Dopo un periodo di forte crisi, dovuto anche al covid, il movimento mostra forti segnali di risveglio. Programmazione, strutture sportive, giovani e la Serie A sono alla base del rilancio. Il boom in Promozione con ben 12 club ai nastri di partenza
Due squadre in Serie D, 3 in Eccellenza e ben 12 in Promozione. Numeri importanti per il calcio dilettantistico ciociaro che prova a rialzarsi ed a rinverdire i fasti del passato. Dopo che negli anni ’90 e primi 2000 la provincia riusciva a primeggiare con diversi club stabilmente in D (Anagni, Ceccano, Ferentino, Cassino ed Isolaliri) ed altri (Morolo, Boville, Cervaro e Piedimonte) che hanno avuto periodi d’oro, è arrivata inesorabile la crisi. La passione di tanti imprenditori (Specchioli ad Anagni, Costantini a Morolo, Capogna e Milani a Boville) è venuta meno. A questo va aggiunta una crisi economica generale che ha avuto una ricaduta importante anche sullo sport. Poi c’è stato il colpo di grazia del covid e tante piccole realtà sono sprofondate se non sparite.
Ora la stagione 2023-2024 sembra essere quella giusta per il rilancio. Sulla spinta del Frosinone tornato in Serie A le società dei comuni limitrofi sono tornate ad essere protagoniste con il Cassino e la neo promossa Sora capofila in Serie D. All’appello mancano centri grandi quali Alatri, Veroli e Fiuggi che pur avendo strutture moderne ed invidiate da tutti non riescono ad avere squadre nelle categorie dilettantistiche più importanti.
Programmazione e strutture
In Eccellenza saranno 3 le squadre ai nastri di partenza. Oltre alle conferme di Ferentino ed Anagni, c’è la new-entry della ripescata Roccasecca di Sandro Grossi. “Credo che per far tornare il calcio dilettantistico ciociaro protagonista nel Lazio ed in Italia debbano contribuire soprattutto 2 fattori: le strutture e la programmazione – spiega il dg anagnino Marco Galante – Ad Anagni sono diversi anni che siamo protagonisti tra Serie D ed Eccellenza per merito della programmazione e della passione di un gruppo di amici che guida la società. Poi grazie all’Amministrazione del sindaco Natalia abbiamo strutture nuovissime che ci invidiano tutti. Questo ci permette di curare e lavorare bene con il settore giovanile che è il fulcro del calcio dilettantistico”.
Galante sottolinea poi l’importanza della presenza di una società di vertice come il Frosinone. “La spinta della società di Stirpe è importante soprattutto per il fatto che molti ragazzi del club giallazzurro arrivano a giocare nelle categorie minori e sono di grande aiuto – ha proseguito il direttore – Avere una società modello sul territorio spinge a fare sempre meglio. Noi riusciamo ad ottenere ottimi risultati grazie alla passione ed alla capacità dei dirigenti. Siamo sempre stati attenti ai bilanci non facendo mai il passo più lungo della gamba”.
La rinascita passa per i giovani
A Ferentino il neo direttore sportivo Daniele Lisi pone l’accento sul settore giovanile fondamentale per il rilancio del calcio in provincia. “Strutture e settore giovanile sono e dovranno essere i nostri grandi obiettivi – ha detto Lisi che ha scelto come tecnico Antonio Battistelli – Il direttore del Frosinone Angelozzi è un modello da seguire. Costruire e formare dal proprio settore giovanile ragazzi per la prima squadra ha il duplice vantaggio della conoscenza diretta del giocatore e del fatto che non si debba spendere denaro per prendere calciatori da fuori. In questo modo c’è la possibilità di investire in strutture e materiale tecnico”.
“Noi prendiamo il Frosinone come modello e la collaborazione è fondamentale per crescere – ha aggiunto Lisi – Stiamo creando una Under 23, una sorta di succursale del Frosinone che nel breve periodo possa farci tentare l’assalto alla D. Le amministrazioni comunali devono investire in strutture per dare la possibilità ai ragazzi di provare questa esperienza e dare il meglio di sé stessi”.
Il boom in Promozione
Ma il vero segnale del risveglio del movimento è arrivato dalla Promozione. La spinta dal basso che è sempre la più importante. Dodici le squadre in lizza: Anitrella, Arce, Colli, Ceccano, Guarcino, Castro dei Volsci, Real Cassino, Tecchiena, Monte San Giovanni Campano, Paliano, Sterparo, San Giovanni Incarico. Insomma una rappresentanza forte che copre un po’ tutta la provincia: un particolare non di poco conto. E c’è il caso di Monte San Giovanni Campano che per la prima volta ha tre squadre: il Monte, la storica Anitrella ed il Colli.
“Le strutture ed il settore giovanile sono fondamentali – spiega Angelo Bottoni allenatore del Monte – A questi va aggiunta la passione dei presidenti che investono denaro per la pratica sportiva. È importante che nel calcio dilettantistico ci siano persone che diano il loro contributo economico e di tempo per il calcio. Siamo fortunati ad avere una società sul territorio come il Frosinone che è un modello nazionale. Con loro bisogna collaborare cercando di imitarne il percorso per quanto possibile e rubando quei segreti che possano consentirci il salto di qualità”.