merita tutto, viene dal basso e si è conquistato la scena col lavoro – ha detto Angelozzi in una recente intervista a Tuttosport – Due anni fa quando dicevo che Gatti aveva la fisicità di Chiellini e i piedi di Bonucci, molti ridevano: adesso invece sono saliti tutti sul carro. Federico sta diventando un simbolo della Juventus e può ancora migliorare. Ad esempio in fase di costruzione del gioco. Non dimentichiamoci però dov’era qualche anno fa: faccio i complimenti ad Allegri. Max è stato strepitoso nell’accompagnare la sua crescita senza bruciarlo: l’ha gestito non bene, di più”.

Al Frosinone è stato protagonista di un grande campionato sfiorando i playoff. Il tecnico Fabio Grosso ( lo ha sin dalle prime partite schierato titolare malgrado fosse un debuttanti in Serie B. Una fiducia ripagata con gli interessi: 36 partite, 5 gol e 2 assist. Un rendimento altissimo tanto da diventare uomo-mercato. Alla fine l’ha spuntata la Juventus che a gennaio 2022 lo ha acquistato nelle ultime ore di mercato per 10 milioni di euro (bonus compresi) lasciandolo in prestito nella squadra giallazzurra.

Il legame con Frosinone è rimasto. Forte malgrado abbia giocato in giallazzurro un campionato solo. “Un anno che mi ha dato tanto a livello calcistico e soprattutto umano”, ha scritto il difensore in un post il giorno del suo addio. “Voi tifosi mi avete fatto capire l’amore per questi colori e per questa terra ed io ho solamente cercato di ripagarlo dando tutto me stesso fino all’ultimo giorno che ho vestito questa maglia. Vi porterò per sempre nel cuore. Farò per sempre il tifo per voi”, ha chiosato Gatti.
La favola infinita.