La maledizione degli infortunati: il Frosinone è decimato

[FOCUS] Fuori anche Monterisi e Kone che allungano la lista degli indisponibili. Un'emergenza iniziata dal precampionato: 14 i giocatori che si sono fermati, 74 partite saltate. Sabato a Genova potrebbero mancare 10 elementi, difensori contati. Per Alvini situazione sempre più complicata

Alessandro Salines

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Urge una benedizione magari in uno di quei santuari di cui la Ciociaria è ricca. La jattura degli infortuni continua a colpire duro il Frosinone e sta avvelenando i pozzi di questo primo scorcio di campionato. Penalizzando oltremisura il tecnico Massimiliano Alvini al quale va dato atto finora di non aver mai cercato alibi. Gli ultimi stop di Monterisi e Kone hanno allungato la lista degli assenti che ad oggi conta ben 10 elementi.

Quasi tutti potenziali titolari. Addirittura due capitani (Marchizza ed appunto Monterisi). Coinvolti i 3 reparti. Un’emergenza iniziata già dal precampionato ma che ha un filo rosso con le stagioni passate quando Di Francesco ed il trio Vivarini-Greco-Bianco hanno dovuto pagare un dazio pesante agli infortuni a catena.

Gli ultimi stop

Ben Kone (Foto © Mario Salati)

L’infortunio di Monterisi, accusato alla fine del primo tempo, è pesantissimo sotto tutti i punti di vista. Alvini non potrà contare sulla colonna portante della difesa per qualche mese. D’altronde la diagnosi è stata impietosa: “Lesione della giunzione miotendinea del bicipite femorale destro”. Uno strappo muscolare per intenderci. Con il forfait del centrale pugliese il reparto arretrato si è ridotto all’osso tenendo presente l’indisponibilità dei vari Biraschi, Marchizza, Cittadini e Corrado.

Resta un centrale di ruolo, Jacopo Gelli che già a Genova dovrebbe far coppia con Calvani com’è successo già a Palermo. A parte i 2 esterni A. Oyono e Bracaglia (può giostrare pure al centro), abili ed arruolati ci sono il terzino J. Oyono ed il giovanissimo Hegelund che può fungere da centrale e da esterno. Senza dimenticare Masciangelo, jolly di fascia.

Kevin Barcella

Meno grave l’infortunio del centrocampista Kone che ha subito “un’elongazione al bicipite femorale destro”. L’ivoriano ha saltato già la sfida col Monza: un’assenza che si è fatta sentire nell’economia del gioco. Dovrebbe saltare la gara di Genova e quella interna con l’Entella nel turno infrasettimanale di martedì. Il condizionale è d’obbligo: il giocatore sarà valutato giorno per giorno. Anche per il centrocampo un periodo di sofferenza orfano anche di F. Gelli e Barcella.

Quattordici infortunati, 74 gare saltate

Il difensore Biraschi (Foto © Mario Salati)

Ad oggi sono 10 i giocatori bloccati ai box. C’è chi si è fermato più volte come Marchizza, Monterisi e Kone. In totale sono 14 i giallazzurri che hanno marcato visita dall’inizio della stagione. Ben 74 le partite saltate per infortuni dai ragazzi di Alvini. Numeri importanti che certificano un’emergenza vera.

Gli infortunati di lungo corso sono Gori (lesione menisco laterale ginocchio destro), Corrado (frattura perone destro), Selvini (lesione legamento crociato anteriore e menisco laterale ginocchio destro) e Biraschi (lesione menisco laterale ginocchio destro) che non sono scesi mai in campo e si sono fatti male nel precampionato.

Capitan Marchizza (Foto © Mario Salati)

Il giovane Barcella (lesione di alto grado dell’adduttore lungo di destra) si è infortunato alla seconda giornata, Marchizza (sindrome femoro-rotulea post-traumatica ginocchio destro) e F. Gelli (lesione bicipite femorale coscia sinistra) sono fuori dalla terza. Recenti i guai per Cittadini (elongazione dell’adduttore lungo di destra e due partite saltate) come per Monterisi e Kone. Sono rientrati la settimana scorsa Sherri ed Hegelund, assenti da inizio stagione. Hanno avuto problemi anche Raimondo e Kvernadze indisponibili per una gara ciascuno. I prossimi rientri? Difficile dirlo. Si parla di Marchizza, Corrado e Cittadini. Decisivi i giorni a venire.

Cosa succede?

F. Gelli, uno degli infortunati di lungo corso

La domanda sorge spontanea come diceva il famoso giornalista Michele Lubrano. I tifosi ovviamente s’interrogano su una situazione che ha dell’incredibile. E’ tutta colpa della sfortuna? O ci sono altre motivazioni per giustificare questa catena d’infortuni? Di sicuro il fattore-casualità ha avuto il suo peso soprattutto per quanto riguarda gli infortunati di natura traumatica.

Discorso diverso per i problemi muscolari. Oltre alla sfortuna, le motivazioni possono essere di vario genere. La società, lo staff tecnico e quello sanitario sicuramente sono al lavoro per approfondire una situazione che si sta protraendo ormai da troppo tempo.